Forse è più bella l'idea che la realizzazione, che non va al di là di qualche battuta molto riuscita e di una commistione interessante, verso la fine, tra cinema della commedia all'italiana in exremis (è pur sempre il 1976) e cinema felliniano, con la scena del pranzo di battesimo brutto, sporco e cattivo consumato su una squallida terrazza che culmina nell'avvelenamento e l'agonia con tanto di vento che soffia e vomito in riva ad un mare brutto, sporco e cattivo. Una scena che dev'essere tanto piaciuta a Emir Kusturica...
Anche l'ambientazione sembra irrisolta, il sottoproletariato pasoliniano (perchè quello è visto anche la presenza di uno dei suoi "ragazzi di vita") sembra più borghese dei borghesi veri e i singoli elementi (vedi il figlio travestito) non sono approfonditi. L'unico aspetto che viene indagato a fondo è la sessualità esuberante e spregiudicata che si accompagna alla violenza.
Si, sicuramente è più stimolante lo spunto di una commedia piena di personaggi che siano veramente politicamente scorretti, dove nessuno si salvi (tranne l'eterna ragazza innocente a simboleggiare la purezza (altro fellinismo)), dove anche il protagonista voglia male a tutti e le cose sembrino (però solo in apparenza) funzionare come ne L'Odio. Sembra anche qui infatti che i personaggi capaci solo di odiare siano gli unici artefici della loro condizione, ma il ragionamento non va così a fondo e quest'impressione è probabilmente più frutto della visione e dei condizionamenti del film dei Kassovitz che altro.
Di certo impagabile Manfredi, finalmente convincente.
Anche l'ambientazione sembra irrisolta, il sottoproletariato pasoliniano (perchè quello è visto anche la presenza di uno dei suoi "ragazzi di vita") sembra più borghese dei borghesi veri e i singoli elementi (vedi il figlio travestito) non sono approfonditi. L'unico aspetto che viene indagato a fondo è la sessualità esuberante e spregiudicata che si accompagna alla violenza.
Si, sicuramente è più stimolante lo spunto di una commedia piena di personaggi che siano veramente politicamente scorretti, dove nessuno si salvi (tranne l'eterna ragazza innocente a simboleggiare la purezza (altro fellinismo)), dove anche il protagonista voglia male a tutti e le cose sembrino (però solo in apparenza) funzionare come ne L'Odio. Sembra anche qui infatti che i personaggi capaci solo di odiare siano gli unici artefici della loro condizione, ma il ragionamento non va così a fondo e quest'impressione è probabilmente più frutto della visione e dei condizionamenti del film dei Kassovitz che altro.
Di certo impagabile Manfredi, finalmente convincente.
9 commenti:
per me questo film è cult, l' ho fatto vedere a Valerio e se semo sbragati dall' inizio alla fine...
Si è un taglio (e l'ho detto) ma più in là di quello non va benchè vorrebbe...
A me è bastato tagliarmi non ho notato il tentativo di andare "+ in là" come dici tu.... E una commedia all' italiana un po moderna secondo me... Non credo Scola tentasse il film intellettuale...
No il punto è che secondo me non fa tagliare così tanto da bastare a se stesso...
Cioè nel momento in cui mi fai vedere una realtà diversa, original,, raccontata con un cinismo particolare è chiaro che mi stai dando uno sguardo sulle cose diverso dal solito anche grottesco (come faceva Fantozzi) e mi sembra che in Brutti, Sporchi e Cattivi questo sguardo diverso non sia nulla di che...
Non è come Kusturica che ti fa vedere un mondo altro, con personaggio che nelle loro grottesche esagerazioni sono poetici, nè è Villaggio che riusciva con Fantozzi a parlare della società italiana esasperandone qualsiasi cosa, nè infine è Pasolini che con i racconti dei disperati parlava di dimensioni paniche della vita (e altro). Qui è solo personaggi cattivi, come Cose Molto Cattive o Piccoli Omicidi Fra Amici...
finalmente l'hai visto...secondo me è un gran bel film...e non mi ha fatto ridere per nulla,non è una visione comica di una realtà come in fantozzi,da quello che sò io era una realtà abbastanza concreta
Si ma tratta con una vena da commedia che però a me non ha fatto intravedere null'altro sotto. Cioè io non dico ci debba essere per forza chissà che messaggi ecc. ecc. Ma non c'è pietà, o condivisione o rabbia o invidia (come c'è in Kusturica), non mi ha dato niente.
bhè la pellicola si inserisce nel filone del film grottesco che è il miscuglio dell'ironia con la tragedia, il film gioca su questo delicato equilibrio, è cosi per Fantozzi ed è cosi pure per la grande abbuffata o per il cittadino al disopra di qualsiasi sospetto, cambia la sensibilità e l'alchimia tra gli elementi, tutto qua. A me sembrano 4 film degni di rappresentare questo genere che è molto "italiano". Poi il resto dipende dai gusti...
Credo che si a uno dei film più belli della cinematografia italiana. Sicuramente oltre la commedia c'era l'intenzione di fotografare la reale condizione di chi viveva nelle baraccopoli romane dell'epoca . Credo proprio sia una sorta di film-dossier
ma ki è gparker???c'è una piccola luce in certi film in alcuni è ben visibile in altri è nascosta anche dietro una bacinella attaccata al muro o un maccherone finito tra i seni...
un saluto gparker
Fabiana
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