Bubble era già molto noto prima di arrivare in Italia e anche prima di uscire in America per il fatto che lo stesso Soderbergh ha voluto e ottenuto che questo suo film autoprodotto e autodistribuito (e così gli altri 4 che farà su questa scia) sarà visibile in contemporanea su tutti i supporti.
Il che vuol dire che lo stesso giorno che Bubble è uscito al cinema era disponibile anche in noleggio in DVD, da scaricare a pagamento e sui cellulari. E' un sistema chiamato "no window" che Soderbergh è il primo a sperimentare tra mille polemiche degli esercenti delle sale che in molti casi si sono rifiutati per protesta di proiettare il suddetto film.
E' difficile parlare dell'uscita del cinema dalle sale, è difficile dare previsioni e farsi idee specialmente perchè si è condizionati dalle proprie preferenze in fatto di fruizione. Io non credo che le sale chiuderanno, credo che dimnuiranno drasticamente e modificheranno la loro offerta proponendo solo film diretti ad un target che preferisce la sala al DVD. Credo in fatti che probabilmente questa modalità distributiva sperimentata da Soderbergh si imporrà e non credo nemmeno sia un male.
Il giudizio e il gradimento di un film sono inevitabilmente influenzati dal medium attraverso il quale è fruito o per il quale è concepito. Ci sono film che visti in televisione ci piacciono molto, più di quanto ci sarebbero piaciuto se li avessimo visti in sala, questo perchè il gradimento di un film molto spesso dipende dalle aspettative.
Cinema, televisione e DVD hanno livelli d'aspettativa diversi (in linea di massima) perchè (in linea di massima) al cinema si va per vedere un certo film, nel negozio di DVD si va per vedere che film affittare e in televisione si fa uno zapping casuale e spesso si finisce su certi film. A me per esempio è piaciuto In Barca a Vela Contromano, film che ho beccato già iniziato in televisione una sera e che mi ha piacevolmente intrattenuto. Se fossi andato al cinema a vederlo mi sarei aspettato di più e forse non lo avrei gradito così tanto, forse mi avrebbe deluso e in DVD probabilmente non mi avrebbe fatto nè caldo nè freddo.
Insomma credo che un film che esce contemporaneamente su più supporti emerga automaticamente in quello che gli è più consono. E visto che alla fine dei conti la fruizione è l'unica cosa che conta questo tipo di distribuzione potrebbe anche essere una miglioria. E lo dice uno che aderisce al partito della sala cinematografica.
Il che vuol dire che lo stesso giorno che Bubble è uscito al cinema era disponibile anche in noleggio in DVD, da scaricare a pagamento e sui cellulari. E' un sistema chiamato "no window" che Soderbergh è il primo a sperimentare tra mille polemiche degli esercenti delle sale che in molti casi si sono rifiutati per protesta di proiettare il suddetto film.
E' difficile parlare dell'uscita del cinema dalle sale, è difficile dare previsioni e farsi idee specialmente perchè si è condizionati dalle proprie preferenze in fatto di fruizione. Io non credo che le sale chiuderanno, credo che dimnuiranno drasticamente e modificheranno la loro offerta proponendo solo film diretti ad un target che preferisce la sala al DVD. Credo in fatti che probabilmente questa modalità distributiva sperimentata da Soderbergh si imporrà e non credo nemmeno sia un male.
Il giudizio e il gradimento di un film sono inevitabilmente influenzati dal medium attraverso il quale è fruito o per il quale è concepito. Ci sono film che visti in televisione ci piacciono molto, più di quanto ci sarebbero piaciuto se li avessimo visti in sala, questo perchè il gradimento di un film molto spesso dipende dalle aspettative.
Cinema, televisione e DVD hanno livelli d'aspettativa diversi (in linea di massima) perchè (in linea di massima) al cinema si va per vedere un certo film, nel negozio di DVD si va per vedere che film affittare e in televisione si fa uno zapping casuale e spesso si finisce su certi film. A me per esempio è piaciuto In Barca a Vela Contromano, film che ho beccato già iniziato in televisione una sera e che mi ha piacevolmente intrattenuto. Se fossi andato al cinema a vederlo mi sarei aspettato di più e forse non lo avrei gradito così tanto, forse mi avrebbe deluso e in DVD probabilmente non mi avrebbe fatto nè caldo nè freddo.
Insomma credo che un film che esce contemporaneamente su più supporti emerga automaticamente in quello che gli è più consono. E visto che alla fine dei conti la fruizione è l'unica cosa che conta questo tipo di distribuzione potrebbe anche essere una miglioria. E lo dice uno che aderisce al partito della sala cinematografica.
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