E' strano come uno dei film più importanti della storia del cinema sia così difficilmente reperibile in DVD. Con questo non dico che non esiste, dico semplicemente che non si trova in edicola, non si trova sugli scaffali di Ricordi Media Store ecc. ecc. E soprattutto non viene praticamente mai trasmesso in televisione. Accade quindi che la maniera più semplice e frequente per vederlo è in 35mm in qualche cineclub.
Così per la seconda volta in poco più di un anno l'ho visto all'interno di una rassegna.
E' difficilissimo parlare di un film simile, specialmente in un post. Si dovrebbe dire dell'incredibile rivoluzione che fu, dell'incontro unico (per un lungometraggio) di Truffaut e Godard, della sconvolgente modernità di inquadrature, montaggio e narrazione, e soprattutto si dovrebbe parlare di un modo di fare cinema che continua a essere definito "moderno" anche se allo stato attuale la stragrande maggioranza dei film prodotti sono di stampo classico. E soprattutto è bello. E' proprio bello!
Fino All'Ultimo Respiro sembra aver fatto scuola unicamente per un certo tipo di cinema, solitamente nordico, che si occupa di sociale. I suoi stilemi, i suoi elementi di modernità non vengono mai applicati ad altre tipologie di cinema che non siano "veristiche" di fatto bloccando quell'innovatività al 1959.
Godard e Truffaut (e con risultati meno eclatanti anche gli altri critici dei Cahiers du Cinema passati dietro la macchina da presa) avevano preso ispirazione dal realismo francese, avevano preso molta tecnica dal neorealismo italiano e si erano lasciati ammaliare dal cinema di genere americano spingendo ognuna di queste correnti in avanti e formando qualcosa di nuovo, ma nessuno è riuscito a prendere ispirazione dalla nouvelle vague per arrivare da un'altra parte. Ci aveva timidamente provato Scorsese nei suoi primissimi film ma senza risultati clamorosi e tutt'ora i fratelli Dardenne non aggiungono molto (se non la loro personalità) a quel tipo di cinema.
Così per la seconda volta in poco più di un anno l'ho visto all'interno di una rassegna.
E' difficilissimo parlare di un film simile, specialmente in un post. Si dovrebbe dire dell'incredibile rivoluzione che fu, dell'incontro unico (per un lungometraggio) di Truffaut e Godard, della sconvolgente modernità di inquadrature, montaggio e narrazione, e soprattutto si dovrebbe parlare di un modo di fare cinema che continua a essere definito "moderno" anche se allo stato attuale la stragrande maggioranza dei film prodotti sono di stampo classico. E soprattutto è bello. E' proprio bello!
Fino All'Ultimo Respiro sembra aver fatto scuola unicamente per un certo tipo di cinema, solitamente nordico, che si occupa di sociale. I suoi stilemi, i suoi elementi di modernità non vengono mai applicati ad altre tipologie di cinema che non siano "veristiche" di fatto bloccando quell'innovatività al 1959.
Godard e Truffaut (e con risultati meno eclatanti anche gli altri critici dei Cahiers du Cinema passati dietro la macchina da presa) avevano preso ispirazione dal realismo francese, avevano preso molta tecnica dal neorealismo italiano e si erano lasciati ammaliare dal cinema di genere americano spingendo ognuna di queste correnti in avanti e formando qualcosa di nuovo, ma nessuno è riuscito a prendere ispirazione dalla nouvelle vague per arrivare da un'altra parte. Ci aveva timidamente provato Scorsese nei suoi primissimi film ma senza risultati clamorosi e tutt'ora i fratelli Dardenne non aggiungono molto (se non la loro personalità) a quel tipo di cinema.
3 commenti:
No, sai è reperibile da Ricordi in un cofanetto di tre film di Godard. Il problema è il costo: 80 (ottanta) euro.
!
appena ho due lire in più...
Si è sempre così, ha una reperibilità strana, a cercarlo lo si trova ma mai in condizioni agevoli.
Cioè quarto potere te lo tirano dietro in edicola, i quattrocento colpi pure... Eppure questo non lo fanno mai da nessuna parte, non lo vendono......
Continua ad essere reperibile solo in cofanetto, ma il prezzo è sceso intorno ai 30 euro.
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