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30.4.11

Perchè Kenneth Branagh ha diretto Thor

Abbiamo visto Tim Burton dirigere due film su Batman, Ang Lee alla regia di un film su Hulk (nonchè fare in prima persona il motion capture del personaggio principale) e Michel Gondry portare al cinema Green Hornet. Non ci si dovrebbe più stupire alla notizia di un autore intellettuale che dirige un film commerciale su un supereroe, eppure l’accoppiata Kenneth Branagh/Thor ha del clamoroso per unione di accademico e commerciale.
Branagh è uno dei maggiori interpreti e registi contemporanei delle opere shakespeariane, Thor il personaggio protagonista di una serie di fumetti Marvel, un dio nordico che opera tra i mortali come un eroe tanto da essersi guadagnato un film a lui dedicato in uscita al cinema questa settimana.

Prima d’ora Branagh aveva lavorato per il cinema in maniera parsimoniosa e più che altro concentrandosi su trasposizioni d’eccezione (Enrico V, Molto rumore per nulla e Amleto), più altre opere tra il teatrale e il letterario (Frankenstein di Mary Shelley o Il Flauto Magico), come dice lui: “Copioni con molti thou e thee”.
Thor invece al cinema non era ancora mai approdato e ci arriva ora come parte di un progetto più grande orchestrato dai Marvel Studios: realizzare diversi film su diversi supereroi (Iron Man, Capitan America, Hulk...) per poi lanciare un filmone che li riunisca tutti (I Vendicatori in uscita nel 2012).

Dunque il più teatrale dei registi cinematografici contemporanei per uno dei progetti più commerciali dell’annata. Peraltro in 3D!
E per quanto affidare a Branagh un film come Thor, la cui trama gira intorno alla storia epica di una famiglia di dei, possa avere una sua logica, lo stesso il regista e attore è il primo ad ammettere la stranezza del tutto quando gli si domanda senza mezzi termini.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho visto Thor 3D questa sera e proprio non capisco la tua avversione ... ne parli male solo in base a un'idea preconcetta o l'hai anche visto?
a parte le diverse suggestioni prese dal ciclo scritto dallo stesso J. M. Straczynski (che qui figura come sceneggiatore), il film regge ed è godibile anche se lo si considera autonomamente al dii fuori del mondo fumettistico


gparker ha detto...

No no. Stavolta l'ho anche visto! :)
Non mi ha fatto schifo ma mi è sembrato davvero medio.


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