Quando Steven Soderbergh gira film indignati e socialmente responsabili è a Scott Z. Burns che si rivolge (in linea di massima) per una sceneggiatura. Ora Burns lo script lo mette in scena da sé, con il suo primo lungometraggio per il cinema. Non stupisce quindi che in tutto e per tutto copi le soluzioni di messa in scena di Soderbergh e si mimetizzi nel suo cinema, confondendosi nella camera a mano usata a forza nelle scene di dialogo, nella color correction con cui identificare tempi e contesti diversi del racconto mescolando colori caldi e freddi e nell’uso di ampi ambienti ripresi con profondità di campo e dovizia di tetti. Insomma è il mondo di Soderbergh ma diretto da un altro. Già non c’è da eccitarsi.
La storia è quella dell’uomo che ha svelato le malefatte della CIA indagando per anni e anni negli uffici della CIA stessa, fino a perdere parte della sua vita e della sua carriera dietro un compito osteggiato da tutti ma sempre più necessario al crescere delle scoperte. È la persona grazie alla quale sappiamo delle torture, del waterboarding, di tutto ciò che è stato fatto durante l’amministrazione Bush/Cheney per avere mano libera in guerra.
Parlatissimo e tecnicissimo, il film che lo racconta fa uno sforzo molto blando per creare dello spettacolo ed è una parabola ottima per nerd delle politiche governative americane e appassionati di burocrazia.
Purtroppo la “misterizzazione” dei fatti reali, cioè la loro trasformazione in una serie di misteri romanzati, di quelli che vengono svelati in maniera inutilmente graduale (“Guardate nelle email” dice in maniera fastidiosamente sibillina la gola profonda della situazione), è pessima e risulta in uno standard di noia molto alto. Alto anche se si stesse parlando effettivamente dei noiosissimi film d’impegno di Soderbergh. Addirittura anche il più classico dei documenti centrali all’incastro della vicenda che va recuperato a tutti i costi è inseguito così goffamente da risultare in una conquista noiosa.
Ad Adam Driver viene chiesto di confondersi con lo sfondo, di sparire tra carte e computer e riemergere solo quando c’è da indignarsi, di diventare gradualmente un cittadino pieno di desiderio di rivalsa da che ci è presentato come un promettente burocrate governativo, progressivamente sempre più alienato da un compito impossibile, immenso, improbo, a cui tutti rinunciano. Un essere umano che controlla migliaia di email come fosse un computer.
Alla fine di tutta questa indignazione il film stesso ha quasi paura e dopo aver gridato e abbaiato, dopo aver stilato un elenco dei punti e delle infrazioni commesse, dopo aver evidenziato l’orrore del mancato rispetto delle più basilari regole democratiche, chiude comunque all’insegna del patriottismo.
La statura del sistema, la sua capacità di correggersi ma soprattutto l’integerrima statura degli americani hanno vinto un’altra volta.
Post più popolari
-
POSTATO SU IN CONCORSO MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2010 Al quarto Sofia Coppola continua a battere sul medesimo dente: la solitudine nella ...
-
Non c’è niente di più brutto di quando i personaggi di un film sono ridicoli, ma di quel ridicolo che ti vergogni tu in prima persona mentre...
-
Harry Potter E L'Ordine Della Fenice (Harry Potter And The Order Of The Phoenix, 2007)
di David YatesArriviamo finalmente all'ultimo capitolo (per il momento poi ce ne saranno altri 2) della saga di Harry Potter, ora al cinema. Harry Pot... -
Tra Le Nuvole (Up In The Air, 2009)
di Jason ReitmanCONCORSO FESTIVAL DEL FILM DI ROMA 2009 Odiato per la sua aderenza al classicismo e amato per la sua scrittura che parte da soggetti or... -
Giusto per dire, ora che è passato un po', che io sono per il carcere. Che poi lo dico con le lacrime agli occhi, ma non posso passare s...
-
POSTATO SU Una delle prime recensioni americane che sono uscite diceva (cito a memoria perchè non ritrovo più la fonte): " Stallone ha...
-
La Disney fa la Disney, questo l'abbiamo capito e Bolt conferma la tendenza. Il nuovo film in CG di quelli che una volta erano i re inc...
-
POSTATO SU La verità è che certi film non andrebbero recensiti, come non si recensiscono certi libri. Che senso ha fare la recensione del l...
-
Come parlare ancora e di nuovo dell'ennesimo film Pixar? E per dire cosa poi? Che è l'ennesimo capolavoro? Si lo è. Wall-E è stupen...
-
Serie B un cazzo. Si era detto tutto il peggio possibile di questo film e invece Tarantino tradisce quasi totalmente il patto con Rodriguez...
Archivio
Template modificato con il sudore della fronte da Gabriele Niola.







Nessun commento:
Posta un commento