Sul Guardian viene riportata un'indagine di IDC secondo la quale solo nell'ultimo anno sono stati prodotti 161 miliardi di giga di materiale digitale, ovvero 161 esabytes. Un incremento non indifferente rispetto agli altri anni dovuto anche alla diffusione sempre maggiore di videocamere, cameraphones e servizi come YouTube.
Ma il divertente arriva quando si cominciano a fare confronti.
Sempre secondo IDC se digitalizzassimo tutte le cose che sono state dette, cioè tutte le parole pronunciate nella storia dell'umanità arriveremmo a 5 esabytes e solo l'anno scorso di quei 161 esabytes 6 erano di email.
Quest'incredibile differenza è dovuta soprattutto al fatto che di questi 161 esabytes solo un quarto è "originale" (quando si parla di materiale digitale le virgolette sono d'obbligo) nel senso che è la prima versione, il resto sono copie (copie di DVD, email inoltrate ecc. ecc.).
Chiaramente in un mondo 2.0 la maggior parte di queste informazioni viene dai privati, cioè è User Generated Content, ma ci sono anche le organizzazioni, per esempio le 200 videocamere di sorveglianza di Londra hanno generato 8 milioni di gigabytes (sempre nel solo 2006).
Il punto è che tutta quest'informazione va archiviata e in molti casi si produce più di quanto si possa salvare (il che la dice lunga sulla qualità). Inoltre bisogna anche calcolare che al momento tre quarti del materiale digitale prodotto nel mondo viene da Europa e America ma sempre di più l'asse si sposterà verso l'Asia.
Ma il divertente arriva quando si cominciano a fare confronti.
Sempre secondo IDC se digitalizzassimo tutte le cose che sono state dette, cioè tutte le parole pronunciate nella storia dell'umanità arriveremmo a 5 esabytes e solo l'anno scorso di quei 161 esabytes 6 erano di email.
Quest'incredibile differenza è dovuta soprattutto al fatto che di questi 161 esabytes solo un quarto è "originale" (quando si parla di materiale digitale le virgolette sono d'obbligo) nel senso che è la prima versione, il resto sono copie (copie di DVD, email inoltrate ecc. ecc.).
Chiaramente in un mondo 2.0 la maggior parte di queste informazioni viene dai privati, cioè è User Generated Content, ma ci sono anche le organizzazioni, per esempio le 200 videocamere di sorveglianza di Londra hanno generato 8 milioni di gigabytes (sempre nel solo 2006).
Il punto è che tutta quest'informazione va archiviata e in molti casi si produce più di quanto si possa salvare (il che la dice lunga sulla qualità). Inoltre bisogna anche calcolare che al momento tre quarti del materiale digitale prodotto nel mondo viene da Europa e America ma sempre di più l'asse si sposterà verso l'Asia.
5 commenti:
a volte penso: ma cosa sarà il lavoro dello storico tra 200 anni?
c'è da impazzire...
Occorrerà una scrematura pazzesca.
no non credo,anzi penso he rimarrà ben poco...perchè o ci evolviamo sul modello star trek.....oppure la statistica dice(mica io) che dovrebbe esserci un grosso conflitto mondiale totale con quindi la possibilità di grosse falle nella conservazione dello scibile
Se questo accade e scatta la legge marziale con pieni poteri alla polizia mi consentirai di andare a farmi i panini dallo zozzo dopo il coprifuoco?
be sai perfettamente che la lgge si applica per i nemici ma si interpreta per gli amici
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