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1.12.08

Top Score Del Mese: Twister
a cura di Compatto

Nel 1994 il mondo conosce il talento del compositore Mark Mancina grazie al film Speed, diretto da Jan De Bont.
I due si riuniscono due anni più tardi con il film Twister, un film divertente e godibile sui fenomeni distruttivi dei tornado, dove incontriamo anche un Philip Seymour Hoffman alle prime armi.
Lo score, esattamente come il film, è godibile e intrattiene senza mai annoiare, tanto che verrà più tardi definito uno dei migliori di questo compositore.

Mancina viene scoperto alla fine degli anni ‘80 da Trevor Rabin che a quei tempi era il chitarrista degli YES.
Trevor Rabin lo sentì suonare in un ristorante e decise di portarlo con sè in tour (non so esattamente a fare cosa). Scrisse e produsse infatti anche alcune delle canzoni degli YES.
Nel 1990 parte per Londra a lavorare con gli Emerson, Lake e Palmer, dove scrisse e produsse il loro album Black Moon.

Nel 1993 poi il compositore Hans Zimmer vide in Mancina un vero talento e gli chiese di arrangiare e produrre alcune canzoni per il film “Il Re Leone” (vincitore nel 1994 dell’Oscar come miglior score), per la precisione Hakuna Matata, I Can’t Wait to be King e Can You Feel the Love Tonight.
Dal 1994 infine Mancina iniziò la sua carriera di compositore con Speed, per poi continuare con Bad Boys, Fair Game, Speed 2 e molti altri film.

Mancina è tutt’ora definito come uno dei padri fondatori (ovviamente insieme ad Hans Zimmer) dello stile di composizione alla Media Ventures (oggi Remote Control) e anche uno dei migliori compositori di Hollywood.
L’album contiene lo score completo del film che dura sui 43 minuti più una canzone che si intitola Respect The Wind suonata da Edward e Alex Van Halen, in più io ci ho messo anche una traccia demo.

La voce che si sente all’inizio del primo brano è del direttore d’orchestra Paul Salamunovich che dice “We can’t be too soft too start”.

La chitarra elettrica è suonata da Trevor Rabin.

Nient’altro?

IL DOWNLOAD

71 commenti:

dario ha detto...

Ma colonne sonore di film un po' meno tamarri no?

E scatta la polemica.


Anonimo ha detto...

lui mette gli score che ama di più, al limite dei compositori che ama di più.

Non credo i film centrino qualcosa...


gparker ha detto...

ad occhio e croce direi niente...


Anonimo ha detto...

Grazie Frankie.


Anonimo ha detto...

Non so se lo sapete, ma nel film The Expendables oltre a Jason Statham, Jet Li e Dolph Lundgren ci sta anche Forest Withaker.
Come ha potuto Van Damme rifiutare?


dario ha detto...

Niente, non è scattata la polemica. Questo blog si fa sempre più cortese.


gparker ha detto...

è vero
una volta ci si scaldava per nulla...


Anonimo ha detto...

io a dire il vero mi ero scaldato. Tuttavia non sono io il bersaglio della polemica.

Ma io mi sono pure scaldato per quello che ti ha ascoltato su radio rock e non ama le mezze misure e anche li non c'entro nulla...

Vado sempre a fuoco cavolo...


Anonimo ha detto...

Dario se vuoi la polemica te la creo subito, per prima cosa Twister non lo trovo un film tamarro, anzi è sicuramente il migliore di Jan de Bont dopo Speed, non so se hai visto Tomb Raider 2, Speed 2 e The Haunting...sono orribili.
Poi non si dice colonna sonora, come hai detto te, ma si dice score.
Per colonna sonora si intendono le canzoni fatte per il film o che si sentono nel film. Invece per score (che vuol dire partitura) si intende specificatamente la musica d'orchestra fatta da un compositore.
Di fatto se guardi bene la cover di Twister ci vedrai scritto Motion Picture Score.


Anonimo ha detto...

Jan De Bont direttore della fotografia in Trappola Di Cristallo aggiungo io. Tuttavia è probabilmente è un film tamarro.

Twister però non l'ho mai visto...


dario ha detto...

Ma quindi non c'è un termine italiano per "score"?
Io fai conto che la chiamavo soundtrack quella roba con le canzoni (che poi magari è la traduzione di colonna sonora).
Però la polemica sulla terminologia è un po' ai minimi termini, non credi?
Diciamo che è appena sopra rispetto a quel tipo di polemica in cui si dice "almeno impara l'italiano" dopo aver rintracciato col lanternino errori di doppie o ortografia.


Circa gli "score", volevo solo dire che, leggendo sempre con interesse i tuoi speciali, mi piacerebbe leggerne anche su score un po' differenti. Variatio, tutto qua.

E comunque senti, secondo me anche Speed è un film tamarro. E neanche poco.

ps: ero stato troppo cortese.


Anonimo ha detto...

Definisci esattamente cosa intendi score differenti. Da come parli sembra che tu te li sei sentiti tutti.


Anonimo ha detto...

Dario te lo dico, stai parlando con uno che è veramente un professionista degli score.


dario ha detto...

