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11.1.06

Dai music store ai media store per arrivare ai media center

Mentre in Italia ancora non vediamo altro che iTunes a raffica il terreno di scontro sta passando dai music store, ai media store. Così Google è partito direttamente con il suo videostore, e un po' tutti cominciano a pianificare la vendita online di contenuti media, da ricevere sul computer e trasferire (nel migliore dei casi ) su lettori portatili tipo iPod Video o Zen Vision.
Servizi del genere per televisione (che sarebbe l'ideale) sono pochi e fatti male. Almeno fino ad ora.
BSKYB l'offerta broadband inglese di Sky ha deciso di passare al video on demand spronata anche dal fatto che British Telecom fa la stessa cosa e così ora attraverso Sky broadband sarà possibile scaricare a pagamento film e tramissioni sportive in esclusiva.
Per il momento il servizio è disponibile solo su computer, ma con la prossima generazione di set top boxes arriverà anche direttamente sui televisori.
La differenza con la normale Pay Per View di Sky dovrebbe essere il fatto che il programma viene scaricato (un'ora di tempo per un programma di un'ora) e poi è visibile quante volte si vuole. Ignoro il prezzo.
Perchè tutto questo?
Quello che Sky vuole ottenere in questo modo con tutta probabilità è di spingere o cavalcare i mediacenter cioè i computer (ne fanno di questo tipo sia Microsoft che Apple) da connettere ai dispositivi tipo televisore e stereo che gestiscono tutta la parte mediatica, in sostanza consentono con un'unica interfaccia di comandare molti device multimediali per tutta la casa. Certo un'idea ottima ma finchè tutti questi apparecchi non sono wireless è un inferno di cavi per casa. Con il mediacenter (che è un pc a tutti gli effetti) quindi si può scaricare contenuti da internet e mostrarli sul televisore.

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