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22.3.09

Wii World Championship, lo sport ridotto a gioco

Ci sono due cose in Wii World Championship che spiegano perfettamente che cosa sia e cosa voglia diventare la console di Nintendo.

Prima di tutto il fatto che il nuovo gioco che sembrerebbe una versione avanzata dei vari Wii Play ma ne è in realtà una versione basic, dove gli sport sono ridotti a giochi. Invece che giocare a calcio si utilizzano le sue regole per inventare altri giochi e così per tennis, hockey, football ecc. ecc.
Invece che fare una partita i giochi sono tipo "rispondere al servizio e mandare la palla in una certa zona", prendere un calcio d'angolo e segnare facendo passare la palla tra i difensori" e via dicendo. Giochi.

In questo modo si perde quasi totalmente la dimensione individuale a favore di quella sociale. Difficile immaginare qualcuno che faccia quei giochi da solo mentre sono molto semplici da fare in gruppo, si imparano in fretta e la curva di apprendimento non è lunga, cioè più di tanto non si può diventare bravi. Dunque con un po' di lavoro il nuovo arrivato può anche battere il padrone di casa.

Ma ancora più clamoroso è il fatto che in un videogioco di sport tutte le immagini, la grafica e gli avatar default (poi chiaramente si possono anche personalizzare a piacimento) sono femminili!

32 commenti:

Fabio ha detto...

Doh, le sovrastrutture sui giochi le ho sempre odiate. Mi ricordano quando ancora tentavo di giocare Worms on line... la gente si era inventata cose pazzesche e a tratti anche insensate.

Comunque la mia coscienza mi intima di ricordarti che devi giocare due giochi fondamentali.


Anonimo ha detto...

Io mi sto invece convincendo che questi sono giochi "aperitivo".

Li usi prima o dopo "l'avvenimento sociale". Difficilmente lo rimpiazzano...


Unknown ha detto...

continuo a dire che la wii (nelle sure versioni puppazzose nonchè nel concetto in sè) attrae largamente un pubblico femminile, non a caso quindi hanno messo personaggi e grafica femminili in questa nuova versione (che non conosco) e non a caso qua vediamo il tennis e non per esempio il bowling.
a proposito: è "femminilizzato" pure il calcio?


Unknown ha detto...

Beh sicuramente hanno attratto anche una femmina refrattaria come me. Sono stati i miei due adorabili nipotastri (di 10 e 12 anni) ad accalappiarmi. E così, nell'ordine:
-ho fatto il "test fisico wii" e il risultato è stato che dimostro 80 anni (no zia non lo puoi ripetere, se ne può fare solo 1 al giorno)..
-ho giocato e sono stata stracciata sistematicamente da entrami a tutti gli sport e a tutti i giochi. Quello del "scopri i 2/3 sosia" è stato il peggiore...

Sono tornata a casa depressa ma con la voglia di rivincita!
Mi allenerò mentre dormono.


Fabio ha detto...

@frankie

hai notato che i tuoi virgolettati si prestano a varie interpretazioni?


gparker ha detto...

SVVV: si anche il calcio è femminilizzato, il che direi è la prova definitiva

Frankie: si è verissimo! Infatti è una cosa interessante, come spesso nei giochi più tradizionalmente maschili spesso il gioco è l'evento, cioè ci vediamo per giocare. Mentre la Wii, ad una certo l'appicci.

Elisabetta: è la magia Wii, Nintendo ce l'ha fatta un'altra volta.

Fabio: perdono. Non li ricordo più. Me li ripeti?


Fabio ha detto...

@parker

Ma naturalmente i due giochi del team ICO: Ico e... Shadow of the Colossus. :D
Voglio dire, siamo qui a parlare del "test fisico Wii". E' una cosa delittuosa. Tra l'altro ho pure scoperto che i commenti di questo blog sono aperti alle donne! Quando è successo?


gparker ha detto...

ho ricevuto una mail dalla Carfagna che mi intimava di farlo...


