E' il primo western di Daves che vedo e sinceramente non mi entusiasma. Sicuramente è molto poco western classico, nel senso che i temi tipici del genere sono difficilmente ravvisabili (del resto siamo anche nel 1959), e il film si concentra più su quello che è caro al regista: l'avidità, il denaro e la sessualità come elementi motori della società. C'è anche un tentativo di disegnare una figura complessa e sfaccettata con il personaggio di Gary Cooper, ma il risultato è più che altro la caricatura di un antieroe, che peraltro alla fine ottiene pure quello che vuole.
L'unico elemento che mi è sembrato veramente degno di nota è il rapporto intenso che c'è con la natura e la cura dei paesaggi, sempre adeguati e funzionali, mai banali. La casa del dottore in cima alla collina, così che domini la cittadina, la proprietà acquistata tra i boschi, il rapporto con il fango e la terra...
Se proprio devo dirlo poi mi è sembrato anche tirato un po' per le lunghe.
L'unico elemento che mi è sembrato veramente degno di nota è il rapporto intenso che c'è con la natura e la cura dei paesaggi, sempre adeguati e funzionali, mai banali. La casa del dottore in cima alla collina, così che domini la cittadina, la proprietà acquistata tra i boschi, il rapporto con il fango e la terra...
Se proprio devo dirlo poi mi è sembrato anche tirato un po' per le lunghe.
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