Ma no, è proprio perché sono ignorante che vorrei anche conoscere e approfondire anche altre cose!

Che so, compositori italiani, francesi, giapponesi, balcanici score di film della Hollywood anni 50 oppure dei film horror italiani anni 70...

La questione dello score è un elemento interessantissimo e spesso trattato in modo superficiale, a differenza di come lo tratti tu. Proprio per questo mi chiedevo perché non spaziassi di più.

Poi se tu mi dici: "no, guarda, mi interessava una retrospettiva sullo stile Media Ventures (oggi Remote Control)" ne possiamo parlare.


Thomas Morton ha detto...

Jan De Bont come direttore della fotografia ha lavorato molto con Vehroeven, in "Basic Istinct" e ai tempi dell'Olanda.

Gran bell'esordio il suo, ma tutto il resto è tamarrissimo, compreso Twister.

So che lo score non c'entra una cippa col film, ma effettivamente quando uno ha un brutto ricordo del film fa fatica ad interessarsi allo score.


Anonimo ha detto...

Uh hai ragione, ma non vedrai mai postata roba italiana o giapponese o anni '50, '70.
Io posto solo quello che ritengo il miglior score del mese, questo vuol dire che tutto ciò riguarda i miei gusti e io non amo gli score al di sotto del 1980, perchè non è uno stile che mi piace, forse solo Rocky è un eccezione.
Per quanto riguarda la roba italiana, per il momento non mi piace nessuno, magari nel futuro....


dario ha detto...

Hm, no, ora però mi costringi a buttarmi a capofitto nella polemica.

No davvero, non posso credere che ti piacciano solo score posteriori al 1980 (con l'eccezione di Rocky, e "forse")! E che, mi pare di capire, degli score post 1980 ti piaccia solo quello stile lì, assimilabile o vicino a quello dei Media Ventures o Remote Control o come si chiamano!

Cribbio sei il nostro espertone di score! Davvero, non dubito che tu ne sappia a pacchi, potresti tranquillamente schiacciarmi con le cose che sai sugli score, ma proprio per questo! Come si fa a limitarsi così?!

E' come se uno studioso di storia dell'arte contemporanea dicesse: "Mah, no, io parlo solo del puntinismo di Seurat perché il resto lo schifo". O come se il nostro affittuario, qua, il buon parker, parlasse solo del cinema thailandese (ma non tutto il cinema thailandese, eh, quello tra il 75 e l'84, e solo di una precisa corrente).

Poi oh, se tuuuuutto il resto ti fa proprio schifo potresti comunque scriverne per illustrarne le mancanze, la noia, l'inconsistenza, che ne so.

Poi scusa, miglior score del mese in che senso? Twister è vecchiotto, quindi immagino sia una scelta non legata a cronologia. Ok, ok, parli di gusti personali, però boh, se si tratta solo di fare un rosario dei tuoi score preferiti e solo di quelli, mi sembra di limitare la portata della rubrica.

ps doveroso: concordo con morton, come era prevedibile, ma devo ammettere che a me pure lo score stesso di Twister, indipendentemente dal film, mi pare una cosa piuttosto tamarra. Questo però, ti prego, non ha a che fare con quanto scrivo; i miei gusti personali non hanno a che fare con la polemica, che è invece intorno alle potenzialità infinite e variegate di una rubrica sugli score dei film. Se anche tu ti fossi concentrato su qualcosa che mi piace, che ne so, gli score di Herrmann, avrei comunque trovato poco stimolante una rubrica che, intitolandosi Top Score del mese, trattasse solo di questi. Spero di essere stato chiaro. Poi oh, si fa per discutere eh.


Anonimo ha detto...

Dario, perchè dici che mi limito?
E' vero ti ho dato i Transformers, The Rock, Twister, Steamboy e The Promise che è ufficialmente roba Remote Control, ma ho anche dato Cutthroat Island, Lair, Bladestorm, Beowulf, Rambo e Aliens Vs. Predator:Requiem.
Non puoi dirmi che è roba tutta uguale, gli stili sono completamente diversi, possono assomigliarsi, ma non vanno definite uguali.
Ma tu speri che io metta roba tipo Lo Squalo o E.T.? Se è così allora cercati un altro blog perchè non mi vedrai mai postare quella roba.

Per quanto riguarda lo storia del Top Score del Mese le cose stanno così: era iniziata che dovevo mettere lo score che uscito nel mese di (per esempio) Novembre a mio avviso era il migliore. Ma devi contare il fatto che è possibile che in un mese escano 4 schifezze e non me la sento di mettere il "meno schifoso". Quindi ho deciso di mettere score anche passati che a mio avviso meritano l'ascolto.

Devo dire che ultimamente ero tentato di mettere Conan The Barbarian, ma Twister ha prevalso.

Io non mi definisco esperto, non lo sono, sono uno che si interessa in modo maniacale degli score che mi piacciono. Ma hai ascoltato gli score che ho messo? Come puoi dire che mi piace solo lo stile Remote Control quando Lair e Cutthroat Island, ma anche Rambo e AVP2 non hanno niente a che vedere con quello stile.
Il fatto è che le note sono 7 e quindi bisogna abituarsi al fatto che certe melodie possono essere simili, ma tra simile e identiche c'è un abisso.

