Sex and The City 40 anni dopo e con molta più calma. Così si presenta Book Club - Tutto Può Succedere, iniziando con gran ritmo e una presentazione delle 4 protagoniste, amiche da sempre, tutte dalla grandissima carriera e quindi dal tenore di vita alto. Una sola ancora sposata, una sola che non ha mai smesso di cacciar uomini e le altre due in attesa di storie romantiche. Tutte e 4 le loro vite ruotano intorno al loro incontro settimanale, il club del libro per l’appunto, nel quale commentano e si scambiano pareri su quel che hanno letto.
A giudicare dalla prima parte sembra che sia la colonna sonora il personaggio principale. Ha la maggior parte del minutaggio e il volume più alto. Attraverso l’uso che viene fatto di musiche molto ordinarie ma anche caratterizzate bene e con forza, Book Club - Tutto Può Succedere scandisce i propri tempi. La colonna sonora alleggerisce tutto, fornisce ritmo e aiuta le 4 interpreti a non mollare la presa sulle loro 4 storie. Proprio come Sex And The City infatti anche loro vivono indipendenti le une dalle altre (e c’è la voce fuoricampo di una di loro a narrare) per poi confrontarsi di continuo. Non è la storia della loro amicizia, ma quella del loro (inaccessibile) mondo.
Una è un giudice che si dà al dating online, un’altra incontra un aitante pilota che inizia a corteggiarla e le altre due vivono o cercano di vivere una primavera sessuale. Il punto del film è rimettere in scena se stesse e i propri fasti con un cast all star che avrebbe fatto la gioia di qualsiasi produttore del 1985. Oltre a Mary Steenburgen, Jane Fonda, Candice Bergen e Diane Keaton ci sono anche Richard Dreyfuss, Craig T. Nelson, Andy Garcia e Don Johnson, tutti presi in questa girandola di storie sentimentali e sessuali over 60 (e in certi casi over 70) e, quando rimane un po’ di tempo, intenti a mettere in ridicolo i più giovani. Siano essi i figli o semplici comparse.
In questo mondo da favola, fatto di interni ricchissimi, grandi auto e tenori di vita impensabili gli over 60 sono i protagonisti del mondo, almeno quelli che somigliano ai protagonisti. Perché di quando in quando compaiono anche coetanei delle protagoniste mostrati come zombie e loro li guardano con disprezzo, come se non li riguardassero. Avvizziti, rimbambiti, decrepiti e malati sono spesso al margine dell’inquadratura, promemoria di quel che dovrebbero essere e non sono, o forse di quel che temono per sé Il film sembra quasi dire che è una scelta non essere così e che disprezzarli vada bene, come del resto guarda con ridicolo a tutti gli under40 che compaiono anche per errore. Concierge, insegnanti, nuove fidanzate di vecchi mariti, hostess…
Book Club - Tutto Può Succedere è una festa della generazione nata tra il ‘37 e il ‘53, una celebrazione della loro voglia di vita che sembra però dover passare per le iperboli e per il disprezzo di chi non è come loro.
Post più popolari
-
E' parecchio che mi gira in testa il pensiero che i grandi film forse facciano più danni che altro, perchè diventano degli standard dai ...
-
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri (id., 2017)
di Martin McDonaghCONCORSO MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA C’è stato un fatto efferato, una ragazza è stata bruciata e violentata, ma a quanto pare non si... -
Non ho mai amato particolarmente i film di D'Alatri , benchè gli riconosca una cera abilità non mi sono mai lasciato affascinare nè dai ...
-
PANORAMA BERLINALE 2013 PUBBLICATO SU Gli attivisti di oggi non stanno per strada, stanno su internet. Simon Klose ha seguito nei 5...
-
A quasi 8 mesi dal suo lancio Flop Tv non va benissimo. Almeno per quanto riguarda i numeri sviluppati in rete (i video del sito sono poi ma...
-
Victor - La Storia Segreta del Dott. Frankenstein (Victor Frankenstein, 2015)
di Paul McGuiganCome tutti i numerosi adattamenti di storie note che stiamo vedendo in questi anni, anche Victor Frankenstein muta il proprio genere. Que... -
POSTATO SU Da un po’ Spike Lee sta ampliando i suoi orizzonti. Si pensava che Inside Man fosse un lavoro alimentare, una concessione ai g...
-
Quello che è lecito aspettarsi da un film che porta al cinema un personaggio di successo della comicità televisiva è divertimento, poche pre...
-
Hitman è un film da paesani. Nè più nè meno. E per paesani non intendo la gente che viene dai paesi ma lo stereotipo mentale che un uomo di...
-
I guardiani della galassia (Guardians of the galaxy, 2014)
di James GunnChe in James Gunn ci fosse più di quel che appariva dai film Troma di fine anni '90 era evidente per chi avesse amato Super e per chi c...
Archivio
Template modificato con il sudore della fronte da Gabriele Niola.
Nessun commento:
Posta un commento