Arrivato al decimo anno io questo blog lo volevo chiudere, come molti altri hanno fatto prima di me del resto. Fare un cerchio completo, giungere ad una conclusione epica con la doppia cifra.
I blog non hanno più senso oggi, non sono quello che sono nati per essere: un formato di pubblicazione adatto al mezzo che li veicola. Ci sono modi molto migliori per scrivere di cinema, parlare di cinema, (s)consigliare film e far girare le idee, e io sono il primo ad usarli. Questo blog sopravvive per la gentilezza di una testata che da diversi anni mi consente di pubblicare qui quel che scrivo per loro. Altrimenti non ce la farei mai.
Eppure sono talmente affezionato a questo luogo di internet che ho arredato per me da non riuscire a staccarmene, forse anche per una certa identificazione tra quel che mi è accaduto in questi 10 anni e quel che si è visto e detto qui. Senza questo blog non sarei mai riuscito a fare il lavoro che faccio oggi nella maniera in cui lo faccio oggi. Non sarei mai riuscito a conquistare così in fretta un’arroganza personale. Mai. Alle volte penso che questo blog rappresenti la parte migliore di me degli ultimi 10 anni e chiuderlo mi dà l’idea di rinunciarci.
In realtà non sono nemmeno 10 anni esatti, la data del primo post dice 23 maggio ma li retrodatavo. Volevo partire con un archivio dietro le spalle, almeno di una decina di giorni, non volevo sembrare un novellino. Non sapevo nemmeno quanto sarei andato avanti e che ritmo avrei tenuto. Mi dispiaceva chiuderlo con 4 post in croce e allora ne scrissi diversi retrodatati prima di andare online, se avessi chiuso almeno avrei avuto qualcosa per dimostrare che è stato aperto per un certo periodo. Ad oggi i post sono 4955 (una media di 1,3 al giorno che non so come io abbia fatto a tenere) e la data vera in cui nasce questo blog effettivamente non esiste o se esiste io non me la ricordo.
Mi ricordo invece chi eravamo, chi altro aveva un blog di cinema o un blog in assoluto, mi ricordo chi leggevo e cosa pensavo. Mi ricordo che mi pareva incredibile che a gratis si potesse avere un luogo di internet nel quale qualcuno ti leggesse. Mi ricordo che era eccitante l’idea di poterci provare e avere delle chances che dipendevano solo e unicamente da te, che nessuno avrebbe interferito con le tue decisioni senza senso (che tali erano). Che potevi fallire magistralmente battendoti controvento se lo volevi. Tutto questo esiste anche oggi (anzi, oggi più che mai) ma quelli erano i primi anni in cui era possibile.
Facevo siti cretini per me stesso dal 1996 ma non avevano senso, non avevano contenuti e giustamente nessuno li guardava, con il blog c’era la sensazione che oltre alla possibilità di farlo per la prima volta c’erano anche persone interessate a leggerlo. Poche ma c’erano. Tutte concentrate in quelli più leggibili e migliori ma c’erano. Io addirittura venivo da un altro lavoro! Avevo 24 anni e uscivo da un impiego nel marketing di una grossa società di TLC, ma quando tornavo a casa guardavo film e quando ero lì leggevo blog di cinema. Mi ricordo che quel che i giornali e le testate non dicevano stava sui blog, che i film di cui nessuno parlava erano lì (il cinema asiatico, specie coreano, di quegli anni grazie ai primi timidi download illegali) e che tutto somigliava a quel che è accaduto e sta accadendo negli ultimi anni con il video online: un posto in cui tutto ciò che non viene approvato nelle sedi ufficiali di quella forma di produzione trova sfogo e apprezzamento, dopodiché le sedi ufficiali cominciano a mangiare quei contenuti, normalizzarli e approvarli, cominciare a pagare e stipendiare chi prima faceva gratis.
Ad oggi il linguaggio nato con i blog è la regola per il 50% degli articoli di cinema che leggo, quelli scritti da una parte dei miei coetanei e dalla quasi totalità di quelli più giovani di me. Non lo inventavamo noi di certo, non possiamo prenderci il merito di averlo creato ma di certo ci prenderemo quello di averlo riconosciuto e cavalcato per primi. Quel linguaggio informale, smaliziato, brutale e impermeabile a molte regole giornalistiche è adesso la regola su intere testate (per le quali anche lavoro e con le quali sento un’identificazione di intenti e visione quasi commovente) e com’è logico corrisponde ad una maniera diversa di guardare, percepire e ragionare a tutti i livelli sui film. Una forma diversa che genera un pensiero diverso.
