“L’amore è una carta fragile amico mio!” un po’ dialoghi da cinema anni ‘50/’60 di serie B (da cui riprende anche la passione per i riferimenti vaghissimi tipo “i progetti di ricerca a Washington”), un po’ doppiaggese, con le sentenze sparate e gli anglicismi tradotti. Non è citazionismo né postmoderno, Io Non Sono Un Assassino ci crede davvero in questo stile e il risultato è disastroso.
La trama già è difficile, tutta fatta di avanti e indietro nel tempo, di un’amicizia da ricostruire tramite diversi eventi negli anni, al di qua e al di là della barricata della legge. Ci sono morti, soldi, massoneria e su tutto regna un mistero di cosa sia potuto accadere tra questi amici. Ma è confusissimo. Io Non Sono Un Assassino non riesce mai nella difficile impresa di smembrare un trama, raccontarla non linearmente, e lo stesso renderla comprensibile. Tuttavia qua e là l’impressione è anche che forse non ci stiamo perdendo molto, perché quel poco di chiaro soddisfa davvero a sufficienza.
In prima linea è mandato a morire un cast di attori tutti sotto il proprio livello abituale. Riccardo Scamarcio è reduce forse dal miglior periodo della sua carriera (tra Euforia e Lo Spietato) eppure è disastroso, anche se negli altri film di genere poliziesco o thriller aveva lavorato benissimo. Lo stesso si può dire di Boni. E se i protagonisti si mangiano le parole e recitano male anche con il corpo (l’impressione è che non sappiano che fare di se stessi in mezzo alla scena, come se non fosse chiaro a loro in primis come sono ripresi e quindi come comportarsi) di certo non si può sperare nei comprimari. Ovunque la sensazione è che ci sia stato pochissimo tempo per preparare qualsiasi cosa.
Il montaggio vorrebbe o forse dovrebbe aggiustare ma la ricerca ossessiva di un tono argentiano lo schiaccia. Pictures At An Exhibition di Emerson Lake and Palmer all’inizio è una piacevole novità, così sospesa su una panoramica tropicale lussuosa, alla fine invece è un martello che ossessiona, tanto è stata sparata fortissimo in ogni momento morto possibile e senza la capacità di trovare ogni volta un buon rapporto con le immagini. Lo stesso si può dire dei sentori da giallo e della superflua e un po’ ingenua citazione finale del volto dentro al quadro di Profondo Rosso.
Che Argento sia un punto di riferimento è chiaro e va bene, che sia citato così tanto essendo il suo livello così lontano da quello di questo film fa solo sorridere.
Post più popolari
-
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri (id., 2017)
di Martin McDonaghCONCORSO MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA C’è stato un fatto efferato, una ragazza è stata bruciata e violentata, ma a quanto pare non si... -
Questo secondo adattamento per il cinema della serie tv Charlie’s Angels (ma terzo film perché il primo adattamento del 2000 ebbe un seque...
-
Non ho mai amato particolarmente i film di D'Alatri , benchè gli riconosca una cera abilità non mi sono mai lasciato affascinare nè dai ...
-
POSTATO SU Il poliziesco moderno sta cambiando e in linea evolutiva sta diventando il proseguimento del western. Per forzare un po' si p...
-
POSTATO SU FUORI CONCORSO FESTIVAL DEL FILM DI ROMA 2009 Raramente ho visto un finale simile, così appropriato, devastante e significativo....
-
Hancock (id., 2008)
di Peter BergPOSTATO SU Hancock scivola via come acqua fresca. Messo in scena in maniera ineccepibile da Peter Berg (regista che guadagna sempre più c... -
PANORAMA BERLINALE 2013 PUBBLICATO SU Gli attivisti di oggi non stanno per strada, stanno su internet. Simon Klose ha seguito nei 5...
-
Vendicami (Vengeance, 2009)
di Johnnie ToPOSTATO SU Ci sono due cose di cui a Johnnie To pare non fregare niente: la plausibilità e la ripetitività. E per entrambe va stimato. Poco... -
E invece non è troppo una cretinata. Che poi uno ha sempre i pregiudizi per questi film che hanno tutti la medesima struttura applicata a co...
-
POSTATO SU Che io poi ad un certo punto mi ci ero anche appassionato alla saga di Harry Potter. Non avendo letto i libri in alcuni film son...
Archivio
Template modificato con il sudore della fronte da Gabriele Niola.
Nessun commento:
Posta un commento