Secondo uno studio dell'Unione Europea mirato a determinare l'uso del computer e di internet nella popolazione dell'unione l'Italia è al penultimo posto, seguita unicamente dalla Grecia.
Se la media europea dice che il 37% dei cittadini non sa usare il computer in Italia si arriva a quasi il doppio cioè il 59%.
Eppure secondo me questi dati non devono allarmare troppo, cioè devono allarmare comunque perchè di certo non stiamo messi bene, ma questo lo si sapeva anche senza gli studi europei, però la situazione è meno nera di quello che i numeri fanno sembrare.
Sempre stando all'articolo del Corriere.it, "...Secondo lo studio dell'ufficio statistico dell'unione europea, l'Italia è il Paese in cui internet è usato meno e anche lo stato membro in cui è più forte il divario tra giovani e anziani nell'impiego della rete...", dunque secondo me ad incidere parecchio su quel 59% sono più che altro i cittadini dai 40 anni in su.
Ritengo dunque inutili le accorate richieste al ministro dell'Innovazione di fare qualcosa per i nostri giovani che si troveranno spaesati. Certo se poi qualcosa viene fatto (ma cosa mai si potrebbe fare???) non sarò certo io a lamentarmi, ma penso che i giovani in linea di massima non abbiano troppi problemi con l'uso del computer.
Semmai più interessante la statistica secondo la quale per formare quel 59% di ignoranti informatici concorrono le donne per il 64% e gli uomini per il 53%, e questa proporzione è in linea con il resto dell'Europa. Dunque siamo in totale controtendenza rispetto ai paesi più informaticamente evoluti dove le donne hanno eguagliato se non sorpassato gli uomini in rete o dove il loro peso economico (per l'e-commerce e l'hi-tech) è in costante ascesa.
Se la media europea dice che il 37% dei cittadini non sa usare il computer in Italia si arriva a quasi il doppio cioè il 59%.
Eppure secondo me questi dati non devono allarmare troppo, cioè devono allarmare comunque perchè di certo non stiamo messi bene, ma questo lo si sapeva anche senza gli studi europei, però la situazione è meno nera di quello che i numeri fanno sembrare.
Sempre stando all'articolo del Corriere.it, "...Secondo lo studio dell'ufficio statistico dell'unione europea, l'Italia è il Paese in cui internet è usato meno e anche lo stato membro in cui è più forte il divario tra giovani e anziani nell'impiego della rete...", dunque secondo me ad incidere parecchio su quel 59% sono più che altro i cittadini dai 40 anni in su.
Ritengo dunque inutili le accorate richieste al ministro dell'Innovazione di fare qualcosa per i nostri giovani che si troveranno spaesati. Certo se poi qualcosa viene fatto (ma cosa mai si potrebbe fare???) non sarò certo io a lamentarmi, ma penso che i giovani in linea di massima non abbiano troppi problemi con l'uso del computer.
Semmai più interessante la statistica secondo la quale per formare quel 59% di ignoranti informatici concorrono le donne per il 64% e gli uomini per il 53%, e questa proporzione è in linea con il resto dell'Europa. Dunque siamo in totale controtendenza rispetto ai paesi più informaticamente evoluti dove le donne hanno eguagliato se non sorpassato gli uomini in rete o dove il loro peso economico (per l'e-commerce e l'hi-tech) è in costante ascesa.
Nessun commento:
Posta un commento