Si Terminator Salvation è divertente e carino ma no, non è all’altezza dei primi due film. E’ un film che, per come è fatto e per ciò che racconta, poteva anche non avere al centro la trama della saga di Cameron, e quando sembra recuperarne il fascino lo fa solo appoggiandosi al già fatto e già raccontato.
Il punto è che il concetto alla base di Terminator ha un suo fascino. In sè dico. La storia a cavallo tra presente e futuro in cui alcuni uomini lottano per impedire un futuro apocalittico causato dalla guerra contro le macchine (che poi è la proiezione apocalittica delle piccole battaglie che ognuno conduce ogni giorno contro le proprie di macchine), raccontata dal punto di vista della famiglia Connor e di John, il profeta del nuovo mondo, il capo della resistenza e principale nemico delle macchine, è di per sè fascinosa.
E lo è perchè James Cameron aveva visto bene e aveva realizzato due film che raccontavano con gusto e bravura quella storia fascinosa di premonizioni, lotte e aspettative di olocausto.
Tutto questo lavoro non può non entrare (volenti o nolenti) negli altri seguiti. Così anche Terminator 3 nonostante l’inconsistenza generale di tutto il film era capace nel finale di recuperare il fascino dei film precedenti e salvarsi in extremis.
Stesso destino spetta quindi a Terminator Salvation, che nonostante un impianto migliore dell’episodio precedente, lo stesso non si eleva sopra la media se non per i richiami agli episodi precedenti che tirano fuori dalla memoria dello spettatore tutto il buono fatto e creato da Cameron (ad ogni modo io John Connor l’ho sempre immaginato con la faccia simile a quella di Christian Bale). E dove non attinge agli altri Terminator attinge a Blade Runner (la panoramica dentro la fortezza di Skynet è IDENTICA a quella iniziale del film di Scott) e al cinema di guerra moderno (macchina a mano violenta e paesaggi di deserti assolati simil-mediorentali).
Ci siamo arrivati al futuro predetto da Kyle Reese nel 1984 e finalmente vediamo John Connor in azione, con tutto il carico di aspettative che ci portiamo dietro. Il carisma e l’interesse nel personaggio quindi vengono da lontano, e McG non fa nulla per aggiungere del suo trattandolo bene o male come un qualsiasi altro eroe di film di fantascienza. "Sono John Connor e se sentite questo messaggio siete parte della resistenza" è la frase-fomento del film e lo è perchè cazzo quello è John Connor! E' un mito! Sono tre che non si parla d'altro!
E' controprova di tutto questo poi il fatto che uno dei momenti più emozionanti del film sia la comparsa dello storico T800 accompagnata dalla colonna sonora classica.
Purtroppo non si tratta dell’ultimo film della serie, ce ne saranno altri, il franchise andrà avanti ed è sempre più difficile pensare di ritrovare la freschezza dei primi. Soprattutto perchè la loro forza era evocare quel futuro che invece ora siamo arrivati a mostrare. Con tutti i limiti del caso.
Il punto è che il concetto alla base di Terminator ha un suo fascino. In sè dico. La storia a cavallo tra presente e futuro in cui alcuni uomini lottano per impedire un futuro apocalittico causato dalla guerra contro le macchine (che poi è la proiezione apocalittica delle piccole battaglie che ognuno conduce ogni giorno contro le proprie di macchine), raccontata dal punto di vista della famiglia Connor e di John, il profeta del nuovo mondo, il capo della resistenza e principale nemico delle macchine, è di per sè fascinosa.
E lo è perchè James Cameron aveva visto bene e aveva realizzato due film che raccontavano con gusto e bravura quella storia fascinosa di premonizioni, lotte e aspettative di olocausto.
Tutto questo lavoro non può non entrare (volenti o nolenti) negli altri seguiti. Così anche Terminator 3 nonostante l’inconsistenza generale di tutto il film era capace nel finale di recuperare il fascino dei film precedenti e salvarsi in extremis.