Detto questo mi fa piacere vedere che ti interessi agli score.


dario ha detto...

No senti, io capisco benissimo che ci siano delle differenze, non ho detto che sia tutta roba identica. Però comunque c'è tra di esse una differenza non abissale, ammetterai, non quella differenza che puoi trovare tra un album di Miles Davis e uno di Madonna, per parlare in soldoni; o per tornare agli score, tra uno score di Danny Elfman e uno di Riz Ortolani.
Non so, ok magari non è tutto Remote control, ma ammetterai che sulla percentuale di produzione cinematografica è ben poca cosa. Ti piacciono e tratti una roba tipo lo 0,5% degli score, legati a una certa area di produzione, con poche eccezioni.
Mi dispiace ma non mi convincerai che c'è grande variazione, tra gli score che proponi. E non c'entrano le 7 note, c'entra un'idea precisa di score, su cui al massimo si varia ma che comunque è quella, ammetterai.
Cavolo è come fissarsi sulla Nouvelle Vague, c'è differenza tra Godard e Truffaut, certo, ma comunque il bacino culturale è quello lì! E se uno parlasse solo di film della Nouvelle Vague all'interno di una rubrica di cinema non lo troveresti limitante? Voglio dire: a che pro parlare solo della Nouvelle Vague, come esistesse solo quella? E non c'entra neanche lo specialismo, perché qualsiasi approccio specialistico non riduce tutto l'universo a ciò di cui tratta ma presuppone l'esistenza di tutto il resto, e anzi parte proprio dall'esistenza di tutto il resto per addentrarsi su una cosa specifica, di certo non lo sdegna facendone una questione di gusto.

"Ma tu speri che io metta roba tipo Lo Squalo o E.T.?" Ma perché no? E comunque no, non necessariamente Lo Squalo o ET, ma porca miseria, ci sono score anche recenti incredibili come quello del Petroliere, non ci credo che non t'abbia detto nulla!

Io capisco la maniacalità verso una determinata cosa, l'ho provata molte volte, ma nel momento in cui la metti in comune, la condividi con un pubblico di lettori (o anche di uditori) sei sicuro che basti di per sé? Che non sia necessario invece ampliare lo spettro, il discorso, prendere dentro più cose e collegarle...

Detto in due parole, anche se detta così sarà molto riduttiva della questione: perché un lettore che vuole approfondire il discorso sugli score dovrebbe interessarsi a una rubrica in cui tratti gli score in modo talmente personale da circoscrivere il discorso al tuo gusto, e un gusto veramente molto specifico?


Anonimo ha detto...

Fammi essere breve, tu vuoi che io metta degli score, diciamo degli anni '50-'60-'70, oppure score di compositori italiani, inglesi o asiatici il tutto per allargare il discorso sempre in merito agli score.

Quindi in teoria se io come Top Score di Gennaio mettessi per esempio Il Buono, il Brutto e il Cattivo di Morricone, in base ai tuoi discorsi tu saresti felice, in quanto ti sto dando uno stile di score che ritieni diverso dai precendenti, allargando così il discorso. Dico bene?

E pensa che come Top Score di Gennaio volevo mettere Armageddon.


dario ha detto...

Già. Vedi che però così mi stai dando ragione?


Anonimo ha detto...

No, al contrario, secondo me il discorso lo avevo già allargato mettendo Rambo, Lair ecc.
Ma infatti questa cosa di mettere score anni '50-'60..non accadrà al momento.
Perchè devo mettere uno score che non mi piace? Il Top Score del Mese lo decido io, questo vuol dire che deve piacere a me.
E stai sicuro che non vedrai roba di Jerry Goldsmith o John Williams (fatta eccezione per Indiana Jones and the Last Crusade) qui perchè non sono compositori che mi piacciono.
Per questo motivo dico sempre che se qualcuno vuole uno score che non riesce a trovare mi può mandare una mail e io glielo procuro (se ho fortuna)


dario ha detto...

Boh, probabilmente non mi son spiegato bene. Io son dell'idea che quando uno entra dentro un argomento in modo profondo, che sia il cinema, la letteratura, l'arte, la musica, non può esistere che i suoi gusti rimangano così ristretti.
Entrare dentro le cose dovrebbe ampliare i propri gusti. E tu puoi dirmela come ti pare, ma uno che non risale oltre il 1980 e che non va molto oltre un determinato stile ha dei gusti ristretti.
E' come quelli che non guardano film prima del 1990, o solo film a colori, o solo thriller. Puoi saperne quanto ne vuoi, conoscere il background storico di quella precisa scena musicale, ma manca tutto il resto.
De gustibus, ok, ma sinceramente mi sembra una bella possibilità non sfruttata. Io non dubito che parker, mereghetti, chiunque scriva su un argomento artistico abbia delle preferenze, ma questa dittatura del gusto personale, di un gusto assolutamente intransigente, che taglia fuori quasi tutto, mi sembra poco interessante per qualcuno che non sia tu. Manca il confronto, manca un dialogo, manca un quadro generale. Tu parli delle cose tue e finisce lì, se alla gente interessa questo minuscolo sottouniverso bene, se no si arrangi perché tu parli solo ed esclusivamente di quel gruppetto di compositori lì. Mi sembra un modo ben strano di tenere una rubrica.

