Un ricco (e nobile!) ama una popolana di buon cuore, la mamma vede di cattivo occhio la loro unione e (ahilei!) si allea con il bieco gestore della cava di proprietà della famiglia per dividere i due, di mezzo un figliolo creduto morto e poi una volta vivo creduto orfano (il massimo!).
This Is Raffaello Matarazzo!
Recitati abbastanza male ma orchestrati molto bene (c'è Aldo De Benedetti di mezzo) molti dei film del fortunato trio Matarazzo-Nazzari-Sanson (e Figli di Nessuno tra questi) sono delle autentiche chicche di popolanità. Film dalle dinamiche tanto elementari quanto eterne che mirano ad un obiettivo unico (commuovere!) rappresentando su schermo le fobie e i rimedi tipici di un mondo che forse (forse!) non esisteva più nemmeno negli anni '50 (paura della salute, convento come rimedio, il vaggio, il datore di lavoro, la madre/matrigna, i soldi...) ma che sicuramente era vivissimo nell'immaginario collettivo narrativo.
Figli di Nessuno in particolare poi è un concentrato di espedienti retorici dosati massicciamente (ma comunque con sapienza), fior fior di agnizioni, svelamenti, piani e intrighi.
Suona assurdo che si sia potuto parlare di "neorealismo popolare" quando film simili non hanno nulla di neorealista (sempre ammettendo che esista una corrente chiamata così), forse solo una minima attenzione alle dinamiche dei più svantaggiati della società, ma mancano poi tutte le componenti di società avversa, rapporto uomo/paesaggio, attori realmente presi dalla strada ecc. ecc.
E' in realtà un vero filone a sè per il nostro cinema, particolarmente "estremo" anche rispetto a ciò che si faceva all'estero, ma straordinariamente efficace in virtù di una capacità di raccontare non indifferente.
Da "premio Pedro Almodovar" la scena in cui la nuova moglie del conte (che tutto sa ma nulla dice per tenersi vicino il suo uomo (padre di una sua figlia)) davanti al marito che non sapendolo rimprovera e sta per cacciare via il povero bimbo lavoratore che in realtà è suo figlio creduto morto, senza un motivo apparente nè un'avvisaglia crolla tutto d'un botto gridando "Dio santo non ce la faccio più!! E' tuo figlio!!".
This Is Raffaello Matarazzo!
Recitati abbastanza male ma orchestrati molto bene (c'è Aldo De Benedetti di mezzo) molti dei film del fortunato trio Matarazzo-Nazzari-Sanson (e Figli di Nessuno tra questi) sono delle autentiche chicche di popolanità. Film dalle dinamiche tanto elementari quanto eterne che mirano ad un obiettivo unico (commuovere!) rappresentando su schermo le fobie e i rimedi tipici di un mondo che forse (forse!) non esisteva più nemmeno negli anni '50 (paura della salute, convento come rimedio, il vaggio, il datore di lavoro, la madre/matrigna, i soldi...) ma che sicuramente era vivissimo nell'immaginario collettivo narrativo.
Figli di Nessuno in particolare poi è un concentrato di espedienti retorici dosati massicciamente (ma comunque con sapienza), fior fior di agnizioni, svelamenti, piani e intrighi.
Suona assurdo che si sia potuto parlare di "neorealismo popolare" quando film simili non hanno nulla di neorealista (sempre ammettendo che esista una corrente chiamata così), forse solo una minima attenzione alle dinamiche dei più svantaggiati della società, ma mancano poi tutte le componenti di società avversa, rapporto uomo/paesaggio, attori realmente presi dalla strada ecc. ecc.
E' in realtà un vero filone a sè per il nostro cinema, particolarmente "estremo" anche rispetto a ciò che si faceva all'estero, ma straordinariamente efficace in virtù di una capacità di raccontare non indifferente.
Da "premio Pedro Almodovar" la scena in cui la nuova moglie del conte (che tutto sa ma nulla dice per tenersi vicino il suo uomo (padre di una sua figlia)) davanti al marito che non sapendolo rimprovera e sta per cacciare via il povero bimbo lavoratore che in realtà è suo figlio creduto morto, senza un motivo apparente nè un'avvisaglia crolla tutto d'un botto gridando "Dio santo non ce la faccio più!! E' tuo figlio!!".
2 commenti:
hanno rivalutato tutto, dai musicarelli al Monnezza, che si aspetta a rivalutare matarazzo?
A quanto mi risulta però matarazzo non è ritenuto trash o serie B. Cioè non ne ho mai sentito parlare con sufficienza o male...
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