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Reclusion

Giusto per dire, ora che è passato un po', che io sono per il carcere.
Che poi lo dico con le lacrime agli occhi, ma non posso passare sopra al principio. Non posso inneggiare alla galera per altra gente che impunemente fa il suo lavoro nonostante noti capi d'accusa e poi non dire nulla quando arrestano Polanski che ha ammesso di aver violentato una tredicenne.
Certo a 76 anni forse è un po' tardi. Certo è probabile che dietro ci sia la manovra di qualcuno che vuole trarre un vantaggio da tutto questo. Certo la sua vita, come dicono in molti, è stata talmente incredibile (e non parlo solo di Sharon Tate) da far quantomeno considerare attentamente la questione. Tutto quello che volete. Ma c'è un crimine confessato, una fuga che con tutte le stranezze e le concessioni del caso è comunque tale e ora un arresto.

Voglio insomma dire che ci potevamo risparmiare quest'arresto, che andava fatto prima e che forse ora è stupido. Ma adesso che è accaduto si è messo in moto qualcosa che non si può e soprattutto non si deve fermare. Ci sono delle leggi e non ci sono motivi per i quali non dovrebbero essere valide anche per lui. Che poi spero che ce la faccia, perchè come si può non volergli bene?? Ma non può essere graziato, perchè semplicemente non è giusto.

58 commenti:

frankie666 ha detto...

secondo me in tutto questo Jack Nicholson si sganascia dalle risate.


Thomas Morton ha detto...

Accidenti, sto già litigando su questo in un altro blog, e non mi va di ricominciare. Comunque all'inizio ci sono rimasto un po' male, ma il tuo ragionamento mi sembra corretto. L'unico appunto che farei è che lui NON ha ammesso di averla violentata, ha ammesso di averci fatto del sesso, che non è proprio la stessa cosa.


gparker ha detto...

e infatti c'è un processo e se si prova che poi è innocente io sono contento.
Ma è scappato e ora si fa il processo.


Alberto Di Felice ha detto...

Un processo non dev'esserci perché le cose sono pienamente definite: c'è già stato il patteggiamento col quale, per la giustizia americana, il reato di cui Polanski risponde è quello specificato dal commento precedente di Thomas Morton; manca solo la sentenza con la pena che gli spetta. Se interessa, ne ho scritto qui.


gparker ha detto...

il processo ci sarà perchè è fuggito senza aver scontato in pieno la sua pena. E quello è un crimine.


Fabio ha detto...

All'inizio non capivo molto questo tuo post; poi ho letto che una folta schiera di intellettuali/attori/tv-star hanno espresso solidarietà al su citato...


frankie666 ha detto...

e io devo ancora vedere rosemary's baby...


el señor dionigi ha detto...

Gparker è equilibrato come sempre, io concordo ma vado un po' oltre a favore del "sia fatta giustizia", perchè sinceramente mi disgusta questo teatrino peloso a favore di Polanski, ma poi mi viene da ridere pensando che si è schierato con lui anche uno come Woody Allen, che in quanto a pederastia se ne intende, e come gli attorucoli e registucoli italiani, per i quali una lagna vale l'altra, per Polanski, per i tagli ai fondi o per la libertà (sic!) di stampa, purchè ci si lagni. Un paio di appunti agli amici del blog, poi. Quello che un simpatico commentatore di questo post poco più sopra -il cui volto assorto denota grande intensità morale- definisce patteggiamento (utilizzando così un istituto processualpenale italianissimo) è in realtà una cosa ben diversa dal patteggiamento italiano, in cui, nel quadro di una serie di garanzie per la parte offesa, pubblico ministero e imputato giungono ad un accordo da sottomettere poi all'omologazione del giudice; fare ricorso poi al paragone con la prescrizione prevista dalla norma del codice penale italiano è una falsità perchè ogni Stato è libero di giocarsi i termini di prescrizione come vuole (giusto o sbagliato che sia che gli Stati Uniti non ne prevedano alcuna; sbagliato, evidentemente, ma le regole del gioco sono quelle). Infine, ad un altro simpatico commentatore che ci precede, che con fare saputello ci mette in guardia dall'identificare violenza sessuale e semplice rapporto sessuale (presupponendo dunque un possibile consenso della fanciulla), che "proprio non sono la stessa cosa", vorrei ricordare che al di sotto dei 14 anni questa distinzione non esiste per legge, e cioè il rapporto sessuale con una infra-quattordicenne costituisce sempre elemento oggettivo e soggettivo del reato, senza capacità di scriminante da ignoranza dell'età della persona offesa; addirittura, ad esempio, nel nostro codice penale è l'unico caso di imputazione per responsabilità oggettiva, in cui si prescinde da dolo o colpa dell'agente (ma sono certo che i nostri precedenti branditori della spada del diritto sanno molto più di me in tema di principio di colpevolezza).


