Se c'è una cosa che mi spiego poco è il grande successo comico di Mel Brooks. A mio avviso ha fatto due film molto divertenti: Frankstein Jr. e Balle Spaziali (quest'ultimo neanche troppo) e forse Vita Da Cani (ma dovrei rivederlo), per il resto non ricordo altre performance degne di nota, una marea di filmetti con gag più o meno riuscite. E Per Favore Non Toccate Le Vecchiette (di cui tra poco uscirà un remake), suo primo film da regista, non fa che presagire questa tendenza.
Qualche faccia di Gene Wilder e qualche espressione gigionesca di Zero Mostel decisamente non bastano a tirare su un film che parte con un'idea di fondo e dei personaggi sulla carta molto divertenti ma si perde quasi subito in una serie di situazioni molto scontate. Di Mel Brooks ho apprezzato in alcuni casi anche la capacità di dare forma nuova e sostanza al genere della parodia, non sempre facile da fare, ma che lui sa interpretare bene anche quando non è troppo divertente concedendosi variazioni da cazzeggio, alernate ad una trama che scorre e un costante riferimento all'opera da parodiare (cosa che raggiunge il vertice in Balle Spaziali).
Tuttavia non mi spiego l'aura da grande comico cinematografico di cui è investito. Non è nemmeno un genio del genere slapstick, che a dire il vero, pratica poco. Solitamente la sua comicità si traduce in gag verbali a metà tra l'esplicito riferimento sconcio e il gioco di parole banale ("Lei chi è?", "Comandante Stronzo signore", "E lei?", "Tenente Stronzo signore", "E lei?", "Sergente Stronzo signore", "Diamine! Sono circondato da stronzi"). Per certi versi la sua produzione anni '80 sembrava riecchieggiare il metacinema dell'ultimo Jerry Lewis, contaminato con il finale di La Montagna Sacra in un miscuglio che in fondo non mi dispiaceva neanche nei trascurabili La Pazza Storia Del Mondo e Robin Hood - Un Uomo In Calzamaglia, ma insomma di qui a farne un maestro....
Qualche faccia di Gene Wilder e qualche espressione gigionesca di Zero Mostel decisamente non bastano a tirare su un film che parte con un'idea di fondo e dei personaggi sulla carta molto divertenti ma si perde quasi subito in una serie di situazioni molto scontate. Di Mel Brooks ho apprezzato in alcuni casi anche la capacità di dare forma nuova e sostanza al genere della parodia, non sempre facile da fare, ma che lui sa interpretare bene anche quando non è troppo divertente concedendosi variazioni da cazzeggio, alernate ad una trama che scorre e un costante riferimento all'opera da parodiare (cosa che raggiunge il vertice in Balle Spaziali).
Tuttavia non mi spiego l'aura da grande comico cinematografico di cui è investito. Non è nemmeno un genio del genere slapstick, che a dire il vero, pratica poco. Solitamente la sua comicità si traduce in gag verbali a metà tra l'esplicito riferimento sconcio e il gioco di parole banale ("Lei chi è?", "Comandante Stronzo signore", "E lei?", "Tenente Stronzo signore", "E lei?", "Sergente Stronzo signore", "Diamine! Sono circondato da stronzi"). Per certi versi la sua produzione anni '80 sembrava riecchieggiare il metacinema dell'ultimo Jerry Lewis, contaminato con il finale di La Montagna Sacra in un miscuglio che in fondo non mi dispiaceva neanche nei trascurabili La Pazza Storia Del Mondo e Robin Hood - Un Uomo In Calzamaglia, ma insomma di qui a farne un maestro....
5 commenti:
E "l'ultima follia di Mel Brooks" (the silent movie) dove la vogliamo mettere??
Non ci sto, nemmeno a l'Ultima Follia Di Mel Brooks. Sarò io ma Mel Brooks davvero non mi convince da nessun punto di vista.....
Continuo a monitorare, non temere.
ti sei dimenticato l'unico vero capolavoro: ALTA TENSIONE!
albe
p.s.: il tuo blog è fantastico
Alta Tensione in effetti devo ammettere che mi manca e non sei il primo a segnalarmelo percui penso proprio che me lo vedrò non appena lo trasmettono.
Tutti questi complimenti mi commuovono.......
Posta un commento