Mesi fa avevo parlato della catena di ristoranti che aveva in mente di fare Nolan Bushnell, il padre dei videogiochi (in particolare il padre di Pong! e dell'Atari), dei posti dove mangiare e videogiocare, con tavoli che fossero anche monitor.
Ora un giornalista di Wired l'ha incontrato e a lui Bushnell a detto che il primo di questi posti aprirà nel corso di quest'anno ad Hollywood. Si chiamerà uWink Media Bistrot, e nella mente di Bushnell è un luogo quasi utopico.
Lui fa un discorso giustissimo. Sostiene che i videogiochi sono una tecnologia fortemente aggregante e che quello sia il loro scopo ultimo, dunque il posto che ha in mente è un posto che aggreghi attraverso il gioco. Ha in mente molte cose, molti tipi di videogiochi tutti inediti da inserire. Certo il suo concetto di inedito è particolare, si tratta di rivistazioni di giochi noti, c'è anche un Pong! moderno che con molta originalità chiama Ping! e giochi del tipo Chi Vuol Esser Milionario.
Ha pensato anche di mettere per i primi tempi un conduttore che faccia giocare tutti ad un gioco con domande dal vivo (a Roma e provincia già c'è e si chiama Dottor Why, un gioco in franchising che si fa in vari locali).
Ma la cosa più rivoluzionaria è che lui pensa ad un luogo romantico dove possano nascere amori! Punta a quel mercato di single tra i 25 e i 40 anni (amanti dei videogiochi aggiungo io e nerd aggiungerete voi). A detta sua molta gente gli ha detto di essersi conosciuta, innamorata e sposata grazie a Pong!, e la stessa cosa vale per Chuck E. Cheese, una catena di pizzerie con sale giochi che Bushnell aveva creato a fine anni '70. Succedeva che quando i bambini andavano nella sala giochi lasciavano soli i genitori divorziati che cominciavano a conoscersi.
Sostiene Bushnell che è una maniera low-risk di entrare in contatto con gli altri. Chiedere di aggregarsi per una partita di tre minuti non è come chiedere di uscire a prendere un drink.
La figlia stessa ha però ammesso (ed è la figlia del padre dei videogiochi) che sarebbe un po' spaventata ad uscire con uno che abbia la tessera di uWink Media Bistrot.
Non riescono nemmeno loro ad evitare di dipingerlo come un posto per nerd. Se però sono vere tutte quelle statistiche che si leggono in giro sul fatto che le donne videogiocano sempre di più, dovrebbero funzionare. Certo bisogna vedere se queste donne videogiocatrici sono disposte a sbandierarlo e soprattutto se vogliono frequentare uomini videogiocatori (razza decisamente peggiore).
Ora un giornalista di Wired l'ha incontrato e a lui Bushnell a detto che il primo di questi posti aprirà nel corso di quest'anno ad Hollywood. Si chiamerà uWink Media Bistrot, e nella mente di Bushnell è un luogo quasi utopico.
Lui fa un discorso giustissimo. Sostiene che i videogiochi sono una tecnologia fortemente aggregante e che quello sia il loro scopo ultimo, dunque il posto che ha in mente è un posto che aggreghi attraverso il gioco. Ha in mente molte cose, molti tipi di videogiochi tutti inediti da inserire. Certo il suo concetto di inedito è particolare, si tratta di rivistazioni di giochi noti, c'è anche un Pong! moderno che con molta originalità chiama Ping! e giochi del tipo Chi Vuol Esser Milionario.
Ha pensato anche di mettere per i primi tempi un conduttore che faccia giocare tutti ad un gioco con domande dal vivo (a Roma e provincia già c'è e si chiama Dottor Why, un gioco in franchising che si fa in vari locali).
Ma la cosa più rivoluzionaria è che lui pensa ad un luogo romantico dove possano nascere amori! Punta a quel mercato di single tra i 25 e i 40 anni (amanti dei videogiochi aggiungo io e nerd aggiungerete voi). A detta sua molta gente gli ha detto di essersi conosciuta, innamorata e sposata grazie a Pong!, e la stessa cosa vale per Chuck E. Cheese, una catena di pizzerie con sale giochi che Bushnell aveva creato a fine anni '70. Succedeva che quando i bambini andavano nella sala giochi lasciavano soli i genitori divorziati che cominciavano a conoscersi.
Sostiene Bushnell che è una maniera low-risk di entrare in contatto con gli altri. Chiedere di aggregarsi per una partita di tre minuti non è come chiedere di uscire a prendere un drink.
La figlia stessa ha però ammesso (ed è la figlia del padre dei videogiochi) che sarebbe un po' spaventata ad uscire con uno che abbia la tessera di uWink Media Bistrot.
Non riescono nemmeno loro ad evitare di dipingerlo come un posto per nerd. Se però sono vere tutte quelle statistiche che si leggono in giro sul fatto che le donne videogiocano sempre di più, dovrebbero funzionare. Certo bisogna vedere se queste donne videogiocatrici sono disposte a sbandierarlo e soprattutto se vogliono frequentare uomini videogiocatori (razza decisamente peggiore).
7 commenti:
Grande Dottor Why! Ma ci siete più tornati?
No. Che peccato...
io non ci sono mai stato ! andiamoci !!
counque secondo me per la regola del contrario, il locale diventerà la metà dei cuori solitari e disperati tipo Taxi Driver,dei malavitosi, dei pappa e delle prostitute...
I pappa e le mignotte che giocano a Pong, che cult!
Guarda che il dr. why è un fomento pazzesco, dobbiamo alzare una squadra, 5 elementi con competenze diverse, tipo uno ferrato in geografia, uno in storia, uno sport, uno spettacoli ecc. ecc.
ma dentro a sti ristoranti che se magna???
che rosicata...dottor why....ervamo competitivi comunque
Sono pub normali, in più c'è questo gioco da nozionisti. Ci sono certi nerd.....
Posta un commento