Visto all'epoca della sua uscita era parecchio che meditavo di rivedere questo film di Pedro che mi era sempre sembrato un minore. Non che il mio parere si sia mosso di molto anche dopo questa seconda visione, tuttavia a distanza di qualche anno acquista decisamente più senso.
Evidentemente parte di un dittico, assiema al precedente Tutto Su Mia Madre, anche Parla Con Lei affronta, pur se in modo diverso, la solitudine provocata dalla morte, la vita a contatto con lo spettacolo (e quindi la vita come messa in scena (in questo caso si spazia dal teatro al canto alla corrida)) e la solidarietà tra sessi (donne solidali con donne, uomini solidali con uomini).
Non è un mistero che a Pedro riescano meglio i ritratti femminili tant'è che anche gli uomini di Parla Con Lei hanno tratti femminei, o quantomeno una modo panico di vivere la vita che ricorda quello femminile.
Dopo la visione de La Spina Del Diavolo, l'altro giorno, riflettevo sul momento di forte impulso artistico che sta vivendo la Spagna e dicevo che il lume è Almodòvar. Più vedo suoi film e più mi convinco di quest'affermazione. Nessuno come lui ispira, con la sua personalità, con la sua cura, con la sua altissima abilità tecnica e con la sua inarrivabile complessità di scrittura, nessuno come lui può essere il punto di riferimento massimo.
Anche in questo film infatti i piani narrativi sono tantissimi, gli intrecci molteplici e la narrazione di eventi assolutamente improbabili e incredibili è credibile e coinvolgente al punto che si stenta a rendersi conto dell'improbabilità di tutte queste coincidenze. Un modo di fare questo tipico di Pedro, che se era comprensibile e abbastanza semplice da motivare quando faceva commedie (intrecci improbabili sono anche più divertenti) è diventata pura abilità e sperimentazione quando ha cominciato a fare i suoi drammi.
Evidentemente parte di un dittico, assiema al precedente Tutto Su Mia Madre, anche Parla Con Lei affronta, pur se in modo diverso, la solitudine provocata dalla morte, la vita a contatto con lo spettacolo (e quindi la vita come messa in scena (in questo caso si spazia dal teatro al canto alla corrida)) e la solidarietà tra sessi (donne solidali con donne, uomini solidali con uomini).
Non è un mistero che a Pedro riescano meglio i ritratti femminili tant'è che anche gli uomini di Parla Con Lei hanno tratti femminei, o quantomeno una modo panico di vivere la vita che ricorda quello femminile.
Dopo la visione de La Spina Del Diavolo, l'altro giorno, riflettevo sul momento di forte impulso artistico che sta vivendo la Spagna e dicevo che il lume è Almodòvar. Più vedo suoi film e più mi convinco di quest'affermazione. Nessuno come lui ispira, con la sua personalità, con la sua cura, con la sua altissima abilità tecnica e con la sua inarrivabile complessità di scrittura, nessuno come lui può essere il punto di riferimento massimo.
Anche in questo film infatti i piani narrativi sono tantissimi, gli intrecci molteplici e la narrazione di eventi assolutamente improbabili e incredibili è credibile e coinvolgente al punto che si stenta a rendersi conto dell'improbabilità di tutte queste coincidenze. Un modo di fare questo tipico di Pedro, che se era comprensibile e abbastanza semplice da motivare quando faceva commedie (intrecci improbabili sono anche più divertenti) è diventata pura abilità e sperimentazione quando ha cominciato a fare i suoi drammi.
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