Unknown ha detto...

Parlate solo perchè non l'avete fatto il test.
E poi per una volta che non ero totalmente off topic..


Unknown ha detto...

@Parker and Frankie: non è che sono del tutto d'accordo con questa storia dell'aperitivo. ossia mi ricordo che appena uscito (quindi almeno 3 anni fa) capitava che ci si vedesse dicendo "facciamo il torneo di tennis".
e quindi il gioco era prevalentemente la ragione dell'appuntamento.
se oggi non è così ok, in ogni modo non credo sia da escludere proprio perchè essendo la wii prettamente sociale può essere anche fattore d'aggregazione dall'inizio.

(sono proibiti tutti i commenti caustici sulla mia vita sociale, grazie)


gparker ha detto...

in effetti sta storia va approfondita per tirarne fuori una teoria unica.


Unknown ha detto...

@Fabio: è successo quando tu ancora non eri nato.

saluti.
miss SVVV


gparker ha detto...

che donna SVVV...
Qui prendiamo solo il meglio.


Unknown ha detto...

aggiungo Parker che ultimamente con l'avvento della wii a casa mia mi è capitato di dire "veniamo da voi e la portiamo o venite voi e ci giochiamo".
...


Fabio ha detto...

@svvv

Lo so che è molto più anziana di me, signorina SVVV. Starò al mio posto.


Unknown ha detto...

ma si figuri, era giusto un dettaglio.


Fabio ha detto...

@parker segnalazione

Questo ti può interessare

http://www.gametrailers.com/player/47079.html

http://www.gametrailers.com/player/47081.html

In due parole, dei tizi hanno messo in piedi un'idea che io avevo sempre avuto in mente: il gaming remoto con un aggeggio tipo apple-tv (o con un pc).
Quello che parla oltre a spiegare le base offre anche qualche prospettiva diversa che questa novità può portare.


gparker ha detto...

Però.....
Veramente interessante. Chissà se aprono tutto da subito per tutto il mondo o rimangono chiusi agli stati uniti.


Fabio ha detto...

Vista la portata del progetto presumo apriranno molto lentamente. Ma sinceramente dubito possa decollare. Voglio dire... tu quanto lo pagheresti un servizio simile? Pagare un abbonamento per avere un gaming con queste limitazioni? O, ancora peggio, un pay-per-play che mentre gioco in single player a casa mia deve farmi pensare che sto consumando soldi?

Le cose interessanti secondo me sono limitate al fatto che si possono offrire, con la collaborazione degli sviluppatori, titoli per tutte le piattaforme esistenti (anche vecchie) e poi tutte le dinamiche legate alla community (spectators, replay)... ma sarà sufficiente?


Anonimo ha detto...

aspè che è sta storia dei miei commenti ambigui?


Fabio ha detto...

Siccome si parlava di occasioni d'incontro femminile uno si chiede giustamente...

Io mi sto invece convincendo che questi sono giochi "aperitivo" (ma aperitivo a cosa). Li usi prima o dopo "l'avvenimento sociale" (adesso si dice così?)
Difficilmente lo rimpiazzano... (e te credo)

E ho detto tutto.


gparker ha detto...

no secondo me il costo può essere una cosa vincente.
Io per esempio vorrei il play-per-partita, per farmene 4-5 ad un sacco di giochi. Poi magari ci sono quelli che vogliono un forfettato per fare tutto MGS.
Puoi fare anche che compri il diritto a giocare ad un gioco ad oltranza, tipo ad un prezzo che è il 50% del gioco comprato ufficialmente (ma anche meno).


Fabio ha detto...

"Io per esempio vorrei il play-per-partita, per farmene 4-5 ad un sacco di giochi."

Io veramente stavo dando per separato il costo del gioco. Cioè tu il gioco lo compri e poi comunque devi pagare un qualche tipo di costo per l'utilizzo del servizio. E' lì che il pay-per-play diventerebbe particolarmente fastidioso.

