YouTube sta per dare vita ad un servizio chiamato Screening Room che metterà ogni settimana 4 lungometraggi da guardare gratis in streaming.
Si tratta di film selezionati dalla società andando a pescare sia dai festival (ce n'è uno di Miranda July tra i primi) sia dai privati e indipendenti come più tipico del sito.
E' una mossa mirata a fare soldi, detto in parole povere. Google non è riuscito ancora a monetizzare l'incredibile mole di utenti del sito di video sharing e invece in poco tempo Hulu sta facendo grandi cose.
Il punto però è che Hulu mostra le serie tv e i film in streaming, quelli del circuito di serie A, cioè mostra contenuti che la gente cerca e "va a vedere", mentre YouTube il grosso del traffico lo fa con contenuti che vengono spinti alla gente e in linea di massima non sono cercati (la ricerca di solito arriva dopo la visione del primo video).
E' la differenza tra "video to PC" e "video to TV", cioè due tipi di contenuti video che si dovrebbero differenziare per come verranno fruiti (perchè ad oggi i televisori connessi alla rete sono troppo pochi). Le serie TV e i film ovviamente sono contenuti che, anche se veicolati attraverso internet, non vedono l'ora di finire nel televisore perchè lì nascono e lì andrebbero visti. Al contrario gli UGC sono la definizione stessa di "video to PC", cioè cose per le quali non vale la pena accendere la tv e che hanno senso unicamente attraverso il PC perchè si tratta fi una fruizione distratta, di sfuggita, poco partecipe e non "dedicata", nel senso che solitamente quando li si guarda si sta in realtà facendo altro.
Veicolare contenuti lunghi in quella maniera secondo me non può portare al successo, specialmente se quei contenuti non si pubblicizzano da soli, cioè se non sono Lost ma sono film indipendenti.
Si tratta di film selezionati dalla società andando a pescare sia dai festival (ce n'è uno di Miranda July tra i primi) sia dai privati e indipendenti come più tipico del sito.
E' una mossa mirata a fare soldi, detto in parole povere. Google non è riuscito ancora a monetizzare l'incredibile mole di utenti del sito di video sharing e invece in poco tempo Hulu sta facendo grandi cose.
Il punto però è che Hulu mostra le serie tv e i film in streaming, quelli del circuito di serie A, cioè mostra contenuti che la gente cerca e "va a vedere", mentre YouTube il grosso del traffico lo fa con contenuti che vengono spinti alla gente e in linea di massima non sono cercati (la ricerca di solito arriva dopo la visione del primo video).
E' la differenza tra "video to PC" e "video to TV", cioè due tipi di contenuti video che si dovrebbero differenziare per come verranno fruiti (perchè ad oggi i televisori connessi alla rete sono troppo pochi). Le serie TV e i film ovviamente sono contenuti che, anche se veicolati attraverso internet, non vedono l'ora di finire nel televisore perchè lì nascono e lì andrebbero visti. Al contrario gli UGC sono la definizione stessa di "video to PC", cioè cose per le quali non vale la pena accendere la tv e che hanno senso unicamente attraverso il PC perchè si tratta fi una fruizione distratta, di sfuggita, poco partecipe e non "dedicata", nel senso che solitamente quando li si guarda si sta in realtà facendo altro.
Veicolare contenuti lunghi in quella maniera secondo me non può portare al successo, specialmente se quei contenuti non si pubblicizzano da soli, cioè se non sono Lost ma sono film indipendenti.
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