Scusa se sembro scortese, non voglio esserlo. :)


Anonimo ha detto...

Hai ragione, ho provato ad ampliare i miei gusti ascoltando score di Morricone, Vangelis, Riz Ortolani, Andrea Guerra, Elmer Bernstein...ma non mi piacciono, non mi comunicano niente, dovrei ampliare la "rubrica" ma non è che non voglio, è che non riesco ad interessarmi a score che vanno al di fuori dello stile moderno.


dario ha detto...

Ok, allora ti lancio una sfida. Scrivi un top score del mese su qualcuno di questi. Spiega cosa non ti convince, cosa non approvi di quell'idea di score, cosa manca rispetto alle cose che ti piacciono di più. Scavaci dentro, informati, documentati e pensaci su, ma soprattutto scava, scava, scava. Anche in modo spietato. Per quello che mi interessa puoi pure dire che Morricone era un incapace, non bisogna necessariamente lusingare i mostri sacri, i totem, ogni tanto si devono pure snudare, spezzare, abbattere a colpi di macete. Però bisogna farlo, sporcarcisi le mani, non eludere il problema con il paravento dei gusti personali.

Dacci dentro. Magari viene qualcosa di interessante, non trovi? :)


Anonimo ha detto...

Accetto.
Comunque per me Morricone è un compositore troppo sopravvalutato.


dario ha detto...

Può darsi, io per fortuna mi sento un po' vaccinato da questa idolatria a Morricone che comunque a mio modesto avviso ha fatto grandi cose, tipo Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.
Comunque vai, aspetto tue nuove con molta curiosità. :)

E qualcuno dica al gran capo parker che qui il dialogo produce scintille e proposte. Mica pugnette.


Anonimo ha detto...

Posso aggiungermi alla polemica?

Dario hai detto una cosa sulla quale la vedo in maniera un pochino diversa: non sono d'accordo quando dici "quando uno entra dentro un argomento in modo profondo, che sia il cinema, la letteratura, l'arte, la musica, non può esistere che i suoi gusti rimangano così ristretti.". Ad esempio limitandoci alla musica uno può ascoltare dodicimila cosa ma amarne solo una. Stessa cosa per il cinema o la letteratura secondo me.

Uno vede/sente tante cose perchè è curioso e/o aperto, non per forza questo deve aprire i suoi gusti. A mio modo di vedere può anche non cambiarli per nulla.
Questo tipo di figura rimane comunque un esperto, uno che su di un determinato campo ci ha riflettuto, si è informato, guadagnandoci in cultura e visione in ampiezza, ma di tipo diverso da quello che probabilmente descrivi tu.
Personalmente credo che il Compatto appartenga a questa seconda categoria. Se dovessi dargli un nome direi quella degli "amanti non divulgatori"...

Il fatto che ama solo score post anni 80 come dice lui, non vuol dire che gli altri non li considera, ma che semplicemente ha fatto le sue scelte dopo averli sentiti e giudicati.
Noi in questo post "top score del mese", sempre a mio parere, leggiamo di score sui quali lui ha riflettuto e solo dopo ha deciso di postarli sul blog. Non è che è una visione ristretta sono state effettuate scelte anche qua ma non divulgative, bensì scelte di preferenza.

Inoltre proprio come ogni vero esperto in materia, vede e sente negli score cose di cui noi non ci accorgiamo nemmeno. Innanzitutto, per lui sono entità completamente indipendenti dal film, mentre noi, me compreso, continuiamo a vederle contestualizzate con i film, secondo poi ci trova delle cose (come ad esempio gli strumenti utilizzati) di cui noi non riusciamo ad accorgerci neanche un pò.

Infine se proprio devo dare la mia opinione, io ho ascoltato gli score dei film che dici te, come ad esempio il Petroliere, o Indagine su di un Cittadino al Di Sopra Di ogni Sospetto. E proprio per quello che mi ha insegnato il Compatto ti dico che sono obiettivamente pallosi.
Il primo perchè è completamente dipendente dal film, se lo senti ad esempio sul Ipod ti fai due palle così, il secondo perchè su 60 minuti di partitura l'unico pezzo interessante (così come molti score di Morricone) è quello famoso che conosciamo tutti.

Secondo me se proprio devo fargli una critica, ma in questo caso lo faccio conoscendolo di persona, e quindi indipendentemente da quanto ho detto prima, dico che secondo me è vero che ha messo troppi pezzi dei Remote Control, quando lui ne conosce e ama molti di più. Questo perchè, sempre secondo me, non è che ci pensa troppo a quale score piazzare, proprio perchè a lui di divulgare non gliene sbatte nulla....


dario ha detto...

