Con un minimo di vanto aziendalista faccio notare che negli ultimi due anni il vincitore dell'Oscar come miglior documentario è passato nella sezione Extra | L'altro cinema del Festival di Roma. Ecco lo dico perchè Sons Of Cuba si colloca in quella tendenza. Magari non vince, magari nemmeno lo candidano ma è a livello.
Commovente, sorprendente e pieno di cose mai viste si tratta di un documentario sui bambini che si allenano a diventare pugili in una nazione che ha fatto del dominio nel pugilato professionistico uno dei punti di forza della propria strategia non solo sportiva ma anche politica.
Essere un piccolo pugile a Cuba significa allenamenti estenuanti e un confronto con l'idea di dover portare avanti il mito della supremazia dei pugili cubani che schiaccerebbero anche gli adulti.
Questi bambini piangono, picchiano, corrono, rubano e ancora piangono e così fanno anche i loro allenatori che prima li sgridano poi in un angolo piangono. Tutto pensando al Comandante, tutto sotto l'egida delle sue foto e delle sue parole
Commovente, sorprendente e pieno di cose mai viste si tratta di un documentario sui bambini che si allenano a diventare pugili in una nazione che ha fatto del dominio nel pugilato professionistico uno dei punti di forza della propria strategia non solo sportiva ma anche politica.
Essere un piccolo pugile a Cuba significa allenamenti estenuanti e un confronto con l'idea di dover portare avanti il mito della supremazia dei pugili cubani che schiaccerebbero anche gli adulti.
Questi bambini piangono, picchiano, corrono, rubano e ancora piangono e così fanno anche i loro allenatori che prima li sgridano poi in un angolo piangono. Tutto pensando al Comandante, tutto sotto l'egida delle sue foto e delle sue parole
1 commento:
sembra veramente spettacolare...
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