In 10 anni qui ho scritto e detto alcune delle cose peggiori e di cui più mi vergogno in assoluto (per fortuna nel caos generale sono ormai introvabili per chiunque tranne che per me), ho ospitato una rissa tra tossici (storico post di Fuori vena), ho ospitato un’ondata fandom fuori luogo di carampane (post I pirati dei caraibi - La maledizione del forziere fantasma), ho ospitato dei registi che addirittura sono venuti qui a fare polemica, ho criticato i primi esperimenti di cinema in rete ricevendo insulti di autori con cui poi sono diventato amico, grazie a questo blog sono andato ad un incontro di blogger al vaticano (perché mi accettarono con un blog di cinema non l’ho mai capito) e ovviamente con questo blog ho cominciato ad accreditarmi alle proiezioni stampa. Uno dei primissimi tempi alla Sony, a film appena iniziato, l’ufficio stampa mi chiese di uscire e subito fuori la sala mi accusò di averli presi in giro perché nel foglio presenze accanto al mio nome avevo scritto l’indirizzo del blog “Cos’è? Uno scherzo?”. Dagli torto…..
Alla fine come faccio a chiuderlo? Anche se non ha più senso, anche se una delle sue funzioni fondamentali (la discussione e il feedback), si è trasferita quasi interamente sui social network da anni, anche se la sua funzione primaria nella mia vita l’ha esaurita, con quale cuore mi privo di questo luogo?
Ovviamente non lo faccio, cambio il layout solo per renderlo meno vecchio e ridicolo, per cercare di dargli una dignità nella sua terza età e lo lascio qui a pascolare per chissà quanto ancora. Un monumento a qualcosa che non c’è più.
36 commenti:
Ti seguo quasi dall'inizio.
Io invece sono partito (solo) sette anni fa con la musica, poi progressivamente ho inserito sempre più cinema, la mia seconda passione. Volevo chiudere al millesimo post, poi ci ho ripensato: la pensiamo allo stesso modo nonostante la terza età ormai raggiunta.
Trovo comunque, al di là delle discussioni e dei commenti a volte sterili, che resti l'utilità dei blog, soprattutto per gli appassionati che hanno sempre voglia di alimentare i loro interessi e approfondire leggendo post come i tuoi e come quelli di tanti altri.
Forse si, ma è anche vero che luoghi come facebook o letterboxd consentono di parlare, discutere e appuntare meglio i film. Il blog è una forma superata, roba da anziani come noi
Proprio superati non trovo, specie sul cinema ce ne sono a centinaia se non a migliaia. Semplicemente sono più di nicchia e di approfondimento.
Mio caro GParker
Ecco qualcuno che ha avuto il piacere di seguirti dal primo giorno
Non chiudere il tuo palazzo mentale
Con affetto
Udo Kier
Lucien: che ce ne siano tanti non credo necessariamente implichi che siano ancora la maniera migliore di parlare e discutere di cinema. Secondo me tutto questo si può fare meglio altrove. Forse è la maniera migliore per allenarsi a questo mestiere....
Udo: E intanto negli anni si accumulano post su post nell'ordine delle migliaia. Alla fine questo blog sarà un gigantesco monumento a me stesso, eretto da me stesso e dedicato al mio ego. Una cattedrale della mia carriera. La sagrada familia di gparker, mai finito e costantemente in lavorazione
Mah ... Io resto della mia idea, soprattutto se l'altrove è facebook. Leggere e discutere di cinema lì mi stimola poco e niente.
Comunque vai così, altri dieci anni!
5000 di questi post
Per me invece un blog di cinema ha ancora il suo senso, specialmente per chi non si precipita a controllare ogni momento i social...
E' un momento di ricerca per (ri)trovare le opimnioni che si vogliono consultare. Come luogo di discussione, invece, sono daccordo con te, ma solo per quelle frivole e non di approfondimento.
non lo so, secondo me dipende dalle persone. Forse il blog è diventato un luogo più intimo e il social network una piazza, di fatto però quasi nessuno commenta più sui blog. Anche questo post è stato commentato più su twitter e facebook che qui
Come dicevamo qualche altra volta, io sono uno dei pochi commentatori da blog e non da facebook. Il mio primo commento qui (purtroppo nel tuo template compare solo l'ora ma penso sia del 2005 come il post) fu su L'Arco di Kim Ki Duk.
Rimpiango un po' il tempo delle discussioni chilometriche e dei post sugli argomenti più disparati (ti stalkerammo mesi per farti recensire Shadow of The Colossus), però capisco benissimo che da essere il tuo canale principale questo è diventato adesso un raccoglitore di alcuni tuoi articoli per la stampa.
Non lo so se ha ancora senso; so che di certo mi ha messo in contatto con te e i blogger di cinema, e senza questo interesse forse adesso non sarei a Roma a studiare animazione.
Auguri. :)
momento di grande commozione
Ciao Gabriele, complimenti per il tuo blog, speriamo che possa vivere ancora per molto. Comunque, mi chiamo Francesco, ho 16 anni e ho aperto da poco un blog in cui, 1 o 2 volte a settimana, carico recensioni di film appena usciti in sala, se ti va, passa a dare un'occhiata, ecco il link: http://ilblogdifrancesconardini.blogspot.it
P.S. :Io non credo che i blog siano cose da vecchi, anzi, li considero molto più seri rispetto ai social network
anch'io sono "antico", e mi piace leggere il blog.
viva il monumento!
