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6.10.06

Bad Guy (Nabbeun namja, 2001)
di Kim Ki Duk

Finalmente recupero Bad Guy e trovo (che strano!) una storia di amor incomunicabile, tra un uomo che quasi non parla e una donna in difficoltà. Una storia romantica nella sua perversione, dove l'amore si manifesta attraverso gesti forti, estremi e apparentementi in contrasto con l'affetto. Insomma trovo un film di Kim Ki Duk.
Poesia, atmosfere raefatte, vita violenta, rapporti ridtti al loro minimo comun denominatore. Eppure, benchè Bad Guy non mi abbia esaltato non posso non ammettere che come al solito alcune intuizioni sono fantastiche. Anche quando sembra forzare gli elementi per creare artificiosamente (e non spontaneamente) poesia Kim Ki Duk trova quella chiave (sempre estetica) che colpisce, non importa che siano delle foto strappate, degli specchi rotti o un luogo significativo là dove non riesce ad arrivare con la storia,i personaggi e la trama ci getta il cappello delle immagini e molte volte centra l'obiettivo.
In particolare Bad Guy si concentra molto su violenza e sessualità e sul tema della visione. Vedere e essere visti è la chiave che porta avanti la trama del film e ciò che consolida i sentimenti. I personaggi si spiano, si scrutano in ogni momento della vita ma sempre per amore.
Si può essere forzatamente e programmaticamente poetici?

8 commenti:

gparker ha detto...

No, per quanto hovisto fin'ora non c'è nulla della filmografia di Kim Ki duk come The Isle....
Ma c'è sempre una forma di vita molto violenta, anche di sessualità violenta, come del resto pure in Ferro3.


Anonimo ha detto...

OT: Mi spiace gpà, ma non riesco a trovare Infernal Affairs...


gparker ha detto...

ti avevo scirtto che ho già provveduto autonomamente.


Anonimo ha detto...

Ah, ottimo, pure Ichi The Killer e i due Johnny To?

Sono curioso di sapere la tua opinione su infenal Affairs... A priori mi giocherei il "bicchiere mezzo vuoto". Mi gioco anche il fatto che imposterai la conclusione del tuo pezzo sul film di Scorsese.


gparker ha detto...

Vedremo.
Cerco di "rimediare" quanti meno film è possibile. Questo era indispensabile.


Anonimo ha detto...

ichi lo devi vedere... Adesso ne sto "rimediando" un altro poliziesco noir ambientato a Macao...


Anonimo ha detto...

sottoscrivo il post sopra il mio (roberta1978). e vorrei regalare ai fan di kim ki duk una chicca: in una scena cruciale del film (una delle volte che vanno in spiaggia) parte una canzone italiana: "i tuoi fiori" di etta scollo. Oltre che essere una canzone splendida, è anche perfetta per descrivere il rapporto tra il bad guy e la sua amata/segregata, cogli occhi di lei. Kim ki duk ha dichiarato di aver scelto la canzone solo per la musica, non capendo il testo, ma è davvero una coincidenza clamorosa.


When Day Is Done ha detto...

Il mio preferito... lo trovo bello da vedere e insuperato come intreccio di livelli d'interpretazione. La bruttura della vita Coreana "di strada", umana (senza cattivi à la hollywood), nella quale non manca nemmeno l'amore. Ma niente va mai fuori contesto, e la violenza é più che altro psicologica.


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