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17.2.07

Kinski - Il Mio Nemico Più Caro (Kinski - Mein Liebster Feind, 1999)
di Werner Herzog

Dovevo solo registrarlo. L'avevo già visto un paio di volte ma non ero mai riuscito a registrarlo, tuttavia ci sono finito sotto di nuovo e l'ho rivisto all'una di notte per l'ennesima volta.
Già Herzog è tra i più grandi artisti in attività, questo documentario poi ne è la quintessenza.
Propugnatore di un cinema di finzione anche quando fa documentari, un cinema forte, potente, magniloquente e pazzoide, come tutti i personaggi di cui narra le gesta, Herzog approda alla sintesi di tutto questo parlando del suo attore fetticcio ma soprattutto di se stesso.
In Kinski - Il Mio Nemico Più Caro c'è tutta la passione per il cinema, tutta la storia e il rimpianto di Herzog per un'epoca che non tornerà più, quella dei film dai grandi mezzi, i progetti folli e sconsiderati come far passare davvero una nave su e giù per una collina solo con la forza delle braccia o girare tutto un film con un pazzoide su una zattera lungo il rio delle Amazzoni.
Tutto il documentario si riassume nella frase che Herzog racconta di aver rivolto a Kinski per dissuaderlo dai suoi propositi la prima volta che voleva mollare il loro primo film insieme (Aguirre - Il Furore di Dio): "Non puoi andartene, perchè il film è più grande e più importante anche di me e di te".
Più forte ancora di Kinski è Herzog ad emergere. Lui, il suo cinema e le sue idee.
Il documentario poi è accuratamente studiato: prima demolisce con ogni mezzo Kinski ritraendolo come un folle, lunatico e pericoloso e solo alla fine con due inquadrature lo salva, ne svela l'intima bellezza e sensibilità.
"Io e Klaus ci incontrammo ad un festival in Colorado, avevamo appena finito di girare il nostro terzo film insieme. Lui fu molto affettuoso e anche io, nonostante avessi da poco accantonato l'idea di ucciderlo".
Una volta tanto l'aggettivo capolavoro non è peregrino.
Accade l'incredibile coincidenza che anche Delirio Cinefilo abbia visto il film in questi giorni....

9 commenti:

Anonimo ha detto...

già mi ti immagino... te all' una di notte nella tua stanzetta incasinata nel senso buono del termine mentre fuori ha appena piovuto e la città è bagnata e malinconica tipo taxi driver... e te che ti vedi il film in solitudine mentre in sottofondo si sentono monk e coltrane che suonano ruby my dear...

.solitudine intelletuale.


ANNO ZERO


gparker ha detto...

Hai dimenicato di precisare: al buio illuminato scarsamente dalla luce dello schermo.


Anonimo ha detto...

herzog è uno degli artisti più seri oggi. questo documentario secondo me lo dimostra in modo inequivocabile. Non trovo in europa un regista ( vivente) che possa eguagliarlo sotto il punto di vista "autoriale". invincibile


gparker ha detto...

Come al solito il tuo fanatismo ti fa perdere la ragione. Ce ne sono di grandi autori in attività in Europa al livello di Herzog. Almodovar, Kaurismaki, i fratelli Dardenne, Kusturica...
Lui dalla sua ha una continuità e un livello medio di qualità delle sue opere che forse davvero non hanno paragoni.


Anonimo ha detto...

lui è più di ogni altro in piccola porzione ogni suo personaggio, herzogh è un pò aguirre, un pò fitzcarraldo, un pò nosferatu, un pò l'Uomo-Orso. Grande Regista e non solo, prima di tutto Artista nel senso artigianale del termine.
(ti consiglio il cofanetto kinski-herzogh che io non mi sono fatto scappare) ciao


gparker ha detto...

I 5 film della coppia sono immancabili(anche se i risultati sono altalenanti). Ma ancora più immancabile forse è L'Enigma di Kaspar Hauser.


Anonimo ha detto...

Bellissimo l'enigma di Kaspar hauser. uno dei migliori secondo me insieme a fitzcarraldo e grizzly man.


gparker ha detto...

Io ho amato piùù di tutti Aguirre. E con un bel distacco dagli altri.


Anonimo ha detto...

Immenso Herzog, straordinario Kinski:un binomio attore-regista che ha avuto pochi eguali, e che si è sublimato nei 3 capolavori Aguirre, Nosferatu e Fitzcarraldo (li ho recensiti sul mio blog, se ti va vieni a darci un'occhiata!).


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