Si sta svolgendo un interessante dibattito da quando Howard Rheingold (pensatore moderno che pone l'accento sulla funzione sociale e politica delle nuove tecnologie) ha messo pubblicamente in dubbio la possibilità che Jurgen Habermas (filosofo politico moderno tra i più influenti e ascoltati) sia in grado di dare conto delle trasformazioni che la sfera pubblica, e quindi il processo di formazione e gestione delle idee democratiche, sta subendo con l'ingresso dei nuovi media.
Un dibattito purtroppo quasi a senso unico dato che Habermas (lo si è ormai capito chiaramente) non utilizza o sottoutilizza la rete e non partecipa alle discussioni online in nessuna maniera, probabilmente non ne è nemmeno a conoscenza o le ritiene (come del resto ha detto) ininfluenti nella loro continua frammentazione.
Habermas fonda il suo concetto di sfera pubblica sulla comunicazione mediata dai grandi media tradizionale e l'informazione (o controinformazione professionale), Rheingold invece si domanda cosa accade ora che nasce una forma comunicativa orizzontale che in rete compete con quella professionale. Cosa accade alla sfera pubblica?
Se lo chiede ed è riuscito a chiederlo pubblicamente ad Habermas durante una conferenza a Stanford, la disarmante risposta del filosofo è stata di andarsi a rileggere i suoi scritti.
Tra i vari contributi alla comprensione e alla riflessione sull'accaduto è da segnalare (se non altro per becero e blando campanilismo) quello sempre attento e ponderato di Luca De Biase.
Un dibattito purtroppo quasi a senso unico dato che Habermas (lo si è ormai capito chiaramente) non utilizza o sottoutilizza la rete e non partecipa alle discussioni online in nessuna maniera, probabilmente non ne è nemmeno a conoscenza o le ritiene (come del resto ha detto) ininfluenti nella loro continua frammentazione.
Habermas fonda il suo concetto di sfera pubblica sulla comunicazione mediata dai grandi media tradizionale e l'informazione (o controinformazione professionale), Rheingold invece si domanda cosa accade ora che nasce una forma comunicativa orizzontale che in rete compete con quella professionale. Cosa accade alla sfera pubblica?
Se lo chiede ed è riuscito a chiederlo pubblicamente ad Habermas durante una conferenza a Stanford, la disarmante risposta del filosofo è stata di andarsi a rileggere i suoi scritti.
Tra i vari contributi alla comprensione e alla riflessione sull'accaduto è da segnalare (se non altro per becero e blando campanilismo) quello sempre attento e ponderato di Luca De Biase.
13 commenti:
Ma sia Rheingold che Habermas... li conoscono i personaggi che girano qui in questo blog? No perché se no entrambi non mi sembrano nella posizione di descrivere le dinamiche della rete.
Habermas è amico personale di Frankie666
Sto purtroppo studiando su un libercolo di Habermas proprio in questi giorni.....Dialoghi fra fede e ragione...scritto a 4 mani col nostro caro papa nazista...quando era solo un cardinale (nazista)....non vi potete neanche immaginare la quantità di cazzate,di una pesantezza infinita che in due sono riusciti a produrre...
FrEnkie mi Ztano sbuCiarDanTo in meZZo monTo come poZo fare?
Brutto vecchio demmerda t'ho detto mille vorte che qua non te devi fa vedè, che sennò ce rimetto io colle cazzate che dici!
Io te pisto de botte simmeparli ancora! Hai capito?! T'aspetto fori da Stanford o da dove cazzo te pare, e te gonfio come 'na zampogna!
Tu guarda sta gente...
Ma non ne hanno avuto abbastanza l'ultima volta che hai gonfiato Umberto Eco per quella storia di mozziconi di sigaretta??
lasciamo perdere...
Quella storia poi, pretendeva di spiegarmi cose assurde sulle modalità con cui la gente fuma le sigarette.
Che cristo.
Poi, visto che siamo in tema, io non te lo volevo dire ma l'altro giorno ho beccato Negroponte a Trastevere, non parla molto bene di te e del blog. L'ho minacciato, non si deve permettere, sappiamo entrambi che è un raccomandato e che non conta un cazzo.
Ancora quella storia dei siti porno??
Se non la smette stavolta non mi limito a bruciargli cortesemente la macchina ma passo ai fatti.
non ne vale la pena ti dico.
Ieri pomeriggio chattavo con Al Gore su msn, e credo che tu sia d'accordo con me quando dico che da quando gli hanno dato il premio se la canta troppo. Il nick poi: Al "The NOBEL MAN" Gore, con venti stelline accanto, è vergognoso diciamolo.
Insomma mi ha detto che su Negroponte ormai raccontano le peggio barzellette.
Come i carabinieri in Italia, sue testuali parole...
Ma lo sai che tutto quello che dice quello là lo devi dividere per due...
Guarda me ne ha raccontate due sul perchè Negroponte ha scelto il giallo fluorescente per i pc del terzo mondo, che pure Pippo Franco e David Letterman che stavano connessi si sono sbragati dalle risate...
e ti pare che non stavano connessi?
Quei due sempre insieme...
David lo hai detto te nel post sopra, ultimamente non ha avuto un cazzo da fare.
Mi ha detto che quella storia della barba è una balla tralaltro. Ha un succhiotto enorme e non vuole che si veda...
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