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19.2.09

Ah! Gli attori americani come si preparano loro...

Per realizzare The Boat That Rocked, il film che racconta la vera storia di Radio Coraline, l'emittente britannica che per trasmettere liberamente rock negli anni'60 lo faceva da una barca in mezzo al mare, il regista Richard Curtis aveva dato agli attori che interpreteranno i DJ realmente esistiti delle compilation da sentirsi a rotella per entrare nel personaggio. Ora queste compilation sono state rese pubbliche per lanciare il film.

Credo sempre molto poco in queste cose, specialmente quando sono così banali, credo poco cioè che la vera preparazione ad un ruolo venga da queste cose, da questi meccanismi di identificazione così diretta.
Tuttavia è innegabile la curiosità di vedere quali sono queste playlist, cioè è innegabile il meccanismo markettaro della cosa.
Le canzoni le trovate qua.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

ci credo poco pure io a queste estremizzazioni del metodo stanislavski


Fabio ha detto...

E' scomparso Oreste Lionello. Che era grande, nonostante i tanti detrattori che per motivi insulsi si era guadagnati.


gparker ha detto...

a furia di fare schifezze la gente dimentica le cose buone. non che sia condivisibile però pure tu, ogni tanto un lavoro valevole.....

ad ogni modo ci volevo fare un post, magari domani, perchè da tempo non doppia più allen e nessuno se n'era accorto.


Fabio ha detto...

Puoi fare roba più o meno alta, più o meno curata e studiata, ma se sei grande hai sempre la "mano" che gli altri non hanno. E lui ce l'aveva sempre, era un comico sottile, da molti colleghi non raggiungibile. Ricordarlo per il doppiaggio è troppo poco.
Proprio nel momento in cui viene a mancare poi perdiamo ciò che lui era.

Vengo da una famiglia di attori di teatro, che due generazioni dietro la mia faceva la rivista e l'avanspettacolo a Palermo, nel dopoguerra: sono l'ultima persona che si mette a guardare il contorno o il contesto.


Anonimo ha detto...

Sinceramente preferisco ricordarlo solo come doppiatore, a parte il doppiaggio ha fatto solo cose brutte.


Thomas Morton ha detto...

Beh, alcune canzoni sono davvero carine. Sto cercando di ascoltarle tutte su playlist.com (mi piace la musica del passato, sono un passatista).


gparker ha detto...

per la muica un po' anche io anche se devo ammettere che quessto preferire la musica passata è dovuto al fatto che poi nella musica moderna mi ostino a ricercare quei suoni e quelle melodie che ovviamente non trovo.
quando invece mi lascio andare alle cose migliori fatte oggi, indipendentement da genere e tipo di musica ammetto di rimanere sorpreso. come con l'elettronica seria che ho scoperto da poco e che prima ignoravo....


Thomas Morton ha detto...

Io adoro i Daft Punk, ma chissà quante altre cose belle ci sono che non conosco. Sono troppo pigro per tenermi aggiornato.


gparker ha detto...

a chi lo dici... io già c'ho il cinema e la tecnologia a cui stare dietro (anzi a cui stare avanti) che per la musica mi fido dei consigli di alcui amici-leader d'opinione...


Anonimo ha detto...

davvero oresto lionello non doppiava più allen da tempo? in ogni caso l'ho sempre amato come doppiatore, ma il resto della sua carriera è terrificante, senza se e senza ma. poi ci sono state certe sue uscite davvero tremende (allen definito "un pedofilo" per la relazione con la coreana, oppure quella volta che si dissociò dalle dichiarazioni di allen sull'ateismo..)


Fabio ha detto...

Non sono assolutamente d'accordo e sono peraltro disgustato dal fatto che solo i colleghi stretti (praticamente il solo Bagaglino) e pochissimi altri abbiano speso parole per ricordare un artista di questo livello.

Penso a sketch come quello del terrorista che da una cabina deve fare un avvertimento anonimo al commissariato (dall'altra parte del telefono però non sanno le strade), o anche alla trasformazione surreale di personaggi ad una prima occhiata infertili. Prendere il tono serioso di quello che dice l'oroscopo ("I nati sotto questo segno sono fortunati, se sopravvivono") o che fa le previsioni del tempo ("Tempo orrendo in tutte le regioni...") facendolo diventare un mezzo iettatore era un'operazione da grande comico al pari di C.Guzzanti che prende La Porta e il suo tono sopra le righe e lo fa diventare un pazzoide barricato negli studi della Rai.
Il tutto portato al pubblico con una capacità da attore fuori dal comune.

L'Italia è un paese avvelenato, e qui mi fermo.