Basilide ha detto...

Io penso che un intellettuale non possa essere un pedofilo. Scusatemi,ma proprio non riesco a considerarlo tale. C'è un filo rosso che separa gli atti compiuti da un uomo qualunque e quelli commessi da un intellettuale superiore e quel filo rosso è tutto.


Larry ha detto...

ovviamente quest'ultima è una provocazione...


Thomas Morton ha detto...

Dionigi, senza rancore, ma la saccenza e la presunzione di avere la verità in tasca riesco a vederla solo nei tuoi commenti (a parte il cattivo gusto di bollare Woody Allen come "pederasta" per una vicenda dove ne è uscito pulito).

Per fortuna mi pare che siamo tutti d'accordo sul fatto che il crimine c'è stato e va punito: non è il caso di fare a gara per dimostrarsi più forcaioli degli altri.


el señor dionigi ha detto...

Figurati, sotterro con piacere l'ascia di guerra. Tanto alla fine avevano ragione i romani, come sempre: in pari causa turpitudinis melior condicio possidentis.


Basilide ha detto...

Le mie sono considerazioni in tema di "meritevolezza di pena", non ritengo che Polanski vada giudicato come persona ma come artista. Non mi importa se un tribunale stile forum lo abbia giudicato colpevole. Quello è solo il suo io-storico che è cosa ben diversa dal suo io-pneumatico.
Chissà cosa avrebbe detto la buon anima di Micheal Jackson....


gparker ha detto...

Michael Jackson avrebbe detto: "E che lui si e io no??"
Comunque non credo che un artista debba essere sottoposto a regole diverse rispetto agli altri. A lui non può essere permesso quello che è vietato ad altri. In altre parole non volevo scriverlo ma mi ci avete costretto: La legge è uguale per tutti.


Everyman ha detto...

Basilide non dice cose sciocche, sicuramente non sono "urbane". Ma chi direbbe mai che Bukowsky era un alcolizzato oppure pasolini un gay sadomasochista? L'artista ha diritto ad una zona franca...


Comunque, per salvare capra e cavoli, io ho una controprosta:

Consegnare alle autorità americane Giulio Scarpati il cui arresto, in quanto sosia di Polanski, consentirebbe di placare la sete giustizia che noi tutti abbiamo senza però mettere ai ceppi un grande come Roman...

Placare un bisogno di giustizia almeno dal punto di vista "formale" mi sembrerebbe equo...


gparker ha detto...

Pur essendo daccordo con l'arresto di Scarpati (poi una motivazione la si trova) non posso che fart notare come il tuo paragone sia fallace. Omosessualità e alcohol non sono reati. Quello che ha fatto polanski si. La zona franca cui ha diritto l'artista è la medesima cui ha diritto ognuno altro. che poi ci sia una sorta di tolleranza generale verso i costumi curiosi e bizzarri degli artisti è un altro conto e comunque si ferma dove inizia il diritto.


Paviglianiti ha detto...

A Roman adesso gli accollano pure i fatti di Rignano Flaminio


el señor dionigi ha detto...

Sei stagioni di "Un medico in famiglia" sono una motivazione più che sufficiente.


Everyman ha detto...

