Ben Affleck sa scrivere questo lo si sapeva, o meglio lo si sospettava. Perchè l'idea che sia un mezzo scemo facevo fatica a levarmela dalla testa, nonostante la scrittura a quattro mani con Matt Damon di Will Hunting, ma ora con il buon exploit alla regia di Gone Baby Gone non mi sento più di avere riserve.
Il film infatti viene da un libro e compie un buon adattamento, nel senso che la storia scorre e non sembra quell'accozzaglia di fatti ipercompressi di quando si cerca di ridurre maldestramente. Nonostante accadano moltissime cose Ben Affleck affronta il racconto con molta tranquillità rifuggendo più che può la frenesia hollywoodiana e soprattutto adottando uno stile molto sobrio e controllato. Il risultato è un film che non resterà negli annali ma che ti fa uscire soddisfatto dal cinema per aver visto qualcosa che ti ha coinvolto e che soprattutto ti ha raccontato per bene una storia.
Ma ancora di più nonostante non siamo di fronte ad un capolavoro del cinema quello che stupisce è la chiara visione delle cose di Ben Affleck. Ogni elemento del film dalle luci, alle scene, al cast, alla musica è in tono con lo spirito della sceneggiatura, ogni cosa punta a dare un'idea di mondo che non sarà il massimo dell'originalità ma è in linea con quella di Will Hunting ed è qualcosa. Per lo meno è qualcosa.
Cioè Gone Baby Gone non offre il solito spettacolo di suspense ma lo incastra in un mondo dotato di suoi valori e di una sua coerenza interna, dunque oltre a parlare della trama del film e delle idee, dei valori e dei sentimenti dei protagonisti parla anche di qualcosa di più universale. Quel mondo di "spazzatura bianca" come la chiama Clint Eastwood in Million Dollar Baby. E lo fa con una partecipazione e una raffinatezza che non mi sarei mai aspettato.
E se per noi è la cosa più facile e scontata per chi lavora ad Hollywood scritturare per ruoli comprimari attori con facce da fame (se non alle volte non-attori), mettere in scena un'umanità realistica nei volti e nei fisici (che per gli americani vuol dire semplicemente ciccioni), non è lo standard ma una scelta precisa di staccarsi dal resto.
Ed è apprezzabile infine la volontà di aver mantenuto l'atmosfera molto poco rassicurante del libro senza scadere in visione alternative o in facili salvataggi. Nel film infatti non si salva nessuno, neanche i meglio intenzionati sono personaggi positivi e alla fine è quasi (quasi!) impossibile dire chi abbia ragione e chi torto.
Il film infatti viene da un libro e compie un buon adattamento, nel senso che la storia scorre e non sembra quell'accozzaglia di fatti ipercompressi di quando si cerca di ridurre maldestramente. Nonostante accadano moltissime cose Ben Affleck affronta il racconto con molta tranquillità rifuggendo più che può la frenesia hollywoodiana e soprattutto adottando uno stile molto sobrio e controllato. Il risultato è un film che non resterà negli annali ma che ti fa uscire soddisfatto dal cinema per aver visto qualcosa che ti ha coinvolto e che soprattutto ti ha raccontato per bene una storia.
Ma ancora di più nonostante non siamo di fronte ad un capolavoro del cinema quello che stupisce è la chiara visione delle cose di Ben Affleck. Ogni elemento del film dalle luci, alle scene, al cast, alla musica è in tono con lo spirito della sceneggiatura, ogni cosa punta a dare un'idea di mondo che non sarà il massimo dell'originalità ma è in linea con quella di Will Hunting ed è qualcosa. Per lo meno è qualcosa.
Cioè Gone Baby Gone non offre il solito spettacolo di suspense ma lo incastra in un mondo dotato di suoi valori e di una sua coerenza interna, dunque oltre a parlare della trama del film e delle idee, dei valori e dei sentimenti dei protagonisti parla anche di qualcosa di più universale. Quel mondo di "spazzatura bianca" come la chiama Clint Eastwood in Million Dollar Baby. E lo fa con una partecipazione e una raffinatezza che non mi sarei mai aspettato.
E se per noi è la cosa più facile e scontata per chi lavora ad Hollywood scritturare per ruoli comprimari attori con facce da fame (se non alle volte non-attori), mettere in scena un'umanità realistica nei volti e nei fisici (che per gli americani vuol dire semplicemente ciccioni), non è lo standard ma una scelta precisa di staccarsi dal resto.
Ed è apprezzabile infine la volontà di aver mantenuto l'atmosfera molto poco rassicurante del libro senza scadere in visione alternative o in facili salvataggi. Nel film infatti non si salva nessuno, neanche i meglio intenzionati sono personaggi positivi e alla fine è quasi (quasi!) impossibile dire chi abbia ragione e chi torto.
12 commenti:
Mi hai fatto ricordare quel dialogo di Will Hunting, in macchina, in cui Affleck dice a Damon: "Sai qual è il momento migliore della mia giornata?"
E' stupendo, chi lo ha scritto è un genio.
Ah, il link del TopScore porta ancora a Lair!
E' vero colpa mia. Ora rimedio. Qui si fa tutto a mano. E' rimasto tutto come una volta.
Si quello è il cuore del film che per dimostrargli la sua amicizia gli spiega che ogni giorno spera di non trovarlo.
Io direi che alla fine è davvero impossibile dire chi abbia torto o ragione. Cioè hanno tutti torto e tutti ragione, perchè ognuno ha agito in base alla propria etica e moralità. Infatti, credo che l'intento di Ben Affleck (qui a mio avviso bravissimo regista e sceneggiatore) sia stato proprio quello di creare una pellicola incentrata sul tema della moralità e su come questa influisca sulle nostre vite e le nostre scelte e devo dire che ci è riuscito benissimo. A me il film è piaciuto davvero parecchio ^^
Ale55andra
è vero, anch'io non riesce a toglirmi dalla testa l'idea che ben sia uno scemo. Sarà colpa di Jennifer Lopez?
Sono molto d'accordo con la tua rece. Il film mi ha convinto parecchio. Non saremo di fronte ad un capolavoro, ma davanti a un gran bel film secondo me sì!
Lo recupererò. Onora il padre e la madre?
Incredibile come non basti fare buoni film per levarsi di dosso un'immagine
Onora il padre e la madre pure non è male ma molto più nei confini hollywoodiani rispetto a questo
Hm. Non è male? Io l'ho trovato incredibilmente potente. Sbaglio o non ci hai scritto nessun post?
Si si che ne ho scritto. Lo vidi alla festa del cinema di roma.
Non mi esaltò particolarmente, certo è un ottimo film ma alla fine mi era sembrato che a fronte di tanti spunti ottimi non riuscisse ad andare a parare da nessuna parte con concretezza.
Mi trovo d'accordo anche su questo--
Sembrerà pure uno stupido, sarà pure un attore che ha fatto carriera non per la sua bravura, ma Gone baby gone è uno dei film più belli degli ultimi anni!
A questo livello di esaltazione non ci arrivo, però concordo sul fatto che è più che buono.
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