A fine maggio è arrivato online Rigamortis, un musical a tema zombie. Si tratta di un esperimento in tre parti che guarda in tutto e per tutto (forma, contenuto, stile, idee e chi più ne ha più ne metta) a Dr. Horrible Sing-along blog, senza averne l'allure da Hollywood-off e senza poter godere del genio di Joss Whedon ma con la ferma intenzione di fare un prodotto godibile a più livelli.
L'uscita di Rigamortis segna (e finalmente!) lo sblocco di un periodo di forte stallo e ripetitività produttiva nel genere musicale per la rete, causato da una parte dal devastante ingresso di Dr. Horrible nel mondo delle webserie (un prodotto che per creatività, notorietà e successo sarà inarrivabile ancora per molto), e dall'altra dal mutato sentimento generale nei confronti del genere da quando prodotti come Glee hanno riportato in auge la musica nei racconti. Certo un musical non è Glee (che è una serie con intermezzi musicali), un musical porta avanti il racconto attraverso i brani musicali, ma l'evoluzione di un genere passa anche per questo genere di prodotti.
Rigamortis quindi è una webserie della durata complessiva di poco più di mezz'ora (quindi poco più di dieci minuti ad episodio) che, partendo da un tema estremamente in voga al momento nelle altre forme di produzione culturale, aggiunge una visione da webserie. Il tema sono gli zombie, sempre più presenti al cinema, nei videogiochi, in tv con il successo di The Walking Dead e ovviamente anche nella rete stessa dove il non morto è un must da tempo. L'ottica da webserie è quella del microcosmo e delle idee e valori della rete.
Si racconta infatti di un'invasione zombie fallita. Un colossale fail che lascia i due zombie protagonisti da soli di fronte ad un esercito di umani esaltati ed agguerriti, pronti ad uccidere ogni rimanente non morto. I due vivono una romantica storia d'amore funestata dal maschio alfa degli umani (corrispettivo di Captain Hammer), fuggono, cercano salvezza e in ultima analisi si dimostreranno più umani degli umani.
Dunque di nuovo l'opera di genere raccontata dal punto di vista del villain e con grande sentimento, ribaltando i ruoli e mostrando il tradizionale cattivo come lo sfigato della situazione che, in quanto tale, lotta contro un bullo per le sue piccole e idealistiche conquiste. Il mondo a dimensione di high school.
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