Anonimo ha detto...

fabio avrai anche ragione tu. resta il fatto che, al di là della sua benemerita attività di doppiatore, oreste lionello agli occhi di tutti è sinonimo di bagaglino. ed essendo il bagaglino nient'altro che il più immondo, indecoroso, inqualificabile, invedibile, inascoltabile, sconcio, sguaiato, offensivo esempio di cabaret televisivo all'amatriciana che da anni infesta i palinsesti televisivi italiani, nessuna sorpresa che il giudizio postumo su lionello sia influenzato da ciò.


gparker ha detto...

e dal lavoro fatto su monty python e il sacro graal.
non di scuto lionello attore discuto lionello doppiatore e adattatore.


Fabio ha detto...

@gparker

Non conosco il suo lavoro in quei ruoli. C'è però un post recente di Attivissimo (che fa pure lui il traduttore di lavoro) sui cui commenti è nata una discussione abbastanza articolata.


gparker ha detto...

a me non sembra ci si stato il silenzio per la sua morte, non lo dico sarcasticamente ma sinceramente, la notizia era in evidenza su tutti i giornali e si è pronunciato pure allen.

come adattatore è il papà degli adattamenti dei film comici stravolgendo il significato originale, doppiando con i dialetti per far ridere e (nel caso dei monty python) introducendo linee di dialogo e battute completamente diverse dall'originale, roba sua.
Una linea che (ecchettelodicoaffà) non mi trova minimamente daccordo.


Fabio ha detto...

Sì, Allen lo ha ricordato.
Poi ci sono state dichiarazioni istituzionali che lasciano un po' il tempo che trovano. Ma io mi aspettavo qualche parola in più spesa dai colleghi. Invece esaurito il Bagaglino praticamente nessun altro: è passata l'idea che fosse uno di quelli degni di essere ricordati da parenti e amici e poco più.

Per quanto riguarda i lavori di adattamento alzo le mani, perché appunto non conosco. Però è chiaro che è uno di quei terreni dove oltre a misurarsi in bravura si confrontano anche linee e filosofie completamente diverse. Voglio dire, i pareri contrastanti sono molto più comprensibili.


Anonimo ha detto...

fabio, le dichiarazione di lionello le ho riportate solo perché mi sembrava che rendessero bene la caratura "morale" del personaggio, senza nessun riferimento a quella artistica. per giudicare quest’ultima, non essendo io così esperto sulla carriera del personaggio in questione, devo fidarmi di te. ma gli spettacoli del bagaglino, comprese certe deprimenti performance dello stesso lionello, ce li ho ancora negli occhi: e secondo me sono un ottimo esempio di degrado televisivo, dove gli avanzi del qualunquismo democristiano si fondono con la trivialità tette-e-culi del berlusconismo anni 2000: ci può essere niente di peggio? se, come tu dici, a lionello non sono stati tributati gli onori che meritava, non è questione di guerre civili o di partiti presi: sta solamente a significare che di quel genere di spettacolo (con il quale lionello finisce per essere identificato) non se ne può più.


gparker ha detto...

ad essere sincero, mi dà l'idea che non avesse molti amici nel mondo dello spettacolo, lo dico anche in seguito alla visione delle foto dei funerali dove a parte pippo baudo e tullio solenghi si vede solo gente dell'orbita bagaglino. Magari non amava vedersi con i colleghi e di conseguenza nessuno se non quellidel bagaglino ha potuto fare un commento sulla morte.


Fabio ha detto...

Dai, la caratura "morale" addirittura... per due cose discutibili dette in vita. Non mi pare che Allen si sia offeso mortalmente, non vedo perché ce le dovremmo ricordare noi e da qui tratteggiare un ritratto oscuro.
C'è gente che dice cose di una violenza inaudita e gli si fa passare tutto, che viene acclamata... e poi andiamo a prendere Lionello, che dall'aspetto ai modi è quanto di più innocuo e discreto ti potresti immaginare, e gli vogliamo applicare il marchio d'infamia. Mah, non so, a me sembra che ci sia una esasperata caccia al nemico, un clima in cui io mi trovo male e l'ho detto.

Ah, poi volevo chiarire che io, anche per motivi anagrafici, non sono uno che conosce in lungo e in largo la carriera di questo artista. Solo essendo un po' un nottambulo (l'unico momento in cui vedo la tv) ho visto parecchio materiale vecchio e nuovo e qualche speciale su di lui... ma il fatto è che per me si tratta di un talento così chiaro che diventa apprezzabile in qualsiasi spettacolo.
Ma comunque, a ciascuno il suo.

@gparker

ad essere sincero, mi dà l'idea che non avesse molti amici nel mondo dello spettacolo

Forse avevano paura di contrarre la peste. E come ti ripresenti davanti al pubblico poi...


gparker ha detto...

chi lo sa...
forse non era simpatico, non lo dico con astio, semplicemente la metto tra le ipotesi. In fondo era uno che contava e non era difficile esserci amico anche solo per interesse.