Allora, capisco tutto quanto, frankie, e la tua obiezione sull'elemento divulgativo è comprensibile, ma credo esista una qualche differenza tra la chiacchierata tra amici e la pubblicazione, seppure online.
Che poi, se lui avesse pubblicato la Top Score del mese in un blog tutto suo non ci sarebbe niente da eccepire, ma il fatto che la pubblica come appunto una specie di rubrica su un altro blog che, per altro, mi pare abbia un approccio sensibilmente diverso, intento a mostrare il mondo del cinema in diversi e diversissimi aspetti, fa sì che l'operazione di Compatto stoni un po', come proposte e attitudine. Parker non fa un'operazione di gusto personale, Compatto sì, e dal momento che non è un blog a quattro mani ma un blog che ospita una sezione sugli score, mi sembra che il tutto abbia un risultato stridente.
Se tu scrivi e pubblichi presupponi dei lettori, e non credo che a Compatto sia sufficiente avere come lettore te frankie, che ci parli e ti spiega personalmente e privatamente cose che qui non scrive, non credi? Cos'è un "amante non divulgatore" e soprattutto, perché uno che non vuole divulgare scrive su un blog?? :D

Poi io qui dirò una cosa che farà rabbrividire Compatto, ma a me interessa veramente poco se uno score estratto dal contesto filmico diventa palloso. Secondo me una cosa è una composizione per il cinema, una cosa una composizione lirica, una cosa una composizione a se stante. Io considero lo score né più né meno che la fotografia, la recitazione, il montaggio, mi sembra che faccia parte dell'affascinante alchimia del cinema, dove il lavoro di squadra unisce lavori separati e discipline separate che congiungono a creare un preciso, unico risultato: il film.
Lo score del Petroliere è incredibile proprio per il suo essere indissolubilmente legato al film, si vede che è stato composto per esso, e non che si tratti invece di pezzi orchestrali appiccicatti addosso a delle immagini e che magari possono anche fare a meno di esse.

Sono abbastanza contrario a qualsiasi forma di separazione degli elementi all'interno della macchina cinematografica, soprattutto perché si condizionano a vicenda in modo veramente pesante: come si fa a giudicare la recitazione senza contare che dietro c'è un regista, o una regia senza la fotografia, uno score senza le immagini cui deve assolutamente riferirsi.
Poi, che uno score sia ascoltabile separatamente, questo può anche essere, ma non si può far finta che non sia qualcosa di scritto per un film, per far parte di esso.
Nel giudizio di uno score, credo vada assolutamente considerato il modo in cui interagisce con le immagini, se no scusate, ha poco senso parlare di score, tanto vale parlare di musica contemporanea!!


Anonimo ha detto...

Guarda io la vedo 50 e 50 per quanto mi riguarda, alcuni score si riescono a sentire da soli (ad esempio quelli del Compatto, ma anche Amelie e molti score di Michael Nyman e Vangelis). Altri come ad esempio il Petroliere sono perfetti se abbinati al film.

Per quanto riguarda le critiche al Compatto, io ho tentato di giustificare le sue scelte, non di dire che la sua rubrica non ha pecche. alcune cose secondo me, come ad esempio e mi ripeto, e stavolta uso l'espressione di Dario:

Comp hai piazzato tutti score molto simili, e non ci venire a dire che non è così perchè il 70 percento è tutto Remote Control con tanto di tastiere, conosci un fottio di score, usa quel cazzo di cervello e fai una cosa più variegata, sennò e ancora una volta do ragione a Dario sta rubrica dopo un po non se la fila più nessuno. Il punto è che se tieni una rubrica sugli score, in questo blog allora devi lavorarci un pochino di più, c'è poco da fare.

Però Dario continuo a non essere d'accordo con te se mi dici che se per te uno parla di score indipendentemente dal film di appartenenza allora fa un discorso inutile. Qualsiasi opinione conta e ha il suo valore, sennò non è vera apertura mentale secondo me, e bisogna rispettarla.

Che poi sono il primo a non farlo mai per carità....


dario ha detto...

No, no, aspetta, io non volevo dire questo.
Io credo che sia necessario fare entrambi i discorsi, parlare dello score in quanto musica a sé e però poi fare sempre e comunque un discorso su come la musica si lega al film. Se uno fa solo uno dei due discorsi la cosa non regge, è monca:
1) se parli solo della musica in sé si dà un immagine distorta perché non si percepisce una differenza tra uno score realizzato per accorparsi con delle immagini e un cd di musica contemporanea pensato e realizzato come un'opera che si contiene in se stessa; questa cosa falsa il giudizio, perché esistono score talmente legati alle immagini (e secondo me è il caso di tutta quella roba che non piace a Compatto, e non gli piace proprio per questa visione "a se stante" dello score) che se non consideri questo elemento ti ritrovi a doverli bocciare come "pallosi", proprio quando invece durante il film li trovavi azzeccatissimi (vedi Il Petroliere)!! Non è forse un controsenso?
2) parlare della musica solo ed esclusivamente nel suo relazionarsi alle immagini è comunque riduttivo, perché lo score è, tra le parti che compongono un film, quello che si scorpora meglio dal film stesso; e per fare un discorso sul compositore e su come opera è utile e necessario considerare le sue composizioni distaccandole dalle immagini, per ricavarne lo stile personale, le costanti ecc. E' lo stesso lavoro analitico che si può fare sulle sceneggiature, sulla recitazione, ma probabilmente è ancor più legittimo per statuto mediatico dello score, che a differenza di questi elementi è addirittura completamente piazzato su un solo canale, quello audio (per finire poi su un comodo cd musicale).

