Lo spunto è di fantascienza, il film è drammatico/intimista, il finale è filosofico. Another Earth racconta di una ragazza che ha tutto ma lo perde ad inizio film, quando per fissare "l'altra Terra" comparsa nel cielo senza un perchè fa un incidente che le cambia la vita.
L'altra Terra, si scopre quasi immeditamente nel film, osservata al telescopio si rivela assolutamente identica al nostro pianeta. Stessi elementi, stessa conformazione, stessa forma dei continenti, stessa attività di onde radio nell'atmosfera. Tutto uguale.
Come anticipato, da questa premessa il film prende una piega che non ha niente a che vedere con la fantascienza e tutto a che vedere con la colpa e il perdono, il cambiare vita, il confrontarsi con se stessi e con le scelte che si sono o non si sono fatte ecc. ecc. E' insomma un film che racconta una storia molto normale, contrappuntata dalle progressive scoperte sull'altra Terra diffuse dalla NASA (alcune delle quali davvero avrebbero potuto erigere un fantastico film sci-fi).
La scelta è spiazzante e per un certo tipo di pubblico deludente. E' importante andare sapendo che non si assisterà ad un film in cui la scoperta spaziale è il centro della storia, ma uno in cui questa è la grande metafora, l'elemento straniante che scatena l'azione e ne fa il controcanto.
In qualsiasi altro tipo di prodotto una simile scissione tra promesse e risultati avrebbe generato disaffezione, invece in un film fieramente indie a partire dalla messa in scena (macchina a mano, colori ad alto contrasto, recitazione realistica, grandi dialoghi) si rivela scelta interessante, che barando un po' consente a Mike Cahill di smarcare le banalità cui la storia potrebbe rimandare e contaminare il dramma indie con le suggestioni universali e filosofiche della miglior fantascienza.
Il finale poi è degno di un classico del genere.
13 commenti:
Il film m'è piaciuto e Brit Marling è intensa, però a me quel finalino lì un po' me l'ha fatto storcere il naso. M'è sembrato un colpo di scena un po' facile e attaccato con lo sputo...
secondo me più che colpo di scena apre tutta una serie di possibilità che ti aprono in due la testa
Ciao! L'idea della seconda terra è un modo originale secondo me per introdurre riflessioni esistenziali, oltre che visivamente molto suggestiva. l'interprete è intensa e fisicamente carismatica. Il colpo di scena finale chiude nel migliore dei modi la parabola della protagonista in cerca di redenzione, che letteralmente incontra se stessa. E' bello che la storia finisca in sospensione su quell'apparizione, senza mostrarci cosa si diranno le due.
Sara
@sara:
meno male che ho gia' visto il film senno ti venivo a cercare sotto casa per questo megaspoiler...:-)
ehehe, mi scuso per la spoilerata ;-) sconsigliatissimo leggere recensioni e commenti (miei soprattutto) prima di vedere un film!
ma quindi tra melancholia e the tree of life, pare di capire.
Ma piu' trattenuto come melancholia o proprio svaccato come the tree of life?
E i dinosauri? Ci sono i dinosauri?
No no, è un film indie tutto interni e dialoghi a zero budget più un pianeta terra nel cielo
film bellissimo
Il film mi è piaciuto molto. Pacato e dolcissimo. Però non ho capito il finale. Cosa vuole dire? Che su Terra 2 ora si troveranno due Rhoda Williams e su terra 1 invece ci saranno due John Burroughs a doversi contendere la famiglia? E quindi non si è risolto nulla. Un po' criptico.
Se non ricordo male significa che c'era un'altra Rhoda ma che non ha lo stesso destino di lei, perchè alla fine hanno preso decisioni diverse (una è partita l'altra è rimasta). Dunque è possibile che il momento in cui è comparso il secondo pianeta le loro vite abbiano preso pieghe diverse e dunque, forse, nell'altro pianeta non c'è stato l'incidente.
.. ma se così fosse, se l'incidente non ci fosse stato Rhoda 2 sarebbe andata avanti con gli studi e tutto il resto e quindi perchè partire per l'altra Terra? e, soprattutto, come la impaglierebbe John che arriva e c'è anche l'altro John? Forse a John basterebbe vedere suo figlio e sua moglie vivi per tornare a vivere felice? ... ma il film mi è piaciuto proprio per quello ... per tutto ciò che ti lascia pensare ...
Bella idea ma, hai ragione tu, può deludere. Personalmente mi aspettavo qualche risvolto sorprendente (tipo protagonista che in qualche momento ignoto e indistinguibile al flusso finisce in Terra 2 e non distingue più tra mondo originale e copia... ma non succede).
La macchina a mano mi dà fastidio. Bella la colonna sonora un po' "industrial", che fa sì che poi, quando parte il valzerino al pianoforte, ci si sciolga nei sentimenti.
Alla fine è proprio uno di quei film che funzionano senza funzionare che hai l'impressione che stia lì lì per essere bello senza arrivarci mai davvero
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