Gparker, rimaniamo sul terreno del paradosso. Parlare di reato è giusto, ma è un discorso formale (quasi formalista) che non consente di districarci nell'anima profonda della questione.
Io credo che l'artista, in quanto tale, sia autoriferito e tutti i suoi gesti dall'alcol all'omosseualità (persino la pedofilia) siano rivolti contro se stesso. Il reato, dovremmo interrogarci sul senso di questa parola ma non è la sede adatta, ha la funzione di delimitare la realtà. Con questa definizione già lo si pone in contrasto con l'arte e con l'artista come figura.
Una cosa mi sembra utile chiedersi:

se non si fosse trattato di una storia di violenza su una minore, ma che so, di evasione fiscale o droga o financo di omicidio, come ci saremmo comportati? sono SICURO che tutti avremmo invocato la clemenza. Dunque TUTTI riconosciamo la zona franca di cui sopra meno che per le vicende di pedofilia. Sarebbe un caso SOFRI bis su scala mondiale.
Certo capisco che la pedofilia suscita una voglia di giustizia tale da lambire la vendetta: è il crimine inviso anche al labile ma inflessibile codice della malavita.
Inoltre, chi di noi si è posto questo dilemma etico quando ha visto i film di Roman e presumibilmente li ha apprezzati?
Nessuno, perché lo giudichiamo come artista e in quanto tale dobbiamo trattarlo in questa orribile vicenda...


Larry ha detto...

Si beh, il fatto che un uomo debba essere giudicato secondo cultura è piuttosto razzista, perchè uno che è più ignorante deve pagare mentre se uno è intellettuale o ha meriti artistici non dovrebbe? non ci sono particolari motivazioni mi sembra


gparker ha detto...

comprendo il tuo discorso su come le limitazioni del vivere civile cozzino con il concetto di artista, di per sè senza limiti (altrimenti è inutile) ma non concordo. E non concordo nemmeno quando dici che saremmo stati tutti meno aspri se fosse stato omicidio o evasione fiscale.

A parte che ogni reato suscita reazioni diverse perchè ha livelli di gravità diversi, ad ogni modo io personalmente sarei stato per l'eguaglianza di trattamento a prescindere.
Perchè se l'artista in sè vive i vincoli sociali diversamente e soprattutto li subisce diversamente è anche vero che nel caso polanski non ci sono solo le ragioni per colpire chi ha torto ma anche per dare giustizia a chi ha ragione. C'è in sostanza anche un'altra parte in causa che merita soddisfazione.

Poi come ho già detto possiamo dire che è stato strumentale ritirare fuori il caso ora, che molti daranno addosso per le motivazioni più impensate e via dicendo. Ma a prescindere da tutto questo non è pensabile che un uomo, perchè artista, goda di immunità legale.


Basilide ha detto...

Che la sapienza e la conoscenza siano motivi di salvezza gli gnostici lo sostengono da secoli...


gparker ha detto...

salvezza, non immunità dalle leggi degli uomini.
Il problema è pratico in primis (che precedente allucinante si creerebee??) ma anche teorico: lasciare intuire una differenza tra esseri umani è impensabile, lasciare intuire che esista anche solo una categoria umana immune dalla legge pone il problema della categorizzazione. A questo punto chi è artista? Come lo si determina? E se qualcuno dicesse che non lo è? Qual è il numero minimo di pareri contrari perchè una persona non sia più definibile artista? Si è artisti anche se si è prodotta una sola cosa di valore magari 30 anni fa?
Anche a livello solo teorico lo trovo inaccettabile.


Larry ha detto...

Definire una categoria al di sopra della legge è già di per se razzista nei confronti delle altre, e il problema pratico è evidente, voglio dire, pure hitler disegnava, e quindi tutto quello che ha fatto era autoriferito? ma il punto è pure un altro, perchè tutto ciò che fa un artista è autoriferito e ciò che fa uno qualunque no? credo ci siano diverse persone non artisti che abbiano commesso crimini più per colpire se stessi che gli altri, e questo di solito è uno sfogo di una patologia psichiatrica, ma anche quando non lo sia non pone mai la persona al di la della legge, perchè la legge tutela chi è vittima, una categoria che viene colpita a prescindere dalle motivazioni ultime del crimine.


