Se lo si considera per quello che è (cinema per la terza età al pari di Red, Marigold Hotel o Last Vegas) siamo davanti ad un capolavoro, se lo si considera in assoluto invece è un film dignitoso questo in cui Michael Caine lavora di fino per tenere tutto in piedi e non scadere mai nel baratro dell'implausibile melassa che è costantemente aperto ad un passo dalla linea della trama. Certo non nasconde mai quale sia il pubblico per il quale è pensato e le sue preoccupazioni non superano mai quelle di un anziano signore per diventare universali. Ma è un film decente.
Mr. Morgan è un anziano professore di filosofia americano che vive a Parigi pur non conoscendo il francese perchè era il posto in cui sua moglie (francese) stava meglio e in cui ha deciso di stabilirsi per lei fino alla sua morte. Da quando è vedovo si è lasciato andare, un giorno incontra per caso una ragazza e tra i due si stabilisce subito un feeling. Che ci sia o meno qualcosa di romantico o solo un'affinità spirituale è il punto stesso del film, ci vuole tutta la sua durata per spiegare questa relazione che i figli di Mr. Morgan (con i quali non ha un buon rapporto, elemento centrale del cinema per la terza età) subito etichettano come la classica avventura di una ragazza che vuol sfilare soldi all'anziano pronto a sganciare.
Ci sarebbe da chiedersi come mai in questo tipo di film che mettono in scena il pubblico della terza età per come ama e desidera percepirsi (cercando cioè di raccontare storie che possano sentire vicine a se stessi), ci siano così tanti rapporti conflittuali con i figli. Non è difficile capire come mai accada nei film adolescenziali, il conflitto generazionale è parte dell'universo simbolico di quella fascia, ma che lo sia anche per il pubblico più anziano è degno di stupore.
Ad ogni modo pur mantenendo fisso il pubblico Mr. Morgan's Last Love non cerca un'ironia sballata o di mettere in scena una terza età iperbolica in cui è tutto ancora possibile, che ricalca i film con protagonisti più giovani aggiungendo solo ogni tanto qualche riferimento divertito ai luoghi comuni dell'essere anziani. Cerca di essere più serio e sincero perchè, in una parola, non fa al suo pubblico un racconto che lo esalta ma uno da cui esce con luci ed ombre. E se la riconquista di un alito di vita per un anziano signore non è roba in sè in grado di appassionare chiunque, rimane che qui è trattata con grande abilità.
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