La trama di Independence Day la sappiamo tutti, ma vediamo di rinfrescare la memoria a chi non se la ricorda. In pratica gli alieni gelosi del nostro pianeta (che c’avranno da essere gelosi?) decidono di invaderlo per poterci costruire la loro nuova casa e come minaccia decidono di puntare i loro ehm razzi fotonici in svariati punti degli Stati Uniti d’America tra cui la Casa Bianca.
Ovviamente gli americani extra-orgogliosi non vogliono permettere a dei “fottuti alieni” di impossessarsi del loro “fottuto pianeta”, come se esistessero solo loro. Non mi pare di aver visto nessuna navicella aliena navigare nei cieli di Roma e questo mi ha offeso profondamente, insomma alla fine siccome la navicelle hanno una specie di scudo fotonico che li difende Jeff Goldblum (che secondo me ci credeva davvero) ha l’assurda idea di mandare a loro il virus dell’influenza, io avrei optato per il mal-di-gola visto che lo trovo molto più fastidioso, vabbè alla fine in preda all’esaltazione generale il presidente degli stati uniti d’america, dopo un monologo sul diritto dell’uomo, decide di salire a bordo di un aereo militare per andare a fare fuori qualche “fottuto alieno” e glie dice pure culo, quindi sicuramente verrà pure ri-eletto, passiamo allo score.
Roland Emmerich ha un solo merito, quello di aver in qualche modo scoperto il talento dell’inglese David Arnold facendogli musicare nel 1994 il film Stargate, da allora per Arnold è stata una totale ascesa musicando altri due film di Emmerich (Independence Day e Godzilla), svariati film di John Singleton (Four Brothers, 2 Fast 2 Furious, Baby Boy e Shaft) e dal 1997 è il compositore ufficiale dei film di James Bond.
Con Independence Day troviamo un David Arnold giovane e potente, che non ha ancora incominciato ad usare l’elettronica nei suoi score, infatti sia Stargate che Independence Day sono del tutto sinfonici e come ci si aspetta da un film di questo tipo lo score è decisamente epico, chiassoso e drammatico, qui per voi ho quella che credo essere la versione completa dello score di ID4, dico credo perché nel mondo degli score non si è mai sicuri, ci sono comunque 96 minuti di musica, un ottima esperienza di ascolto per apprezzare l’ottimo lavoro di questo compositore a cui io sono molto affezionato.
Peccato che Emmerich non lo chiami più per i suoi film, infatti sia The Patriot, The Day After Tomorrow, 10,000 B.C. e 2012 non sono musicati da lui, mentre per The Patriot ci si può stare visto che al suo posto c’è John Williams, la scelta di far musicare i suoi ultimi 3 film a Harald Kloser è piuttosto stramba e discutibile.
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Ovviamente gli americani extra-orgogliosi non vogliono permettere a dei “fottuti alieni” di impossessarsi del loro “fottuto pianeta”, come se esistessero solo loro. Non mi pare di aver visto nessuna navicella aliena navigare nei cieli di Roma e questo mi ha offeso profondamente, insomma alla fine siccome la navicelle hanno una specie di scudo fotonico che li difende Jeff Goldblum (che secondo me ci credeva davvero) ha l’assurda idea di mandare a loro il virus dell’influenza, io avrei optato per il mal-di-gola visto che lo trovo molto più fastidioso, vabbè alla fine in preda all’esaltazione generale il presidente degli stati uniti d’america, dopo un monologo sul diritto dell’uomo, decide di salire a bordo di un aereo militare per andare a fare fuori qualche “fottuto alieno” e glie dice pure culo, quindi sicuramente verrà pure ri-eletto, passiamo allo score.
Roland Emmerich ha un solo merito, quello di aver in qualche modo scoperto il talento dell’inglese David Arnold facendogli musicare nel 1994 il film Stargate, da allora per Arnold è stata una totale ascesa musicando altri due film di Emmerich (Independence Day e Godzilla), svariati film di John Singleton (Four Brothers, 2 Fast 2 Furious, Baby Boy e Shaft) e dal 1997 è il compositore ufficiale dei film di James Bond.
Con Independence Day troviamo un David Arnold giovane e potente, che non ha ancora incominciato ad usare l’elettronica nei suoi score, infatti sia Stargate che Independence Day sono del tutto sinfonici e come ci si aspetta da un film di questo tipo lo score è decisamente epico, chiassoso e drammatico, qui per voi ho quella che credo essere la versione completa dello score di ID4, dico credo perché nel mondo degli score non si è mai sicuri, ci sono comunque 96 minuti di musica, un ottima esperienza di ascolto per apprezzare l’ottimo lavoro di questo compositore a cui io sono molto affezionato.
Peccato che Emmerich non lo chiami più per i suoi film, infatti sia The Patriot, The Day After Tomorrow, 10,000 B.C. e 2012 non sono musicati da lui, mentre per The Patriot ci si può stare visto che al suo posto c’è John Williams, la scelta di far musicare i suoi ultimi 3 film a Harald Kloser è piuttosto stramba e discutibile.
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4 commenti:
grande comp.
Peccato che gli score che recensisci sono sempre più scadenti...
Orami rasentiamo il fondo del barile proprio...
Scadente sto score? Ma lo hai ascoltato? E' un gioiellino.
e cmq gli americani coordinano l'attacco finale tramite codice morse con mezzo mondo...iracheni compresi, quindi mi sembra che tu non sia stato esattamente preciso.
Rammaricatene
e poi muori.
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