2017/2018

2016/2017

2015/2016

2014/2015

2013/2014

2012/2013

2011/2012

2010/2011

2009/2010

2008/2009

2007/2008

2006/2007

2005/2006

2004/2005

19.2.09

A me, me piace

Diciamolo subito, a me la copertina del primo numero di Wired piace.
Nonostante un attimo di perplessità iniziale per il colpo d'occhio del volto della Montalcini poi l'idea del primo numero di un mensile che si propone come "giovane" con in copertina una delle persone più vecchie d'Italia mi ha conquistato. Un po' mi ha ricordato Truffaut che negli anni '50 dopo aver visto il Napoleon scriveva "Ad oggi Abel Gance [allora 50enne] ci appare come uno dei più giovani cineasti francesi" e un po' mi piace perchè non è ciò che è rappresentato ma come è rappresentato.

Una foto della Montalcini così strana con sotto la scritta (che nella foto sopra non si legge ma potete vedere qua) "ItAliens" è una dichiarazione forte sul credere prima di tutto nelle immagini e sul non rimanere legati all'idea stereotipica di giovanilismo.
Insomma una presa di distanza vera, la migliore possibile, dal giovanilismo senza senso di tutti i vari Jack e XL.

36 commenti:

Unknown ha detto...

che donna!


Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.

gparker ha detto...

l'hai detto


Anonimo ha detto...

si, efficace, originale.


Fabio ha detto...

Donna che, sinceramente, al di là dei meriti scientifici non mi ha mai colpito.


gparker ha detto...

il punto è che, indipendentemente dalla sua volontà, per il traguardo raggiunto, per l'età veneranda, per la pervicacia con la quale si ostina a fare ricerca e per l'ignoranza generale dei temi di cui si occupa è diventata un simbolo.
E questo da un parte esaspera certe cose, dall'altra però è una dinamica normale perchè di simboli abbiamo bisogno, noi italiani come tutti nel mondo. E in questo momento storico lei è il simbolo della ricerca, dello studio e dell'accademia nel senso più alto. E a me devo dire che come simbolo piace. E' pure una donna...


Fabio ha detto...

e per l'ignoranza generale dei temi di cui si occupa è diventata un simbolo

Dici benissimo. L'Italia, che è un paese povero di scienza (per motivi che non stiamo qui a dire, ma che a mio avviso hanno due radici nell'idealismo di inizio novecento e in certo intellettualismo dagli anni 60 in poi), un paese dove si precisa di non conoscere la matematica con lo stesso accento con cui si dice "non fumo", vive oggi la soggezione per gli esponenti del mondo scientifico, su cui si appiattisce in maniera stomachevole ("che bisogno ho di conoscere la scienza se posso ritenermi patentato adorando la Montalcini?").

Quando questi signori sono invitati da qualche parte (in tv) e accolti con onori da pontefice io in genere mi sento imbarazzatissimo per loro e cambio canale.

Questo accade loro malgrado. Non è colpa loro.


Fabio ha detto...

Oggi sono un po' in polemica col mondo.


gparker ha detto...

sono assolutamente daccordo con quanto dici sulla mancanza di cultura scientifica in italia e sul dire con vanto di non conoscere la matematica con quell'aria che è la medesima usata per dire "io di queste cose tecnologiche non mi intendo".

tuttavia credo lo stesso che negli altri paesi allo stesso modo abbiano i simboli, cioè le figure di riferimento per ogni ambito, quell'uomo o donna che magari non è davvero l'esponente più valevole del suo campo ma è il più mediaticamente riconoscibile, vuoi per una fisicità particolare, vuoi per esperimenti più commericiali affiancati a quelli più alti, vuoi per un modo di parlare migliore e più convicente. sono quelli che vengono invitati alle trasmissioni e riveriti e dunque diventano "la scienza", "la medicina", "la classica". E' il mito popolare che c'è ovunque perchè io che non so nulla di quell'ambito devo identificare con qualcuno quel particolare settore dello scibile o dell'arte e allo stesso modo i media se devono chiedere qualcosa o mostrare un parere che sia autorevole si rivolgono a quello che parla meglio o quello che funziona di più a livello di immagine come Zichichi prima e ora Margherita Hack per l'astronomia. Mediaticamente sono perfetti.