Anonimo ha detto...

L'appassionata difesa di Oreste Lionello mi fa molta simpatia. Io penso che fosse un artista singolare che non ha avuto la fortuna degli incontri giusti, qualcuno che sapesse valorizzare la lunarità, l'ironia,il bislacco che c'erano in lui. Chessò, altri attori comici hanno avuto la chance di lavorare con grandi come Fellini, Pasolini o Strehler o Visconti ecc...e grazie a queste esperienze sono cresciuti oppure semplicemente si sono fatti notare. Soltanto Antonello Falqui uso' Lionello in un raffinatissimo show, Al paradise, dove potè esprimersi quasi al meglio. Non voglio però imputare questa trascuratezza alle posizioni politiche o alla cattiva immagine bagaglinea.


Fabio ha detto...

@gparker

Per quello che ho visto di lui fuori dal palcoscenico (che è poco, come mi sembra sia per te) mi ha dato l'idea di essere un uomo molto serio ai limiti dell'incazzoso. Può essere che non fosse molto facile andarci d'accordo... ma sono considerazioni che lasciano un po' il tempo che trovano. Ripeto che non credo fosse uno di quelli che alla morte merita onori solo dagli amici.

@alp

E' vera questa cosa degli autori. Io credo però che il luogo giusto per Lionello fosse comunque la televisione: purtroppo gli autori televisivi sono una specie estinta.

Riguardo i motivi di questa sua chiamamola "emarginazione", vedo che tu non vuoi pensare male, e alla fine non voglio nemmeno io.
Io dico solo che non era adatto ad un certo tipo di realtà. Lionello è l'attore di rivista vecchio stampo: è una maschera, fuori dal palcoscenico non esiste, non può esporsi (prima che venissero le stagioni dell'impegno questa era una cosa disdicevole, e come ho detto questa etichetta mi è familiare).

La cosa paradossale in tutto questo è che invece ne stiamo qui a parlare come se fosse uno che faceva i comizi, come se fosse uno che si doveva vergognare di qualche cosa. L'esatto opposto della realtà.
E' una dinamica folle ma non è nuova. Altri artisti hanno vissuto questo destino.


el señor dionigi ha detto...

Premessa: Ogni volta che sento parlare di "caratura morale" mi viene voglia di mettere mano alla pistola..io propongo di bandire quest'espressione, perché questo é un blog di cinema, non su Andreotti.

Detto questo, Fabio, non ti conosco, ma ti stimo per quello che hai scritto, per la tua libertá di pensiero, cosí come ho sempre stimato Oreste Lionello -che mi fa ridere da morire e il suo umorismo, non so bene perché, mi ha sempre ricordato il grande Petrolini- e l'avventura picaresca del Bagaglino, nata in uno scantinato e senza una erre (doveva essere un omaggio al grande Bragaglia) (un divertente capitolo di "Fascisti immaginari", edito da Vallecchi, é dedicato alla nascita del Bagaglino). E poi mi hai conquistato quando hai detto: "E già che ci siamo, mi espongo totalmente: dico pure che Pippo Franco era un talento comico originale, con una vena di disillusione, di malinconia", sono d'accordo, e questo dimostra una grande varietá intellettuale da parte tua e soprattutto -una cosa che a volte manca in questo blog- la volontá di non prendersi mai troppo sul serio, che é fondamentale. Io non credo che la deriva televisiva del Bagaglino, spettacolo nazionalpopolare per antonomasia (e quindi comprensibilmente lontano dai nostri gusti), debba condizionare il giudizio sull'artista Lionello (Roberto Baggio giocava divinamente anche nel brescia mazzoniano). Sulla querelle dell'adattatore/traduttore Lionello invece apprendo, come sempre con piacere, da quello che dice gparker, e rispetto la sua posizione.

Infine, Lionello era un camerata,
un dandy, un Tom Wolfe italico, in piú non citava mai Pasolini, non andava ospite da Fazio e non leggeva in pubblico la Divina Commedia: poi vi chiedete perché non aveva molti amici nel giro..addio, Oreste!


Fabio ha detto...

Senor Dionigi, sono contento che su questo argomento abbiamo due sensibilità vicine e ti ringrazio per le belle parole che mi hai indirizzato e che non posso che ricambiare.
Per il resto però lodi a gparker, perché su questo blog tiene un clima di discussione che difficilmente puoi trovare altrove. Voglio dire, se ci prendiamo sul serio qui... :)

Anzi, sono stato io che per troppa passione ho fatto cambiare registro.


gparker ha detto...

un blog serissimo!


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