Ho registrato con grandi aspettative questa commedia di Lubitsch con James Stewart, ero veramente curioso dell'incontro tra questi due, e invece...
Il film è ambientato in Ungheria, e già mi piace, e tratta di un piccolo universo, in questo caso un negozio di borse e portafogli (altro grande espediente delle migliori commedie), in cui interagiscono le maschere tipiche dal boss, alla ragazza piena di ideali, dall'eroe moralmente integerrimo, all'antieroe dalla morale discutibile, dal giovane scavezzacollo, all'anziano saggio. Tutto parte dai presupposti migliori dunque.
All'inizio c'è un divertente e magistrale prologo nel quale i commessi parlano tra di loro e lasciano trapelare il clima di sudditanza e terrore nei confronti el padrone del negozio. Poi però finisce tutto lì, specialmente il divertimento, rimane un messa in scena frizzante e dinamica per carità ma da godere ci sono solo alcuni sparuti colpi da maestro che tengono viva l'attenzione su un intreccio francamente scialbo (non a caso sarà soggetto a due remake uno dei quali è C'è Posta Per Te).
Lubitsch voleva assolutamente che i due protagonisti fossero James Stewart (effettivamente in parte) e Margaret Sullavan (decisamente meno incisiva), ma i problemi mi sembrano altri. Non manca solo il divertimento, sarebbe riduttivo, manca proprio il mordente. C'è una storia d'amore? Una storia di disperazione di due solitudini che cercano di completarsi in una maniera assurda che mette in scena la loro disperazione? Diamine non c'è pathos!
Il film è ambientato in Ungheria, e già mi piace, e tratta di un piccolo universo, in questo caso un negozio di borse e portafogli (altro grande espediente delle migliori commedie), in cui interagiscono le maschere tipiche dal boss, alla ragazza piena di ideali, dall'eroe moralmente integerrimo, all'antieroe dalla morale discutibile, dal giovane scavezzacollo, all'anziano saggio. Tutto parte dai presupposti migliori dunque.
All'inizio c'è un divertente e magistrale prologo nel quale i commessi parlano tra di loro e lasciano trapelare il clima di sudditanza e terrore nei confronti el padrone del negozio. Poi però finisce tutto lì, specialmente il divertimento, rimane un messa in scena frizzante e dinamica per carità ma da godere ci sono solo alcuni sparuti colpi da maestro che tengono viva l'attenzione su un intreccio francamente scialbo (non a caso sarà soggetto a due remake uno dei quali è C'è Posta Per Te).
Lubitsch voleva assolutamente che i due protagonisti fossero James Stewart (effettivamente in parte) e Margaret Sullavan (decisamente meno incisiva), ma i problemi mi sembrano altri. Non manca solo il divertimento, sarebbe riduttivo, manca proprio il mordente. C'è una storia d'amore? Una storia di disperazione di due solitudini che cercano di completarsi in una maniera assurda che mette in scena la loro disperazione? Diamine non c'è pathos!
6 commenti:
via per risollevarti guardati la signora in ermellino, tutti dicono che anch'esso non è tra i più riusciti, ma io l'adoro
insomma ti sei visto praticamente tutto Lubitsch ma non un film è degno in fondo di considerazione, mi pare....
l: Lo terrò presente...
Valerio: assolutamente no!!! Non sei stato attento. Ci sono stati almeno Die Puppe e PArtita a Quattro che sono assolutamente validi!
Sarà, ma a me "The Shop Around The Corner" piace parecchio...
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Anche a me è piaciuto parecchio.
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Se ti va, possiamo tentare un equo accordo: la registrazione (è un dvd?) potrei riceverla con un adeguato contrassegno che vada bene a me e ricompensi te delle spese e del disturbo.
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Non rivendo DVD, comunque se lo vuoi ti consiglio di comprarlo online, è stato rieditato da poco e non costa molto. Non di più del prezzo che ti farei io comunque e non ho lingue, extra ecc.ecc.
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