E' una questione terminologica!

Sul blog di Nova24 viene segnalato un paper di un docente dell'università di Calgary che insegna "Spam and Spyware" e "Computer virus e Malware", secondo il quale la situazione dello spam è rosea o quantomeno potrebbe essere infinitamente peggio se chi mette in giro lo spam facesse un'operazione di incrocio dei dati personali delle sue vittime disponibili nella maggior parte dei casi in rete per approntare delle mail decisamente più convincente e ingannatorie, prefigurando addirittura uno spam personalizzato.

La riflessione secondo me non ha il minimo senso perchè in questo modo decade proprio il concetto di spam in quanto tale cioè un attacco fatto in massa e per questo poco accurato. Un diverso tipo di attacco, più curato, mirato e quindi efficace avrebbe un altro nome, tant'è che le mail che spingono chi le riceve a dare i propri dati personali fingendosi altri siti (solitamente paypal e ebay) vengono chiamate phishing. Non può esistere e mai esisterà lo "spam personalizzato" perchè non sarebbe spam. Il disservizio legato allo spam è più che altro dato dalla ricezione indiscriminata di centianai di mail inutili, pubblicitarie e blandamente ingannatorie al giorno.