Thomas Morton ha detto...

Io gli artisti li manderei tutti a zappare la terra.


Jay ha detto...

Hai bisogno di compagnia Morton?


Thomas Morton ha detto...

in questo caso li manderei tutti a zappare col mouse, che è pure peggio.


frankie666 ha detto...

ma che bella discussione. Di par mio sto con parker e dionigi.


tony ha detto...

Anch'io sono per gli artisti liberi e i vecchi lasciati tranquilli! Voglio il risarciementodanni per Bertrand Cantant che s'è fatto il carcere a Vilnius uccise di botte la compagna (diamine...è pur sempre una rock star!) e Priebke consigliere comunale.

E se proprio devo pensare a qualche categoria soggetta all'immunità voglio parametri certi: uomini, bianchi e col naso lungo.


Fabio ha detto...

Io sto con el senor Dionigi a prescindere perché avanza, come diciamo a Palermo.


dario ha detto...

Boh, io sinceramente non capisco come si faccia a prendere sul serio la polemica tirata su da basilide. Parker, il tuo tasso di goduria polemica si vede anche da queste cose.
L'Artista, poi. E' neoneoneoromanticismo. Praticamente dopo il lodo Alfano, il lodo Wilde. A sto punto bisognerebbe avvertire le proprie amiche, sorelle e simili di controllare la carta d'identità di quelli con cui escono. Se sotto professione c'è scritto Artista, hanno il diritto di stuprarle, picchiarle o ucciderle. Tanto è tutto autoriferito. Molto meglio uscire coi Salumieri.

ps: altro paio di maniche è chiedersi che cazzo ci faceva una tredicenne alle feste non tranquillissime di Jack Nicholson. Si dirà che non aveva piena consapevolezza di quel che faceva, essendo tredicenne. Come se invece la 23enne che dà il culo per entrare in politica avesse piena consapevolezza. La consapevolezza non la dà certo la maggiore o la minore età. I marchettari diciassettenni di borgata con cui andava Pasolini avevano probabilmente più consapevolezza di sé e di come va il mondo della media dei trentenni che si vedono in giro oggigiorno.


Thomas Morton ha detto...

Boh, io sinceramente non capisco come si faccia a prendere sul serio la polemica tirata su da basilide.

Ah, meno male... credevo di stare sognando.

Piuttosto, giusto per aprire altri fronti, è giusto quel che diceva Dionigi sul fatto che per la legge non c'è differenza fra uno stupro e il rapporto consenziente con una minore di 14 (per la legge italiana, mentre per quella americana forse non è così, stando al riassunto della vicenda di De Felice). Ma si potrebbe discutere dell'opportunità di tale legge. Pur comprendendo benissimo la necessità di tutelare i minori e quindi di punire certi comportamenti, è assurdo che non esista un reato specifico diverso dallo stupro, che oggettivamente è una cosa diversa.


gparker ha detto...

tony: hai dimenticato "dotati di basette"

dario: ce l'ha portata la madre. Non scherzo. A casa di Jack Nicholson!

Thomas: non la prenderei mai sul serio sul serio ma a livello di speculazione teorica. Cioè chiedersi se la diversa organizzazione interiore del mondo e un lavoro in cui ti dedichi alla sua destrutturazione poi non influisca su quell'organizzazione che la società dà a se stessa.
La mia risposta è comunque "no".


dario ha detto...

Ma anche perché, al massimo, questa discrasia tra artista e mondo, per il quale l'artista non segue le regole del mondo, ha senso proprio se il mondo non deroga alle sue regole. Te lo immagini? La cricca di woodstock che si distrugge di droghe e lo stato che non li arresta per questo perché "agli artisti è permesso"?
Che poi anzi, guarda che è proprio in questo meccanismo che l'artista, la rockstar, lo scrittore vengono disinnescati dal potere. Costruendogli una nicchia intorno, rendendoli freak, additandoli come un micromondo separato, in cui valgono regole diverse e che non ha niente a che vedere col mondo reale. Tipo "Tizio ha detto questa cosa shockante, beh ma si sa come sono gli artisti..." oppure "Caio ha fatto questa cosa eclatante, nel pieno spirito di ribellione della rockstar". Come bestie in gabbia, a fare lo spettacolino della diversità.


el señor dionigi ha detto...