Stesso destino spetta quindi a Terminator Salvation, che nonostante un impianto migliore dell’episodio precedente, lo stesso non si eleva sopra la media se non per i richiami agli episodi precedenti che tirano fuori dalla memoria dello spettatore tutto il buono fatto e creato da Cameron (ad ogni modo io John Connor l’ho sempre immaginato con la faccia simile a quella di Christian Bale). E dove non attinge agli altri Terminator attinge a Blade Runner (la panoramica dentro la fortezza di Skynet è IDENTICA a quella iniziale del film di Scott) e al cinema di guerra moderno (macchina a mano violenta e paesaggi di deserti assolati simil-mediorentali).
Ci siamo arrivati al futuro predetto da Kyle Reese nel 1984 e finalmente vediamo John Connor in azione, con tutto il carico di aspettative che ci portiamo dietro. Il carisma e l’interesse nel personaggio quindi vengono da lontano, e McG non fa nulla per aggiungere del suo trattandolo bene o male come un qualsiasi altro eroe di film di fantascienza. "Sono John Connor e se sentite questo messaggio siete parte della resistenza" è la frase-fomento del film e lo è perchè cazzo quello è John Connor! E' un mito! Sono tre che non si parla d'altro!
E' controprova di tutto questo poi il fatto che uno dei momenti più emozionanti del film sia la comparsa dello storico T800 accompagnata dalla colonna sonora classica.
Purtroppo non si tratta dell’ultimo film della serie, ce ne saranno altri, il franchise andrà avanti ed è sempre più difficile pensare di ritrovare la freschezza dei primi. Soprattutto perchè la loro forza era evocare quel futuro che invece ora siamo arrivati a mostrare. Con tutti i limiti del caso.
10 commenti:
Concordo su un aspetto: non ho ancora visto questo film - mi intriga solo la presenza di Bale devo dire - ma in effetti mostrare il futuro in Terminator non ha senso. Anzi, priva di quell'aura inconoscibile, di quella predizione nebulosa che aveva fatto la forza dei primi due episodi.
soprattutto se un film di fantascienza lo privi del design, delle immagini del futuro che rimane?
qui è tutto deserto, quindi ambientazione vaga da film di guerra o da post olocausto classico e le poche volte che si vede qualcosa di "esclusivo" del futuro sono immagini di blade runner.
una cosa su cui sono scettico è proprio bale... attore che non stimo molto
nooo...recensione stroncante. ho tantissimo hype per il nuovo terminator, ho voglia di cancellare quel terzo cesso-droide episodio, ho voglia di vedere qualcosa all'altezza dei primi due. o quanto meno qualcosa di ben realizzato e con una trama discretamente corposa. spero di non chiedere troppo...sono così fomentato che probabilmente anche un film appena sufficiente mi farà gasare.
guarda dimentica il terzo. grazie al cielo siamo lontani. E' un buon film, che non arriva minimamente ai primi due ma che cerca di sfruttarne il fascino per fare un bel po' di azione. Per cui se sei già fomentato probabilmente non ti deluderà.
Quanto a Bale, a me piace.
Che non mi si tocchi Bale.
sto con Macs, e pure io amo molto Bale, anche se ancora secondo me non l'ho visto nel suo ruolo perfetto...
Forse American Psycho, che pero come film valeva poco...
Il film è un blockbuster molto solido e con un apparato visuale di serie A.
Un saluto
Condivido in pieno. Non mi aspettavo, e ho apprezzato, che ci fosse anche Kyle Reese, come pure ho goduto quando ho visto il grugno di Arnold. La grande delusione è però arrivata nel finale (SPOILER), con quella forzatura del trapianto. Mi sa che ha ragione un mio amico, se avessero avuto il coraggio di lasciarlo morire con tanto di passaggio di testimone sarebbe stata una bomba innovativa.
Greylines
il problema è che stanno lì per fare una serie di film con John Connor, il progetto lo prevede sempre.
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