Andiamo dritti al dunque: Quo Vadis Baby è un film noir solo sulla carta. Baveri alzati, cappelli anni '40, pioggia continua, ambientazione sempre cupa, whisky e polizia non bastano a fare un noir, non bastano a creare l'atmosfera da personaggi perduti, da spirale di dannazione, da destino ineluttabile.
Da qui poi il discorso si può pure allargare, non mi è piaciuta la protagonista, non mi sono piaciuti i posticci riferimenti cinematografici, non mi sono piaciute le citazioni veramente fini a se stesse, non mi è piaciuta la recitazione praticamente sempre stentata e non mi è piaciuta la trama e il finto colpo di scena finale.
L'unico vero lato positivo del film è la fotografia e l'estetica in generale. E' già un po' di tempo che il cinema italiano comincia a dare più attenzione all'estetica della messa in scena. Qui quanto meno si vedono scelte cromatiche coerenti, inquadrature curate e non usuali e anche qualche tentativo di sperimentazione, proseguendo, e andando avanti, sulla stessa strada di Denti e Io Non Ho Paura.
Da qui poi il discorso si può pure allargare, non mi è piaciuta la protagonista, non mi sono piaciuti i posticci riferimenti cinematografici, non mi sono piaciute le citazioni veramente fini a se stesse, non mi è piaciuta la recitazione praticamente sempre stentata e non mi è piaciuta la trama e il finto colpo di scena finale.
L'unico vero lato positivo del film è la fotografia e l'estetica in generale. E' già un po' di tempo che il cinema italiano comincia a dare più attenzione all'estetica della messa in scena. Qui quanto meno si vedono scelte cromatiche coerenti, inquadrature curate e non usuali e anche qualche tentativo di sperimentazione, proseguendo, e andando avanti, sulla stessa strada di Denti e Io Non Ho Paura.
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