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21.10.08

Babylon A.D. (id., 2008)
di Mathieu Kassovitz

POSTATO SU
Si può entrare nella storia del cinema avendo fatto un film solo? Si, sicuramente.
E si può entrare nella storia del cinema avendo fatto un solo film valido e una sequela interminabile di stupidaggini da galera?
E' questa la domanda che mi pongo ogni qualvolta Mathieu Kassovitz cerca con un suo nuovo film di farmi dimenticare che L'Odio, il film europeo degli anni '90, l'ha girato proprio lui.
Si può avere più disprezzo di così per se stessi? Si può girare un film come Babylon A.D. quando si è già dimostrato di conoscere e bene i meccanismi del cinema? E' questa la forma peggiore di degrado umano? E se ti vuoi fare del male, che c'entro io?

Per andare un minimo nello specifico Babylon A.D. è un film di fantascienza che non inventa nulla (e già...) e ripropone in serie i punti di forza di altri ottimi exploit del genere, guardando a modelli imprendibili come Blade Runner (sul serio, il film è palesemente modellato secondo le ossessioni di Ridley Scott) o anche più prendibili (ma comunque non raggiunti) come I Figli Degli Uomini per disegnare una parabola futuristico/religioso/filosofica.

Se Vin Diesel poteva comunque essere un scelta azzeccata, al pari di Michelle Yeoh, è tutto il resto che non va, sono le pretese assurde che il film mette in campo a fronte di una sceneggiatura poverissima che non costruisce ma porta in tavola.
I fatti, gli eventi, le suggestioni e le idee non sono mai presentate come un punto di arrivo o una parte di un processo di significazione ma come blocchi a se stanti. Kassovitz sembra pretendere che sbattere qualche metafora sull'occhio e la visione possa fare il medesimo effetto che fa in Blade Runner, senza che ci debba essere dietro il minimo sforzo riflessivo o di costruzione.

Senza parlare del finale (a questo punto si potrebbe dire "ovviamente") ridicolo a livelli incredibili, come sempre accade quando si tenta la grande filosofia e si sbaglia totalmente il film. Ma anche il resto della pellicola non regala mai un momento autentico, mai qualche scena intrigante e avvincente, mai un risvolto di un personaggio che si discosti dall'immagine che abbiamo di esso dalla locandina, ma i una visione problematica delle cose ma solo affermazioni fatte con una sicurezza totalmente fuori luogo.

Io non lo so.... Ma non è che si tratta di un caso di incredibile omonimia?

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Non parlare male di Vin Diesel


gparker ha detto...

non l'ho fatto.


Thomas Morton ha detto...

No, non è omonimia. E' che bisogna rassegnarsi al fatto che i film belli a volte vengono fuori non per merito di una singola personalità, ma per effetto di irriproducibili e imponderabili circostanze.
Voglio dire, se io avessi visto solo Alien e Blade Runner, potrei quasi pensare che Ridley Scott sia un grande regista...


gparker ha detto...

Ma Ridley Scott è un grande regista
Oltre a quelli che hai citato ci sono anche I Duellanti e Thelma & Louise che sono ottimi film.
Certo poi ha totalmente esaurito le cose da dire, ma il suo rimbambimento secondo me è relativo, è solamente uno che fa un cinema vuoto, che ha perso la fame.
Ma per almeno 15 anni ha avuto una fama meritatissima.

Qui stiamo parlando di un film sensazionale che unisce sceneggiatura, regia, idee, rivoluzione e libertà di stile con una carriera intera di cretinate...


Anonimo ha detto...

Sono sicuro che prima o poi parlerai male di Vin Diesel


gparker ha detto...

e scommetto che quando accadrà tu sarai lì.


Anonimo ha detto...

Ridley Scott ha un ultima possibilità signori: The Forever War.

Il suo ritorno alla fantascienza.


Fabio ha detto...

Hai un refuso nell'articolo ("che centro io"). Ma Michelle Yeoh picchia qui?


gparker ha detto...

grazie della segnalazione


gparker ha detto...

cmq non picchia
da solo un paio di calci ad un certo punto.


Thomas Morton ha detto...

I duellanti era un bell'esercizio calligrafico, e di Thelma e Louise preferisco non parlare proprio: meglio il gladiatore, che almeno aveva delle belle scene di combattimento. Non è che Ridley Scott non sia bravo: non penso che sia "grande". Proviamo a sottrarre da Alien e Blade Runner sceneggiatura e scenografie...

si possono fare confronti fra Vin Diesel e Chuck Norris?


gparker ha detto...

In Alien e Blade Runner non è solo la presenza delle scenografie, della sceneggiatura e (aggiungo io) dei suoni per il primo e delle musiche per il secondo, ma come sono amalgamati e come sono utilizzati.
E' quello che rende Scott grande, saper fare il miglior uso di quel materiale (perchè Alien era anche a basso costo). La capacità di saper scegliere Giger e giocare di sottrazione, la capacità di scegliere Vangelis e applicarlo ad una visione della fantascienza che ha cambiato il cinema.

Ovviamente poi non sono daccordo su I Duellanti (molto più che calligrafico) e su Thelma e Lousie che è uno straordinario anti-road movie.


Anonimo ha detto...

Fino a che Vin Diesel non farà Walker Texas Ranger non sarà mai al livello di Chuck Norris.

e cmq ha due chicchette nella sua filmografia Pitch Black e il suo seguito. Tutto il resto è inutile menzionarlo.

Anche se c'era un film con una battuta tipo:

"io ho fatto 500 risse, e alla fine ho capito qual'è il colpo più mortale per fare male ad uno" che consiste più o meno nel farselo rimbalzare addosso.


gparker ha detto...

una volta tanto quoto tutto frankie


Anonimo ha detto...

Mettilo nella bacheca del blog


Anonimo ha detto...

A parte che secondo me l'odio è 'na mezza cacata, va detto che Kassovitz è stato il primo a parlare male di Babylon A.D. che, a sua detta, sarebbe stato completamente snaturato rispetto a quel che voleva fare lui.

Giacomo.


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