Questo che dici tu somiglia ad un noleggio, che in effetti è una cosa che si può fare perfettamente con questa piattaforma. Ma non credo che gli convenga.

Puoi fare anche che compri il diritto a giocare ad un gioco ad oltranza, tipo ad un prezzo che è il 50% del gioco comprato ufficialmente (ma anche meno).

Eh, però devono uscirci i soldi sia per loro che per il produttore del gioco. Alla fine non puoi avere un prezzo più basso di quelli che vendono già i giochi in digital delivery e basta (tipo Steam).

Comunque, sul loro sito c'è un conto alla rovescia. Prima o poi conosceremo anche l'aspetto commerciale di questa roba.


gparker ha detto...

Nel passaggio da materiale ad immateriale ci deve essere un abbattimento di costi, un po' perchè non ci sono più i supporti fisici da produrre un po' perchè si devono rassegnare tutti nella filiera che le cose costano meno.
E' lo stesso discorso degli album a 9€ su iTunes o dello streaming gratuito su MYSpace o Dada.

Anche per i videogiochi deve costare tutto meno. Poi come fare soldi ci pensano loro, io faccio un discorso di offerta.
Comprare il gioco a quel punto non avrebbe alcun senso, si comprerebbe semmai il diritto a giocarci ad oltranza oppure quello a giocarci un certo numero di volte (diciamo in prova, ma no come fosse una demo, gioco completo a tempo determinato).

Oppure si può pensare ad un flat mensile che gli garantisce entrate fisse.


Fabio ha detto...

Nel passaggio da materiale ad immateriale ci deve essere un abbattimento di costi, un po' perchè non ci sono più i supporti fisici da produrre un po' perchè si devono rassegnare tutti nella filiera che le cose costano meno.

Lo diciamo tutti, eppure sui negozi digitali i giochi hanno ancora prezzi stellari.


Anonimo ha detto...

In effetti...


gparker ha detto...

e infatti ancora non decollano.
E' questione di tempo.
Non hanno la pressione della pirateria come la musica o il cinema, ma lentamente ci arriveranno.

La questione è che in rete non paghi il contenuto ma il servizio. E il servizio non può costare troppo.


Fabio ha detto...

Il gaming PC la pressione pirateria però ce l'ha. Non a caso tutti i giochi PC nuovi costano circa il 30% in meno delle altre versioni e se si va sul mercato dell'usato te li tirano dietro.
Nonostante tutto ancora nei negozi digitali (Steam) vediamo botte di 50 euro.


gparker ha detto...

si la pressione esiste ma non è paragonabile a musica e film.

Ma la questione è tutta intorno alla fornitura di un servizio svolta. Se davvero io posso giocare a qualcosa come Gears Of War anche episodicamente alla stessa maniera e (più o meno) con la stessa rapidità di accesso dei casual games allora c'è rivoluzione. Allora pago qualcosa.


Fabio ha detto...

Questa è la loro conferenza al GDC

http://gdc.gamespot.com/video/6206692/gdc-2009-onlive-press-conference?tag=videos;title;1

Al minuto 16 c'è pure una dimostrazione (Crysis al massimo dei dettagli giocato con un Dell Studio).
Comunque tutti gli amanti dell'alta definizione, video e audio, non credo useranno mai qualcosa di simile.


Anonimo ha detto...

In questo periodo sto giocando un po ai videogiochi.

Io sono sempre più convinto che il videogioco è una forma di intrattenimento che è ancora all'età della pietra...


Fabio ha detto...

@frankie

Su questo sono d'accordissimo. Quello che realmente si può fare si è intravisto solo quando questo mezzo è stato messo nelle mani di gente geniale. Per il resto, come ho detto altre volte, attualmente il videgioco è "artigianato del gameplay" unito, se si vuole, ad un po' di arte rubata ad altri settori.


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