Film inglese innanzitutto e non americano, e già, data la tematica, siamo in un altro mondo. E' la storia di un agente, un uomo che ha perso la famiglia per la sua dedizione al lavoro e che rimasto solo si dedica al suo lavoro di spiare e pedinare persone, finchè non si innamora di una donna che spia e pedina di continuo e che scopre aver avuto una vita terribile. Si trasforma così in una specie di suo angelo custode spiando tutto di lei e riuscendo sempre ad essere un passo avanti alle sue disgrazie ma anche alle sue felicità.
Film decisamente amorale, fuori quindi dagli schemi di una possibile Hollywood a cui però il film fa riferimento stilisticamente. Il protagonista segue, insgue e si innamora di una donna che in linea di massima uccide deliberatamente e senza motivi precisi i suoi partner, decide di diventare il suo angelo custode ma per l'attrazione morbosa che lo lega a lei le nega anche un possibile matrimonio e una possibile felicità finale.
Il sottotesto di analisi della funzione del guardare (analisi che per forza si confronta con la visione filmica) è abbastanza chiaro, Ewan McGregor spia, controlla e supervisiona in maniera quasi divina la vita della giovane in questione e più che un angelo custode sembra prendere il posto del suo creatore. Ma entrambi i personaggi sono forzatamente soli e disperati, c'è una programmatica volontà di portare tutto su un piano che è fuori dalla realtà (vedi il finale "alla fine del mondo" tra le nevi) che quasi annulla tutte le velleità di discorsi metafilmici sullo sguardo.
Già non ho mai amato L'Occhio Che Uccide, difficilmente poteva convincermi questo forzato ritorno su quelle tematiche.
8 commenti:
sto film è una cacata, l'avevo visto al cinema anni fa, alla fine rivolevo i soldi.
Più o meno concordo.
Ahhhh! Ancora devo leggere la recensione. Maè MIIIIITICO questo film. I soldi li vale già solo per quelle palle di vetro. Che bello.
Ho letto la recensione.
Mitico pure il fantasma della bambina, bello. Bello.
A me sinceramente non mi ha proprio convinto. Ci prova veramente e seriamente ma non mi convince...
bella citazione da dungeons and dragons...il beholder è un mostro tostissimo da uccidere...e anche uno dei primi(difficilissimi) gdr per amiga e commodore 64
veramente beholder non c'entra niente con dungeons&dragons...il titolo è "the eye of the beholder" che riprende il detto "beauty is in the EYE OF THE BEHOLDER", cioè "la bellezza è nell'occhio DI CHI GUARDA"...comunque devo ancora capire che rapporto c'è tra Joanna e The Eye (bravissimo Ewan McGregor come sempre), e perché la bambina viene fuori nella foto scattata al museo...l'ho visto molte volte questo film, ma non riesco ancora a capirlo...però la scena del muro è stupenda...
Film superlativo non per tutti.
spiace dirlo ma non è snobbismo.
Bisogna avere una profondità particolare per apprezzarlo.
Film di elitè quindi e appunto per questo non di grande successo.
Film esteticamente impeccabile. Ogni dettaglio ogni particolare non è lasciato al caso.
Non riesco a trovare pecche è geniale nella sua semplicità ed è complicatissimo anche per la sua presunta semplicità.
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