Spero di essere stato chiaro, io credo siano necessari entrambi i discorsi, e forse proprio in questa preponderanza di uno dei due aspetti sta il motivo per cui a Compatto piaccia solo lo stile moderno di score, un certo stile moderno di score. Non so, qui servirebbe una ricerchina seria su come è cambiata l'idea di score dagli esordi del cinema ad oggi. Qualche volontario? :D


Anonimo ha detto...

Ma io penso che sta rubrica già non se la fila nessuno, quindi i rischi sono minimi.
Quando metto uno score scrivo anche qualche cosa a proposito del compositore, dell'orchestra, del regista ecc.
Ma mo se me metto a postare Il Buono, il Brutto e il Cattivo, che scrivo? Non so niente de Morricone, non so niente de Sergio Leone, non me va de scrivere cose che già si sanno, tipo è lo score che ha reso famoso Morricone....mi dovrei informare, ma così diventa un lavoro e non più una passione maniacale.
Le informazioni che ho scritto sui compositori che ho messo erano informazioni che cercavo per puro interesse, perchè mi interessavano per davvero, ma mo sinceramente a me de Morricone, de Bernstein, de Vangelis che me ne frega? Spero di essermi spiegato, vorrei evitare di far diventare una cosa che faccio per passione maniacale in un "lavoro".


dario ha detto...

Boh, a sto punto non so cosa dirti, io pensavo che anche questo rientrasse nella passione maniacale. Che ne so, io sono fissato col cinema, vedo film e leggo cose a proposito, mi sembra naturale che succeda così. E questo sia che si tratti di Wes Craven, Fritz Lang o Mel Brooks. Mi appassiona il cinema in sé, in tutte le sue forme e nei suoi meccanismi alti e bassi, per cui mi viene naturale pensare che anche per gli altri funzioni nello stesso, la passione maniacale.

Non rientra nelle mie corde pensare che uno sia appassionato di score, ma non di score in genere, di score specifici, e se esce dal suo seminato si spalla e la cosa da passione diventa lavoro forzato.

Cioè, per come sono fatte le mie passioni una roba tipo "ma mo sinceramente a me de Morricone, de Bernstein, de Vangelis che me ne frega?" mi è davvero inconcepibile.

Però probabilmente esistono forme molto diverse di passioni maniacali, e io indebitamente proietto la mia forma su quelle altrui. :)


Anonimo ha detto...

Ma come fai a non credere possibile che uno sia appassionato di score specifici?
Anche a me piace il cinema, eppure Truffaut, Chaplin, Cimino e Von Trier non li voglio nemmeno sentire nominare, questo perchè mi piacciono i filmoni, gli horror e perchè no? pure Michael Bay, Spielberg...
Ma non sai quanta gente esperta di score molto più di me detesta John Williams, Alan Silvestri, ci sono persone che non credono neanche che Hans Zimmer sia un vero compositore.
Ma mo non è che perchè mi piacciono gli score allora mi devono piacere tutti. Non troverai mai delle persone che amano sia la Golden Age (dagli anni '50 ai fine '70) che la Modern Age (dal 1980 ad oggi).
E lo dico per l'ultima volta, di 12 score che ho messo, giusto 2 possono essere simili e parlo di Steamboy e Transformers perchè sono dello stesso compositore, i restanti 10 sono tutti diversi.


Anonimo ha detto...

Premesso che quest'ultimo commento del Comp. è finalmente bello divulgativo, e quindi porta a fare domande, su score e simili.

Premesso anche che sui due punti di Dario mi trovo abbastanza d'accordo (e mi scuso per averti frainteso).

A questo punto Comp. però devo farti una critica pure io. A fronte di quello che dici, mi viene spontana questa domanda: Ma te qua de score che ci scrivi a fare? Non ti interessa che li si ami o no, ne che li si ascolti o no, vuole rimanere una cosa tranquilla e non un lavoro, e così ti giustifichi dicendo che non ti va di pensarci troppo, ma che l'hai cominciata a fare questa rubrica? A noi che ti leggiamo, che poi per carità, sai bene che a me almeno, molti score che metti piacciono pure, che cosa ci vuoi comunicare?



è la prima volta che reggo così a lungo in un dibattito senza mandare tutte a puttane, grande fratello sei fiero di me???


dario ha detto...

Non ho detto che non è possibile, ho detto che per come io vedo le cose, per come vivo le mie passioni, se entri dentro le cose non puoi non appassionarti un po' a tutto, ovviamente a livelli e con spirito diversi: tornando al cinema mi affascina tanto il rigore geometrico di Kubrick quanto la caciara di Raimi, la visionarietà di Gondry e il livore di Billy Wilder. E questo non va assolutamente a toccare i miei gusti, che mi fanno comunque prediligere qualcosa piuttosto che qualcos'altro.

Ma il bello per me è proprio riuscire a entrare in qualcosa di distante dai tuoi gusti, misurare le singole opere e i singoli autori in base ai suoi stessi parametri, al rapporto tra ciò che si prefiggevano di fare e cosa effettivamente hanno fatto. E il maggior godimento spesso lo danno le cose più lontane dal proprio gusto, una volta che riesci, anche con fatica, magari, a entrare nel meccanismo.