Caro Fabio, ti ringrazio per l'endorsement (che ricambio sempre e comunque nei tuoi confronti, non fosse altro per condividere i natali con Peppino Paviglianiti), anche se non saprei dire dove hai colto un "avanzamento" nella mia interpretazione del caso Polanski. (Anzi, concedimi l'ardita affermazione che sto per fare, giusto per aggiungere una spezia alla discussione già saporita, grazie al polemista Basilide: nella vicenda del povero Roman, vittima di truci crimini universali -il nazismo- e individuali -la setta di Charles Manson- che a sua volta si converte in carnefice, intravedo la riprova del fatto che -come ricorda anche l'immenso Francesco Gazzoni nelle premesse al suo Manuale di diritto privato- la storia dell'umanità non è dominata dall'idea di progresso, ma dal drammatico eterno ritorno nietzchiano, con tutto ciò che adesso consegue, in chiave nichilistica.)

Per quanto riguarda la polemica sulla presunta discrasia-schizofrenia tra uomo e artista, bisogna -secondo me- ricondurla in questi termini, parzialmente dimenticati nella discussione che precede: la distinzione non va fatta, in termini ontologici-sartriani, tra artisti (Polanski) e uomini-non-artisti (me), perchè, già di per sè, è una distinzione impossibile, in quanto non esiste lo status di "artista" (mi ricorda un amico che mi chiedeva "come si diventa mod", presupponendo l'esistenza di un modulo da compilare), derivando esso, in fin dei conti, nient'altro che dal mercato (basti pensare all'arte contemporanea e il famoso "ma questo lo so fare anche io" per rendersene conto). (Anche perchè l'unico intellettuale integrale del novecento che conosco è Michi Panero, ovvero uno scrittore che non ha mai scritto un libro. Tutti gli altri, per riprendere Sartre, "fanno" gli artisti, mica lo "sono"). L'unica distinzione che -a mio avviso- si può fare è di tipo funzionale e riguarda colui che vive da artista nei suoi momenti come artista (Polanski regista o Polanski a una conferenza stampa) e nei suoi momenti come uomo comune (Polanski che va alla festa di un amico o Polanski che compra il giornale): in questo senso, sarebbe riprovevole l'accusa nei confronti di un film di Polanski in cui lui stesso, o un altro attore, violenta una ragazzina di tredici anni ad una festa; sarebbe invece legittima la stessa accusa qualora lo stupro non fosse un'invenzione cinematografica ma la realtà dei fatti. (Qualcuno mi scuserà per un linguaggio così para-giuridico, che riecheggia la distinzione che le direttive comunitarie fanno del professionista e del consumatore, ma mi sembrava giunto il momento, dopo tante parole versate, dell'ammorbamento generale).

ps gparker, a parte quel post colonizzato dagli amici giapponesi, è forse questo il post più commentato dell'anno? Non è che forse ti sei sbagliato e più che di cinema, per avere successo, ti conviene fare un blog di commenti a casi giudiziari penali..?


gparker ha detto...

il post più commentato è arrivato ad oltre 100 commenti. Non ricordo quale fosse ma no riguardava il cinema.


frankie666 ha detto...

io mi sa che lo ricordo di cosa parlava... meglio che sto zitto.


gparker ha detto...

no dillo che io non riesco più a trovarlo. E' comunque un record.


Anonimo ha detto...

secondo me è quello dove si rendeva pubblica la parentela fra il tenutario di questo blog e compatto


Fabio ha detto...

C'è un post dove, dopo una cinquantina di commenti, si è scoperto che alla fine gparker e il compatto sono fratelli. Quello è uno dei più commentati.

@senor Dionigi

Eheh, mi aspettavo l'equivoco.. :)
Avanzare è un termine dialettale che significa avere un credito ("avanzo diecimila lire da..". Anche figurato: "ti do questo, e avanzo", nel senso di "ho fatto più di quello che dovevo" ).