Tornando a Rita Levi ha anche un'aria bonaria nonostante si presenti come la direttrice di un collegio nazista e rievoca quel passatismo da "una volta tutto era meglio". Anche lei a modo suo è perfetta e in più è una che comunque è stata a livelli alti e continua a lavorare alla sua età, parla sempre in difesa di un certo progressismo ateo e non dice mai cose banali (considerando l'età). Insomma in questo senso ci è andata bene, è un simbolo tra i migliori che potessero capitare. E per questo mi piace che stia in copertina su Wired Italia.
Perchè è ancora un punto di riferimento e non perchè "le cose di una volta sono le migliori" ma perchè è lei ad avere in fondo un atteggiamento moderno.


Anonimo ha detto...

E meravigliosa questa conversazione...


Fabio ha detto...

Ok sui simboli allora, ma qui ritorniamo circolarmente al primo commento: lei, come simbolo, non mi ha mai colpito più di tanto.
Ha una prospettiva così antropocentrica, con questa celebrazione dell'umano e del progresso che sarà pure atea - e chissene - ma non per questo tanto laica, che la trovo una personalità di chiusura più che di apertura.
Pure quella frase in copertina non mi piace: questa considerazione della mente umana come una forma dotata di una degnità suprema, divina, con uno stacco sostanziale dal resto mi vede molto lontano. La scienza dovrebbe spingerci a vederci (noi umani) particolari, marginali, meccanici, naturalmente limitati.
Chi ama l'argomento reti neurali, intelligenza artificiale o la letteratura di fantascienza credo comprenda bene di che prospettiva sto parlando.


gparker ha detto...

tu la generalizzi troppo quando la frase è riferita a lei, che c'ha letà che ha e il corpo che ha.
sono quelle frasi che se la dico io non ha senso se la dice lei si, e giustamente, perchè ha una vita alle sue spalle che la giustifica e un presente che la spiega e la contestualizza.

quanto al simbolo a me piace molto. non è perfetta per carità, ma mi piace.


Fabio ha detto...

"tu la generalizzi troppo quando la frase è riferita a lei, che c'ha letà che ha e il corpo che ha"

Bè, non è che non l'abbia sentita pronunciarsi mai sull'argomento in generale...


alp ha detto...

Acquistato Wired.Sei in compagnia di prestigiosissime firme. Mes compliments !


gparker ha detto...

Fabio: a me quella frase riferita a lei mi convince e molto

Alp: Si decisamente migliori di me! Ma anche quello è uno stimolo.


Fabio ha detto...

@gparker

Io se fossi la Montalcini a sto punto mi potrei pure offendere. Vorresti dire che non sono figa?


gparker ha detto...

se tu fossi la montalcini non pronunceresti la parola "figa" da.... mai?


Thomas Morton ha detto...

E' un'affermazione praticamente "cartesiana", o forse stoica, il predominio della ragione sulle passioni corporali. Magari neanch'io la trovo condivisibile al 100% (il corpo ha le sue ragioni, che la ragione non conosce), ma di questi tempi sono entusiasta di un manifesto razional-illuministico sulla copertina di un giornale d'informatica destinato ai giovani. E' davvero contro-corrente.
E poi non capirò mai perché agli scienziati atei non dovrebbe essere consentito affermare con fierezza la loro visione del mondo.


Thomas Morton ha detto...

Oddio, ho detto "di questi tempi"...


gparker ha detto...

Fuori di qui!


Thomas Morton ha detto...

Per quanti turni?


Fabio ha detto...

@thomas

Il fatto è che questa visione del mondo che dici tu spesso sembra tutto tranne che atea. O meglio, la possiamo definire così solo perché dice di levare di mezzo Dio, ma di fatto lo sostituisce con tutta una sua mistica dell'uomo e della ragione che sembra sottendere proprio gli stessi sentimenti di chi parla di Dio e di disegni provvidenziali.
Cioè non è una visione che consegue necessariamente da quella posizione. E' contingente, è semplicemente presente nella stessa persona. Ci sono atei che la pensano diversamente e deisti che la pensano uguale.

A titolo personale:

Il cervello non è la macchina per pensare. Il cervello non è la realizzazione concreta di ciò che noi abbiamo idealizzato come Ragione. Quello che per noi è intelligenza per un'altra entità può essere semplicemente il "respiro", la mera fisiologia di un organo, per quanto complicato.
A meno che non cominciamo a pensare che ci ha fatti l'Onnipotente, che incarniamo un qualche dover-essere, che in noi possiamo accogliere tutti i concetti e tutte le verità possibili (il che è discutibile al pari di uno scimpanzé che crede che non esista capacità ragionativa oltre di lui).