E lo stesso vale per ogni forma d'arte, anche perché se non avvenisse questa forma di approssimazione del proprio Io verso "l'altro", se il proprio gusto personale non venisse mai forzato, lacerato, sconvolto, non ci sarebbe certo uomo occidentale contemporeaneo che apprezzerebbe istintivamente Eschilo, Proust, Melies, la pittura bizantina, la musica cinese...

Questo è l'unico modo che IO conosco per dare sfogo alle mie passioni maniali, l'unico che mi sembra dare le maggiori soddisfazioni, ampliarmi la testa e i sensi.
Che poi invece esistano altre forme, magari quella che dici te, non lo metto assolutamente in dubbio.


dario ha detto...

PS ovviamente mi riferivo al discorso di COmpatto, l'intervento di frankie non l'ho letto perché in contemporanea stavo scrivendo il mio :D


Anonimo ha detto...

L'ho fatto per fare qualcosa che in nessun altro blog si fa, almeno la partenza di base era quella.
Come sapete Parker è mio fratello, se posso aiutarlo a rendere questo blog migliore, lo faccio. Non penso che lo renda peggiore.


gparker ha detto...

cmq non lo sapevano


Anonimo ha detto...

Che sei mio fratello? Ma non ricordi che venne fuori mentre nei commenti dello score di Steamboy?


Anonimo ha detto...

levate il "mentre"


gparker ha detto...

si ma a quel punto eravamo arrivati tipo al commento numero 80 e li leggevano ormai in due.


Anonimo ha detto...

Vabbè, il mio consiglio rimane comunque lo stesso, che gli score che posti li si possa trovare simili, mi pare una cosa quantomeno da considerare. Visto che ne sai veramente un botto, io a questo punto ci penserei un pò di più e cercherei di mettere roba più variegata.

Però sei te il padrone, se non ti va di stressarti e metti le prime cose che ti vengono in mente per carità. Ma poi quando ti verranno fatte critiche, non potrai ogni volta rispondere con "il post è mio e faccio come mi pare". Alla fine secondo me perderebbe di significato persino tenere aperta questa "rubrica"....

Di cose da dirne ne hai, lo spazio ti è stato dato, fallo cazzo...


gparker ha detto...

il punto è che è un blog e non un giornale e si parla di ciò che passa per la testa del tenutario e/o di chi ci scrive.
E' della serie "Oggi ho sentito questo score, mi piace e ne parlo" e non "Ecco gli score più belli del mondo".


Anonimo ha detto...

Non metto le prime cose che mi vengono in mente, per dio, per lo score di Dicembre ero indeciso tra almeno 6-7 score. Te li elenco:
1) The Time Machine (Klaus Badelt)
2) Gears of War 2 (Steve Jablonsky)
3) Too Human (Steve Henifin)
4) Headhunter (Richard Jacques)
5) The Mummy Returns (Alan Silvestri)
6) Armageddon (Trevor Rabin)
7) Bad Boys (Mark Mancina)

Quindi non è che non ragiono, pio la prima cosa che mi capita sotto freccia del mouse, c'è un ragionamento anche su quello che ho da dire su sto beneamato score.
Ma sui score vecchi non ho niente da dire, non mi interessano e non mi piacciono.


Anonimo ha detto...

E sti cazzi se sono film brutti
E sti cazzi se sono videogiochi di merda. La musica conta e basta.


Anonimo ha detto...

Sono stra d'accordo, però allo stesso tempo capisco che molti dei tuoi lettori sono appassionati di cinema a 360 gradi e vorrebbero sentire score a 360 gradi e di contestualizzarli al film. Sono obiezioni lecitissime, le prime che ci si fa quando, a mio modo di vedere, ci si confronta con la passione e la cultura del Comp. sugli score.


dario ha detto...

Parker (ma anche Compatto): sì ma anche questa cosa del blog che è diverso da un giornale è vera ma fino a un certo punto.

Ciò che accomuna un giornale con un blog è la "linea". Nel caso del giornale è una linea editoriale, un progetto culturale o politico cui tutti i contributi si rifanno. Nel caso del blog la linea è più una linea personale, una voce particolare che può anche spaziare su mille argomenti diversi che passano "per la testa del tenutario e/o di chi ci scrive" ma comunque hanno una certa impronta, una qualche idea di fondo.

Benissimo, direte, nel caso di Compatto questa cosa torna a fagiolo, giusto? Se il blog fosse suo magari tornerebbe, ma è l'inserimento dentro un altro blog che ha invece un approccio sensibilmente diverso a far quagliare poco la cosa(ok, neanche tu parker hai pretese di farne una testata giornalistica o strutturata, ma comunque affronti tanti diversi aspetti del cinema, non è monografico su Truffaut o vattelappesca).

Inoltre, cristo santo, nel meccanismo dei blog ha molto peso il concetto di utenza, no?
Ok che uno su un blog scrive il cazzo che gli pare, ma i lettori? Quanto contano? Dieci? Mille? Zero?