Siccome tempo fa mi avevi un po' soccorso sull'argomento Lionello allora a mo' di battuta avevo scritto che questa volta ero d'accordo a prescindere perché, appunto, avanzi.

Approfondimento linguistico e scherzi a parte, io credo che nel caso in oggetto si può anche avere qualche perplessità dovuta al fatto che è trascorso un lasso di tempo notevolissimo. La parte emozionale di ognuno di noi è colpita in modo meno duro dal racconto del reato.

Tuttavia, se ho letto bene, Polanski avrebbe ubriacato e drogato la ragazza e in seguito si sarebbe anche difeso dicendo che la tredicenne era stata spinta dalla madre, che pensava di agevolarle una carriera nel cinema. Ecco, che di questi tempi così pruriginosi ci si metta a firmare appelli per una faccenda così mi dà molto da pensare...


frankie666 ha detto...

si uno di quelli piu commentati e quello in cui si scopre che il comp e tuo fratello. Anche io pensavo a questo...

Ma ne ricordo un altro...


gparker ha detto...

si se non sbaglio quello arrivò a 60-70 commenti ma quello che ha rotto il muro dei 100 è un altro.
Non solo i commenti erano tutti OFF TOPIC ma anche il topic era poco rappresentativo.


tony ha detto...

Lodo Wilde per gli artisti: dalla certezza della pena alla certezza del pene.


Anonimo ha detto...

dionigi sei fantastico, da accademico ti confesso che pilotti del genere in post su blog sono rari e, a modo loro, ammirevoli...certo pero' che palle!!

io personalmente non sono d'accordo con l'arresto di P, legge e giustizia non sono la stessa cosa...arrestare una persona per reati commessi decenni prima e' comprensibile (secondo giustizia) solo per i reati piu gravi...e in genrale e' cosi che funziona (oltre qualsiasi statuto codice legge).

poi per cortesia smettiamola con queste puttanate sullo statuto speciale dell'artista...e chi lo decide chi e' artista? Facciamo cosi io mi sento un grande artista, che faccio...domani vado a scoparmi una ragazzina minorenne e mi posso sentire assolto?

oppure lo decide il pubblico chi e' un grnade artista? allora se Pol. se ne e' fatta una, muccino in italia si potrebbe sbattere una serie intera di scuole medie...

se invece lo decidono i critici chi sono i veri grandi artisti allora io spero che almeno gli artisti comincino dalle sorelline dei critici a menare l'uccello impunemente

uccio.


frankie666 ha detto...

direi premio commento della settimana all'Uccio.

Le ultime tre righe poi per me sono da commento del 2009.. Da macchianera blog awards (OT: scandalo che non ci sei gp, io dico di urlare al complotto!)


frankie666 ha detto...

(Uccio ma sono pure io un accademico?)


Anonimo ha detto...

si frankie, anche tu lo sei
uccio


el señor dionigi ha detto...

Uccio, "che palle" lo dici a tu' padre, intendo?

E ad ogni modo, io l'unico Uccio che conosco è "l'untissimo Uccio" degli Amici del mare a Favignana, e di certo non è un accademico (se non del pesce spada alla griglia).

(Infine, meglio allora che non entri MAI nel mio blog, in cui faccio dei pilotti uno stile di vita).


gparker ha detto...

Uccio, mi sembra comunque che questo rientri tra i crimini più gravi. Violenza su 13enne.... Non oso pensare a quali aggravanti poteva meterci.

dionigi: il problema con gli amici del mare è che non sai mai bene davvero che facciano d'inverno.


