Nel 2007, l’anno in cui Kim Kardashian esordisce sullo scenario televisivo, un gruppo di donne inizia la propria scalata al denaro. Se Kim Kardashian, inquadrata in un televisore nella casa di una delle protagoniste, è il simbolo del guadagno fatto usando il proprio corpo, trasformando la propria immagine e le proprie forme in brand, ma anche al tempo stesso il principale veicolo dell’ostentazione e quindi della desiderabilità di uno stile di vita lussuoso, queste stripper che ragionano come il crimine organizzato (ma senza necessariamente infrangere la legge), che hanno uno sfrenato desiderio di accumulo di denaro e che hanno come mezzo principale il proprio corpo, sembrano un epifenomeno della Kardashian.
Eppure a differenza di lei Le Ragazze Di Wall Street - Business Is Business (titolo italiano che sembra una maratona nella scempiaggine multilingue) è un film di puro potere, di forza e di esercizio di un dominio. Il dominio del corpo con il fine esplicito dell’accumulo di denaro per raggiungere sogni di grandezza, di lusso e di status. Lo spiega benissimo l’immagine principale del film, quella con cui entra in scena Jennifer Lopez, coperta solo nei punti essenziali e distesa sul palco su di un letto di denaro che le viene gettato addosso senza sosta (seguirà una battuta degna di Gordon Gekko: “I soldi non ti eccitano?” pronunciata ad un’attonita apprendista). È il trionfo del commercio del proprio corpo ma invece che essere vista come una pratica svilente, è una che rinforza l’idea del potere femminile.
Le spogliarelliste, riunite attorno ad un sistema per massimizzare i guadagni spremendo i più ricchi di Wall Street, si trovano a terra dopo la crisi del 2008, senza lavoro o alle prese con clienti poveri e meschini. Allora si rimettono insieme per creare una banda e questa volta operare con meno rispetto della legge. Attirano uomini nei bar, li drogano e si accreditano i loro soldi dalle carte di credito contando sul fatto che questi, il giorno dopo, accetteranno la perdita piuttosto che raccontare di essere stati assieme a 5 spogliarelliste tutta la notte.
La loro è una famiglia che diventa una specie di piccola società di donne in cui gli uomini non esistono né ce n’è bisogno se non nella forma di un bene tramite il quale commerciare, oggetti di cui disporre e tramite i quali trarre un guadagno sfrenato. In pratica trasformano la spogliarellista da oggetto di attenzioni in soggetto di quelle attenzioni. Ed è una storia vera.
Già solo con le scene di spogliarello e con la maniera con la quale Lorene Scafaria inquadra questi corpi potenti, magnifici, irresistibili (non solo sul palco ma anche nei camerini), il suo film supera a destra Magic Mike, dimostrando non solo di avere un’idea più chiara di ciò che racconta ma anche una mano più capace nel farlo.
Jennifer Lopez, che è sempre stata una star fortissima, con capacità calamitanti uniche ma indirizzate in produzioni prive della capacità di esaltarle, qui trova finalmente un palco per sé. Domina il film e recita con camminate che dicono tutto e impongono la sua presenza. Ha un repertorio di passi che affermano la sua supremazia su chiunque le sia intorno, sia uomini che donne. Riesce a fare ciò che il film le chiede disperatamente: incarnare l’irresistibile preminenza della carne sulla mente.
Post più popolari
-
E' parecchio che mi gira in testa il pensiero che i grandi film forse facciano più danni che altro, perchè diventano degli standard dai ...
-
POSTATO SU La cosa che preferisco di tutta quest'idea di fondo che sta prendendo forma alla base della trilogia di Madagascar è il fatt...
-
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri (id., 2017)
di Martin McDonaghCONCORSO MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA C’è stato un fatto efferato, una ragazza è stata bruciata e violentata, ma a quanto pare non si... -
Non ho mai amato particolarmente i film di D'Alatri , benchè gli riconosca una cera abilità non mi sono mai lasciato affascinare nè dai ...
-
POSTATO SU Da un po’ Spike Lee sta ampliando i suoi orizzonti. Si pensava che Inside Man fosse un lavoro alimentare, una concessione ai g...
-
PANORAMA BERLINALE 2013 PUBBLICATO SU Gli attivisti di oggi non stanno per strada, stanno su internet. Simon Klose ha seguito nei 5...
-
Noto in Italia con diversi titoli (anche Quelli che camminano sulla coda della tigre ) il quarto film di Kurosawa visto con gli occhi di un...
-
Hitman è un film da paesani. Nè più nè meno. E per paesani non intendo la gente che viene dai paesi ma lo stereotipo mentale che un uomo di...
-
Questo secondo adattamento per il cinema della serie tv Charlie’s Angels (ma terzo film perché il primo adattamento del 2000 ebbe un seque...
-
Victor - La Storia Segreta del Dott. Frankenstein (Victor Frankenstein, 2015)
di Paul McGuiganCome tutti i numerosi adattamenti di storie note che stiamo vedendo in questi anni, anche Victor Frankenstein muta il proprio genere. Que...
Archivio
Template modificato con il sudore della fronte da Gabriele Niola.
Nessun commento:
Posta un commento