Non mi piace questa visione univoca e autarchica del blog, non tutti i blog sono così, anche perché se no non c'è differenza tra un blog come questo e uno a caso di quelli col ragazzino emo che parla di quanto è depresso e di come si affetta le braccia coi rasoi del babbo.

Un blog di area informativa/giornalistica presuppone a maggior ragione un pubblico di lettori, e se non lo presuppone stai sicuro che rischia che nessuno se lo inculi. Poi, ovviamente, uno può anche fregarsene e scrivere per pochi intimi, ma allora mi chiedo perché scrivere su un blog del genere.

ps: comunque candido a "Scena madre 2008" la scoperta della parentela tra parker e compatto. Agnizione al 100%, arrivata d'improvviso in piena polemica. Meraviglioso! :D


dario ha detto...

Dimenticavo: poi è già tanto si faccia un discorso sugli score, che con i tempi che corrono non è poco.

Anche se poi sarebbe meglio andare oltre certe analisi di pancia, approfondire, scavare, che di questi tempi ce n'è bisogno.

Certo, poi non è il caso di discutere tra noi, che con i tempi che viviamo non mi sembra opportuno/ideale.

:D


Anonimo ha detto...

Dario, tornando alla polemica score, ho la soluzione giusta, trovati un altro blog perchè qui quella roba anni '50/'60/'70 non la troverai mai.
Fino a prova contraria la rubrica Top Score la curo io e quella merda non la metto.
Ho ascoltato Morricone, Vangelis, Bernstein e soci e non mi sono piaciuti e mai mi piaceranno.
Quindi se le cose non ti stanno bene sei invitato a trovarti un altro blog, almeno per quanto riguarda il capitolo score.


dario ha detto...

Guarda che la cosa che ho appena scritto era finta, prendevo spunto dall'ultimo intervento di parker sul blog. Non direi mai seriamente cose del genere.


dario ha detto...

Comunque fammi capire, sono stato praticamente messo alla porta dal buttafuori?


gparker ha detto...

mi è sembrato di capire che è andata così.... del resto de 'sti tempi....


Anonimo ha detto...

Sei stato buttato fuori dalla saletta privè dove si sentono solo score della "scuderia" Remote Control...


dario ha detto...

Non c'ero preparato, cazzo.
E ora?


Anonimo ha detto...

Metto una buona parola col Dj, abbi fede lo conosco bene....


gparker ha detto...

ecco
subito le raccomandazioni e il clientelarismo...


Gabriele Ferrari ha detto...

Questa storia della parentela mi ha scioccato: vi immagino un pò come De Vito e Swarzy ne "I Gemelli".


gparker ha detto...

chi è piccolo, intelligente e incasinato e chi grosso, scemo e metodico?
ho un terribile sospetto....


Anonimo ha detto...

Beh fra gli attori amati dal Compatto c'è sicuramente il buon Schwarzy...


Anonimo ha detto...

Confermo


dario ha detto...

Grazie frankie, sei un amico.


Anonimo ha detto...

non per riaccendere la polemica ormai sopita, però, pur essendo in tutto e per tutto d'accordo con dario (anch'io vorrei sentir parlare di score anni 50, anche male giusto per veder, confrontare, capire), beh, compatto non può fare molto, ha una rubrica il cui nome è una vera e propria dichiarazione di intenti, top score del mese indica evidentemente che deve mettere quello che più gli è piaciuto; se ci mettesse morricone solo per smontarlo sfuggirebbe il concetto stesso della sua rubrica.


Anonimo ha detto...

Detto così sembra che sia tutta colpa del Parker che ha imposto una linea editoriale caro anonimo...


dario ha detto...

Ma infatti c'è parker, dietro tutto ciò! Non lo vedi lì, seduto nell'ufficio, che accarezza un gatto bianco?


gparker ha detto...

il segreto è far credere ad ognuno di agire di sua spontanea volontà


Anonimo ha detto...

parker il gatto bianco se lo è mangiato.

"spezzatino alla gattara"


Anonimo ha detto...

Beh, per quanto l'immagine di parker che mangia gatti sia affascinante, non volevo dire questo. Non dico che questo sia il migliore dei blog possibili, però è decisamente buono e la rubrica sugli score utile, ciò non toglie che per come è fatta è molto limitata, ma è decisamente meglio di niente.


gparker ha detto...

Secondo me l'errore è vederla come una rubrica sugli score e più invece come "Ho sentito questo score e mi è piaciuto, dunque ve lo consiglio".


dario ha detto...

Sì ok, ammetterai però che se c'è questo pensiero diffuso che sia una specie di rubrica, un motivo ci sarà no?
Voglio dire: evidentemente ci sono degli elementi che fanno pensare a una rubrica (il fatto che sia uno spazio tematico, il fatto che sia all'interno di un altro blog ecc), e non a un contributo di linea esclusivamente personalistica e di gusto. Ovviamente, però. mettiti nei panni di uno sconosciuto che visita il blog.


gparker ha detto...

si si non lo nego
magari anche io ho contribuito a dargli un'aura di rubrica, ma comunque siamo in un blog, si parla di ciò che si vede e si sente. Anche io non copro tutti i film, solo quelli che vedo e nemmeno tutti. Di alcuni non parlo perchè non mi va. Non è lavoro.


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