Anonimo ha detto...

dionigi, ma come te la sei presa?
potevi almeno restare in tema e dire "du palle lo dici a tua sorella minorenne"...e tra le altre cose, si, lo dico a mio padre...ma insomma non vedo perche limitarmi a lui, che poverino sta anche diventando anziano...su dai non fare cosi, non essere infantile...du palle, mica t'ho detto chissache' no? Sono il primo che s'e' mai permesso?

untissimo uccio del mare a favignana, ah... immagino ricordi bellissimi...e comunque tematizzare la cottura del pesce spada sarebbe materia seguitissima...

guarda, quasi quasi ci vengo proprio nel tuo blog...n'altro po e mi incuriosisco...sei proprio astuto dionigi

parker, io francamente non lo so, dipende dalle tue valutazioni, ma intendo dire che non basta sapere che back in the us lo vogliono arrestare per sapere se e' giusto...violenza carnale e' una brutta cosa, ci sto, ma bisogna anche vedere che funzione si vuole dare alla pena, da un punto di vista retributivo, pare che la vittima lo ha perdonato, e ci sarebbe un discorso sull'elemento deterrenza...ma non credo che Pol. possa essere un esempio valido...se poi pensi alla pena come rieducazione che famo, lo mettiamo in galera a seguire un corso di regia? Non so, non ho un'opinione fortissima a riguardo, ma mi domando, per esempio, se la polizia e i prosecutors hanno mezzi limitati, forse non stanno facendo tutto il possibile per stupri con violenza e cazzi vari accaduti ieri, oppure non stanno trattando con il dovuto rigore un caso di omicidio della settiman scorsa, qual'e' l'utilita' sociale di continuare a rompere le palle, dopo 30 Aanni a Pol., dopo che la vittima lo ha perdonato? Non lo so, pero' sono sicuro di una cosa, che se gli artisti sono speciali, in questo caso lo sono al negativo, un altro cittadino non sarebbe mai stato arrestato dopo cosi tanto tempo per quel tipo di reato...e questo non mi mette a mio agio se vuoi

uccio


dario ha detto...

Ok, Uccio, ma tieni presente che questo signore, per quanto possa stimarlo, è scappato per evitare la galera, e da allora non mette piede negli usa proprio per questo. Cioè, siamo tutti qui che vogliamo giustamente che il miglior premier in 150 di storia d'italia si sottometta alla legge, e poi il primo regista geniale che passa lo perdoniamo, anzi no, lo prescriviamo e poi lo perdoniamo?


gparker ha detto...

si il punto non è la rieducazione o la deterrenza ma il fatto di dire "Nessuno può scappare in eterno alla giustizia".
Sono daccordo che è tardi per carità, ma ora che è successo non si può fare finta di niente e tornare indietro.
Quello un reato lo aveva commesso, era stato condannato, poi ha scontato parte della pena ed è scappato, ora lo hanno ribeccato e devono dimostrare che non si scappa per sempre.

Poi si se era un idraulico non lo cercavano così a lungo ma proprio perchè non lo è si dimostra che la legge non guarda in faccia a nessuno.
Certo non è Priebke ma il motivo per cui ci si accanì su Priebke novantenne era quello, il fatto che non si scappa per sempre e prima o poi si paga.


el señor dionigi ha detto...

vabbè, basta co 'sto polanski, qui la cosa più grave è che uccio non ha mai visto borotalco..


frankie666 ha detto...

Secondo me se le leggi degli Stati Uniti impongono che venga processato e giudicato, allora Polanski deve aderire a quelle leggi. In effetti il paragone di Dario con il miglior premier in 150 di storia mi trova abbastanza d'accordo.

Premetto che di giustizia ne so poco, anche se ho scoperto di essere un accademico, ma non esiste la prescrizione negli States?

Cazzo Dionigi la citazione ci é sfuggita a tutti... Hai agito di astuzia, mi hai comprato.


Anonimo ha detto...

ah dionigi, hai ragione, anzi ti diro che moretti non mi piace neanche tanto...sono piu il tipo da americanata, pero' tu sembri piuttosto permaloso...mio padre la prende meglio di solito...senti ma come si chiama il tuo blog?
\
guarda so sempre un accesso in piu eh

uccio


Thomas Morton ha detto...

Uccio, per accedere al blog di Dionigi basta che clicchi sul mio nome.


frankie666 ha detto...

uccio clicca sul suo nome vai e ti manda sul suo profilo. Da lì clicca sul suo blog.


Thomas Morton ha detto...

Volevo rubargli gli accessi... ma il fatt è che chi pensa che Borotalco sia di Nanni Moretti se lo merita, Alberto Sordi.


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