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27.3.06

Mashup: la forma prediletta della cultura digitale?

I mashup sono un modo di vivere la tecnologia di questi ultimi anni.
Sono la quint'essenza della contaminazione resa possibile dal digitale che per sua natura rende tutto compatibile riducendolo a stringhe di uno e zero.
Il termine viene coniato per la dimensione musicale. I mashup sono originariamente tracce audio ottenute fondendo due pezzi musicali (solitamente la melodia di uno sull'accompagnamento dell'altro), una pratica che diventa famosa con A Stroke Of Genius, unione di Genie In a Bottle di Christina Aguilera e Hard To Explain degli Strokes, fatta da un utente e manda ad una radio inglese che metteva in onda remix degli ascoltatori. Da quel momento cambia il mondo dei remix e nascono mille contaminazioni, di cui la più organica e famosa (ma forse anche la meno riuscita perchè troppo programmatica) è The Grey Album ottenuto fondendo pezzi da The White Album dei Beatles e The Black Album di Jay-Z. Qui una raccolta e qui un sito che propone mashup di calssici italiani e musica rock.
Al di là della dimensione musicale però il termine mashup si è esteso fino ad identificare ogni tipo di mescolanza. Dalle immagini (i fotomontaggi in pratica) al video, frontiera recente del mashup ma che regala grandi perle, ai videogiochi, ad ogni cosa.
Infine con l'arrivo del web 2.0 cominciano ad essere definiti mashup anche i riutilizzi di servizi per fini diversi da quelli originali. Cioè è considerato un mashup l'unione delle mappe di Google con le indicazioni di luoghi in cui sono stati compiuti crimini.

Al momento sembra che il mashup sia la forma d'espressione specifica di internet e della cultura digitale. Già ci troviamo in un momento storico in cui l'arte non si stacca dal citazionismo e dal recupero di forme passate come modalità d'espressione (cosa che forse fin'ora ha trovato la sua punta più alta in Tarantino, ma anche Almodòvar non scherza), ma ora pure la cultura digitale pare trovare la sua originalità unicamente nella potenzialità tecnica (mai possibile prima con una simile accuratezza) di fondere insieme elementi eterogenei. Una sorta di recupero (ancora un volta) dei principi dell'arte surrealista, che si proponeva la giustapposizione di elementi eterogenei per dargli nuovo significato.
Se davvero allora il mashup è la forma specifica d'espressione della cultura digitale in questo momento, può allargarsi a diventare forma specifica d'espressione cultural-artistica del nostro tempo?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non sapevo che "jay Z" avesse intitolato un suo lavoro "The Black Album", sarebbe da andare aprenderlo a calci in comitiva....


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