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10.7.05

Già visto, già sentito

Soliti casini moralisti in America per la scoperta che si possono scaricare via internet delle patch per GranTheft Auto San Andreas, che sbloccherebbero contenuti sessualmente espliciti.
Questo ha generato il calssico putiferio chiedendo immediatamente la revisione del rating del gioco, cioè l'indicazione sulla confezione che indica se sia o meno adatto a quale tipo di pubblico (per proteggere gli innocenti). Ma si può dire che sia da cambiare il rating se questo cambia in base ad un download? Cioè è si vero che in potenza GTA può diventare sessualmente esplicito ma questo presuppone uno sforzo attivo del consumatore che lo vuole far diventare sessualmente esplicito perchè il gioco comprato nel negozio di per sè non lo è.....

segnalato da Wittgenstein

21 commenti:

Anonimo ha detto...

in San Andreas il protagonista sta sempre a donne.... se si voleva rompere le palle lo si doveva fare subito....
P.S. Ancora io flasho su come hai vinto quella gara a casa di Vale... Prima poi lo vedrò davvero.. il nerd che c' è in te...


gparker ha detto...

Sapevo che quell'evento ti aveva segnato..... Quello è il tocco...... Un rapporto particolare con la tecnologia. mi sono qualificato ultimo al torneo di Pro Evolution perchè non mi ero allenato per organizzare, ma l'anno prossimo cazzo....


Mariolone ha detto...

ho scaricato lka patch,ma sinceramente non me ne frega nulla di usarla


gparker ha detto...

E allora perchè l'hai scaricata?


Mariolone ha detto...

Amico mio io scarico tutto


Anonimo ha detto...

condivido ciò che dice Mariolone... si scarica tutto...
Io al torneo di pro-evolution non partecipo... Già mi rode a prendere gol a calcetto figuriamoci su un video gioco... ecco questa è una perfetta frase da nerd... chissà come mi è uscita, mamma mia...


Anonimo ha detto...

No dai. C'hanno ragione: "ehi aspettiamo che mamma e papà se ne vanno che ci scarichiamo le patch per fare inculare Puffetta a Grande Puffo".

E non si fà.
Se il videogioco mi dici "vai capo", io me ne vado tranquillo lasciando mio figlio allo schermo. Se lo devo controllare di persona è un cazzettuttuno il parental advisory (o come si chiama lui).

Peraltro pure un gioco in cui puoi sparare ai poliziotti.
Indifendibile.


gparker ha detto...

Non mi aspettavo questa tirata moralistica da parte tua Tony. Davvero sei contro questi giochi violenti che diseducano i nostri ragazzi? Io ritengo che i giochi sono giochi e la percezione del gioco è chiara a tutti a qualsiasi età. Nessuno è diventato ladro perchè giocando a guardie e ladri interpretava il ladro. Nessuno ha ucciso poliziotti perchè giocando all'assassino amava essere l'assassino, nesusno è diventato soldato perchè da piccolo giocava ai soldatini.
Ecco è arrivata... La nuova polemica... Quanti commenti raggiungeremo? Il record ce l'ha il post sulliPod. 40 e fischia ed anche due altre filiazioni in post diversi.


Anonimo ha detto...

beh oddio... io sono abbastanza d' accordo con te... Tuttavia non so quanto un gioco come Silent Hill 4 possa andare bene per un pischello... Io non sono riuscito a giocarci per quanto avevo paura.... Penso che ormai per i videogiochi valga lo stesso discorso che per i film....


gparker ha detto...

Se un pischello non ci gioca perchè ha paura sono fatti suoi, ma specialmente nel mercato contemporaneo i videogiochi sono per i pischelli quanto per gli adulti, mi sembra assurdo condizionare il mercato.
Riguardo poi la storia del Parental Advisor, non si può controllare, perchè chiunque può mettere patch su internet, e qualsiasi cosa può diventare "non adatta", il punto è che il genitore, se proprio ci tiene, se pensa che il figlio certe cose non le debba vedere/fare allora non si affida al parental advisor, sta lì e controlla.
Se una cosa vuoi che sia fatta bene la devi fare da solo.


Anonimo ha detto...

calcola che la stessa cosa la dice Maria De Filippi ai lettori di Leggo.....