Francesco: hai fatto bene ad aprirne uno. QUanto alla serietà non credo sia più serio un blog o un social network, credo siano serie o meno le persone che ci scrivono
Ismaele: un ritrovo di antichi vecchietti ;)
Congratulazioni!
Ma davvero secondo te il valore del blog è tutto nei commenti? Certo, sono importanti e certo, sono stati superati dai social, ma per me un contenitore ordinato di articoli che mi interessano è insostituibile... anche letterboxd da quasto punto di vista non mi convince, lo uso più che altro come archivo di film visti.
Davvero io non vedo la morte del blog come tutti i blogger vanno proclamando da anni.
...comunque se hai link a luoghi in cui "si parla meglio di cinema" per favore passameli! :-)
Niola se chiudi sto blog ti vengo a cercare a Roma mannaggiate! Dopo Kekkoz anche questo sarebbe un colpo troppo duro.
Meno male che resistono i 400 calci!
CONTINUA COSI'!!!
zioluc: a me letterboxd convince molto e come contenitore ordinato mi pare funzioni, quanto ai mezzi migliori questi sono i più banali o meglio il loro incrocio. Postare su FB qualcosa di letterboxd e discuterla lì, condividere un video, delle foto,un pensiero, anche via twitter. Ognuno ha una sua qualità. Certo forse per la "forma recensione" rimane meglio un blog ma mi chiedo sempre di più quanto questa continuia a essere la più sensata
Jax: lunga vita ai calci
E' vero che ormai i commenti qui sono spariti del tutto, ed è vero che probabilmente i social sono più comodi ed immediati a tal e scopo.
Di sicuro senza facebook non avrei avuto l'occasione di assistere alla proiezione di "Grand Budapest Hotel" in anteprima al quattro fontane, serata che ricordo sempre con grande piacere.
Però però... Però, nonostante abbia modo di leggerti anche altrove, poi alla fine mi ritrovo sempre a scrivere "masonovivo" sulla barra degli indirizzi, per venire qui e leggere cosa ne pensi delle ultime uscite, o quali sono i film "per chi ha fretta" da tenere d'occhio dopo i festival, o semplicemente per andarmi a ripescare qualche vecchia recensione di un film che mi è capitato di rivedere.
Insomma, ci sono luoghi più adatti per leggere di cinema, ma venire qui ha un po' quel sapore fascinoso dell'andare a berneunpaio nel vecchio pub di quando eravamo più giovani. Poi ora che ha dato anche un'imbiancata alle pareti ci si torna ancora più volentieri.
Per me il cinema visto in maniera critica è iniziato qui dentro, e sono ben felice di sapere che potrò tornarci ancora.
p.s.
lunga vita ai calci
Forse si, mi state convincendo....
Io ogni volta che devo scegliere un film da vedere googolo il titolo seguito da masonovivo!! Lunga vita!!! ;)
Chiunque tu sia un giorno te ne sarà reso merito
Come potevo perdermi la rimpatriata!?!
alcune osservazioni
GParker, io credo che la tua arroganza l'avresti conquistata comunque abbastanza rapidamente e che sei sempre, davvero, un sentimentale. Dico entrambe le cose con moltissimo affetto. Ce ne fossero di tipi arroganti che sono molto preparati e poi piangono pure durante il film. Si puo fare molto peggio. P.M.
Giulai: sei arrivata in tempo per la proiezione delle vecchie foto in bianco e nero
P.M. Si può fare molto peggio e lo faremo!
Ti ho sempre letto e continuerò a farlo qui. E spesso le mie opinioni non coincidono con le tue ma ho sempre trovato la tua voce preziosa.
Per favore, non spegnere il blog.
Solo, cala un po' la cresta ;)
(visto che si parla di strumenti internet "anziani", ci ho infilato una emoticon che ormai fa vintage)
se calo la cresta poi non mi diverto più
CHIUDERE???? Ma stiamo scherzando???? tanti auguri per questi PRIMI dieci...
Più che un blog una prigione, life sentence
ieri sera ho visto il fondamentalista riluttante.. poi l'ho cercato qui.. "scappate".. non potrei stare senza :)
ahahahahahahahhahaha
posso chiedere a cosa è dovuta la scelta dell'immagine per questo post?
QUando lo aprii per almeno un anno, forse due, aveva solo questa immagine nel layout. Era uno dei predefiniti di blogger del 2005 (terribile, si poteva scegliere solo il colore) a cui aggiunsi quest'immagine del finale di Full Metal Jacket perchè da lì viene il titolo del blog.
ganzo..!
Mi trovo costretto a commentare dopo tanti anni.... Leggo di tante persone che stanno qua dall'inizio eh...
Io si c'ero davvero e ricordo tutto. Dai primi post, alla lista dei ling ai blog amici. Adesso sono tutti commenti educati di gente che ama il cinema. Niente parolacce, niente casino... E un po come quei locali bettole negli anni settanta che ormai si sono ripuliti. Sono diventati posti per gente per bene.
Io sono uno dei balordi che bazzicava questo posto quando non contava nulla.
Gloria.
sonovivoenonhopiùpaura come il CBGB
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