Di storie come quella di Sarà il mio tipo? ne abbiamo viste, lette e sentite a bizzeffe: due persone sole in città si conoscono e iniziano una relazione sentimentale anche se molto differenti tra loro. Nonostante il titolo italiano (ma in fondo anche nonostante quello originale) Sarà il mio tipo? non è una commedia, non mette cioè i due personaggi e le loro incompatibilità comicamente in contrasto, anzi, sembra lavorare sottilmente per trovare una possibilità in cui la shampista ignorante e vitale possa davvero resistere con il professore di filosofia più ombroso, un modo in cui le velleità del secondo incontrino le esigenze della prima. Il fatto che siano incompatibili e cerchino comunque di amarsi non fa ridere, è un problema e una sfida in cui il film crede fermamente.
La scommessa assurda di Sarà il mio tipo? è dunque quella di far sì che anche al pubblico, abituato fino alla morte a vedere simili contrasti, tutto questo stia a cuore. Non la si può dire completamente vinta ma mentre il film perde interesse nella coppia lentamente emerge un'inaspettata potenza in Jennifer.
Jennifer è la shampista (ovvero il 50% del film), interpretata da Emilie Dequenne, diventata famosa a 18 anni nel ruolo di Rosetta (Palma d'Oro e rivelazione mondiale del talento dei fratelli Dardenne). Lì interpretava con minimalismo un personaggio che pareva non mostrare emozioni, qui invece è esagerata, colorata, un po' cafona ma piena di voglie e desideri; lì non sorrideva mai, qui sorride sempre; lì vestiva da maschiaccio qui è tutta un trucco e un colore ai capelli.
In un trionfo di sex appeal e tenerezza la prestazione di Emilie Dequenne imprime a tutto il film la spinta giusta. Nonostante la sua controparte sembri affossare qualsiasi possibilità di coinvolgimento sentimentale (un po' per ruolo, un po' per impalpabilità di Loic Corbery), lei rischiara un film che lentamente e per fortuna sposta il suo asse su di lei. Se inizia come una storia d'amore Sarà il mio tipo? verso la fine diventa la storia di Jennifer.
Non è dato sapere quanto tutto ciò fosse previsto e quanto invece sia stato un aggiustamento in fase di montaggio, ad ogni modo funziona. Il corpo di Emilie Dequenne si plasma alla perfezione assecondando i canoni dello struggimento moderno, assorbe i colpi da romanzetto da 4 soldi per moltiplicarne il senso. Il film la vuole donna che si strugge per un uomo che non la merita ma lei aumenta i livelli di lettura e la complessità. Preoccupata per sè e per il figlio che deve crescere da sola, realmente innamorata, forse consapevole di essere all'ultima spiaggia (data l'età), sincera e onesta al punto da non temere le scelte più dure il personaggio di Jennifer per come lo interpreta Emilie Dequenne lotta contro tutto il banale e il trito di questa storia per diventare un simbolo di femminilità moderna in diretto contatto con i canoni più classici. Pensata come un personaggio femminile d'altri tempi smania con fatica e dolore per essere invece uno moderno.
Se una trama come quella di Sarà il mio tipo? l'abbiamo vista e sentita mille volte, un personaggio come Jennifer no.
2 commenti:
Ok lei, perfetta..ma vorrei due parole su lui.
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