Anonimo ha detto...

Il parental advisory è una fregnaccia, della morale me ne infischio, anzi, io miei figli ce li obbligo a giocare perchè Lele m'ha detto che cosi sviluppano riflessi più pronti.

E' che se credono che l'advisory abbia qualche significato, e proprio ce lo vogliono mettere con tutta la sua assurdità, mi sembra ragionevole censurarlo per la patch.


gparker ha detto...

Ma è il parental advisory che è uno strumento per gente irragionevole. Come ho detto: se ci tieni tanto alla formazione del piccino e ci tieni che giochi, film e quant'altro fruisca non contengano materiale scabroso te ne occupi in prima persona non deleghi ad un ente per poi lamentarti.


Mariolone ha detto...

il parental adisory a mio avviso è una bieca forma di censura...alla stregua dell'indice dei libri,se un ragazzino prende e va in giro ad investire persone o a sparare ai suoi compagni in una scuola difficilmente un videogioco può esserne responsabile,sono due le cose:o è di suo MOLTO psicolabile,o devono controllare che tipo di sostanze erogano con l'acqua potabile(specialmente negli stati centrali degli stati uniti)


Anonimo ha detto...

Non discuto di pedagogia, ma di didiascalica. Se l'etichetta mi dice "vai capo", non puo' essere che il prodotto poi cambia. Con l'etichetta, io persona irragionevole che spero invano di censurare i videogiochi di mio figlio, deve avere una certezza matematica.
Poi nella fattispecie anche il parental advisory è una buffonata, ma va fatto per bene.

Se ti vendo una boccia di rossa a un euro e mezzo non posso spaccartela in testa perchè il vino non è buono, ma posso se non è rosso.
Cosi il parental advisory, chi ci si affida è un povero cretino, ed è lo strumento piu' inutile della terra, ma quella cosa che certifica non se la puo' inventare, nemmeno se è un prodotto concepito per idioti.


gparker ha detto...

Mail punto è che il parental advisory non solo è uno strumento per persone irragionevoli, ma è anche uno strumento inutile in sè proprio perchè un gioco non è qualcosa di fissato, immobile, ma dinamico, arrchibile con contenuti che vengono da fuori. Non ha senso dire sotto i 14 anni se il gioco può avere una patch da internet che sblocca i pompini ma del resto non ha senso nemmeno vietarlo ai minori di 18 perchè esisterebbe questa possibilità per alcuni, in alcuni casi, quando la maggior parte delle persone: 1) non sa che esista la patch 2) non sa dove trovarla 3) non s come installarla 4) anche se riesce a sapere tutte queste cose alla fine non gli funziona.
Quando qualcosa è assurda qualsiasi evento si verifichi allora è proprio irragionevole perchè non si rende conto che non dovrebbe esistere.


Anonimo ha detto...

No. C'è un passaggio che mi manca allora. Che vuol dire "sbloccare"?
In origine il videogioco contiene contenuti per adulti (che è, appunto bloccato) solo da sbloccare, oppure sono gli utenti amatori che hanno sviluppato le scene esplicite.
Nel secondo caso è chiaro che il parental advisory non ha piu' senso di esistere.


gparker ha detto...

No il gioco in sè le contiene, ma poi sta agli utenti lo sforzo attivo di sbloccarle, e che sforzo. Come ho detto in precedenza lo sforzo richiesto è tale che mi sembra assurdo proibire ai minori di 18 anni un gioco che, di fatto, nasce censurato e che se non toccato così rimane. Il controllo come ho detto all'inizio va fatto allora su altre cose.


Anonimo ha detto...

Allora no.

Non puoi venderlo come un prodotto adatto ad ogni fascia. Non ai Flanders vari, no.
C'è un bollino che garantisce una cosa ben precisa. O i contenuti espliciti sono assenti, oppure no.


gparker ha detto...

Infatti il bollinon non ha senso perchè i contenuti sono dinamici.


Mariolone ha detto...

caspita con tute queste discussioni ora dovrò abbandonare la mia campagna macedone che sto iniziando con l patch total realsim di rome total war(che è veramente una grande simulazione strategica) per provare questa minchiata di gta


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