Per me sentire parlare di "ragione" è come sentir parlare di "anima". Può essere una licenza letteraria, un modello utile per la psicanalisi o persino per la medicina; ma non va fatto diventare metafisica.
Quando io mi dico lontano da certe posizioni lo faccio non perché mi senta contrapposto, ma perché mi sento di avere operato un superamento. Io volendo posso dirmi più laico e più materialista ancora di altri.

In tutto questo, Dio mi sembra che per fortuna di tutti noi c'entri ben poco, e che venga messo in mezzo abbastanza a sproposito.


Thomas Morton ha detto...

Non discuto che quella visione del mondo, che per inciso è molto vicina alla mia, sia discutibile. Semplicemente non capisco perché debba fare scandalo. Nessuno si lamenta che il tale cantante o attore creda magari in padre Pio, e io nemmeno, però noi "laici" stiamo a farci un sacco di pippe sul fatto se sia giusto o meno scrivere "Dio non esiste" su un autobus.
Allora dico W la Montalcini con la sua mistica della ragione (che poi credo sia semplicemente la passione che spinge uno scienziato a ricercare le sue verità, a meno di non dipingere i senza dio come delle bestie materialiste nel senso peggiore della parola).


Fabio ha detto...

Non ho visto gente scandalizzata.


Fabio ha detto...

Intendo qui. Poi fuori di qui c'è gente che ha la coda di paglia lunga metri e metri, ma sparsa un po' ovunque.


Anonimo ha detto...

...ma sto titolo non l'avevi usato da poco?! Fa sempre effetto però! Repetita juvant...


Anonimo ha detto...

ah anche a me piace la copertina...quanta fierezza in quello sguardo!


gparker ha detto...

si può essere che l'avessi già usato...

concordo sul fatto che l'ateismo, il materialismo o l'intellettuaismo (inteso nell'accezione di cuto della ragione) abbiano la stessa struttura di una religione, che credere nel materialismo sia come credere in dio senza dio. in questo senso non temo di professarmi materialista, aderente ad una religione senza dogmi, anzi all'insegna della sconfitta dei dogmi e fondata su determinati valori (diffusione del sapere scientifico contro quello fideistico, dominio della ragione ecc.ecc.).
Non credo ci sia nulla di male nella struttura di un credo nella forma di una religione e nemmeno credo ci sia male nelle religioni in sè. credo ci sia del male nei dogmi e nell'evangelizzazione.


Mariolone ha detto...

ma alla montalcini lo avete detto prima di sbatterla in copertina?


gparker ha detto...

no pensa è una foto fatta la mattina appena sveglia


Fabio ha detto...

Ma tu non ce lo fai il post in cui ci dici i motivi per cui andare in edicola nel 2009?
Lo fanno tutti.


Mariolone ha detto...

ma perchè la rivista è tua parker?


gparker ha detto...

in effetti non ho parlato del senso di fare un mensile di carta perchè anche io sono ieno di dubbi e ho poche certezze al riguardo, di sicuro ritengo che (in generale) la smaterializzazione che il digitale comporta per molte forme di intrattenimento (musica, cinema, letteratura e informazione) rinsalda il rapporto che abbia con le componenti che più di tutte sono "materiali" di quei sistemi. Per dirlo sbrigativamente e semplicisticamente conn l'iPod ritornano a vendere i vinili, con i film digitali i DVD non smettono di essere venduti (semmai di essere noleggiati).
Si creano in sostanza forme diverse di fruizione. una più rapida e consumistica (quella digitale) buona per contenuti più rapidi e svelti e una più di qualità (quella materiale) per ciò a cui teniamo.
Non so quanto tutto ciò si possa applicare al campo dei giornali e delle riviste. staremo a vedere.

Mariolone: si ho fatto una scalata ostile a CondèNast e ora è tutto mio. Vuoi che ti apro un settimanale da dirigere?


Mariolone ha detto...

si in effetti avrei un paio di proposte editoriali per cavalcare l'ondata di xenofobia


gparker ha detto...

"Intolerance"
un bel settimanale
Primo numero con in copertina le ronde cittadine. E un fondo duro di protesta contro i nuovi manganelli dall'impugnatura scomoda.


Mariolone ha detto...

allora premesso che io sono contrarissimo alle ronde...che poi va a finire che ti chiamano per sedare una rissa fra ubriachi extracomunitari ed ex colleghi ugualmente alticci perchè" ma si facciamoci un grappino prima di cominciare che fa freddo".
Ecco premesso questo concordo con i nuovi Sfollagenti(non si dice manganelli) basterebbe che fossero nuovi..che quelli vecchi si rompono


Creative Commons License
...ma sono vivo e non ho più paura! by Gabriele Niola is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Unported License.