Per chi non lo sapesse al momento per mettere a fuoco un soggetto con una normale macchina fotografica analogica o digitale che sia bisogna basarsi su luce, esposizione e otturatore.
Mi correggano i photo bloggers se sbaglio.
Occorre decidere che parte dell'immagine mettere a fuoco prima di far entrare la luce ed impressionare la pellicola o catturarla con i sensori digitali, e a seconda della profondità di campo (quanto profondo è il fuoco, cioè oggetti inprimo, secondo, terzo ecc. ecc. piano) questi parametri devono essere cambiati o cambiano automaticamente se si ha una macchinetta automatica.
In sostanza se vogloi mettere a fuoco un soggetto in fondo all'immagine lo dovrò decidere prima poi regolo tutto di conseguenza (o si regola da solo tutto di conseguenza) e scatto e chiaramente quella foto avrà quella parte a fuoco ed il resto no, oppure potrò scegliere di mettere tutto a fuoco ma dovrò scendere a compromessi con l'illuminazione.
Questo perchè la macchina fotografica sostanzialmente si basa una lente che occupa tutto il visibile.
Perchè tutta questa spiegazione? Perchè all'università di Stanford si sta lavorando su un prototipo di macchina fotografica digitale che ovvi a questo problema agendo sul focus dopo che avviene la cattura dell'immagine.
Questo è reso possibile dalla presenza di molte microlenti (come gli occhi delle mosche) che catturano con focus diversi i diversi piani dell'immaigne, in questo modo dall'immagine catturata si potrà decidere che parte metterne a fuoco.
Qui a lato un'unica foto, prima scattata e poi modificata cambiando di volta in volta il focus.
Qui altre immagini ottenute con la tecnica denominata refocusing.
Mi correggano i photo bloggers se sbaglio.
Occorre decidere che parte dell'immagine mettere a fuoco prima di far entrare la luce ed impressionare la pellicola o catturarla con i sensori digitali, e a seconda della profondità di campo (quanto profondo è il fuoco, cioè oggetti inprimo, secondo, terzo ecc. ecc. piano) questi parametri devono essere cambiati o cambiano automaticamente se si ha una macchinetta automatica.
In sostanza se vogloi mettere a fuoco un soggetto in fondo all'immagine lo dovrò decidere prima poi regolo tutto di conseguenza (o si regola da solo tutto di conseguenza) e scatto e chiaramente quella foto avrà quella parte a fuoco ed il resto no, oppure potrò scegliere di mettere tutto a fuoco ma dovrò scendere a compromessi con l'illuminazione.
Questo perchè la macchina fotografica sostanzialmente si basa una lente che occupa tutto il visibile.
Questo è reso possibile dalla presenza di molte microlenti (come gli occhi delle mosche) che catturano con focus diversi i diversi piani dell'immaigne, in questo modo dall'immagine catturata si potrà decidere che parte metterne a fuoco.
Qui a lato un'unica foto, prima scattata e poi modificata cambiando di volta in volta il focus.
Qui altre immagini ottenute con la tecnica denominata refocusing.
5 commenti:
orami siamo nel futuro...
Benvenuto nel domani.
Poi dico allo schermo di zoomare nelo specchio e ruotare di 45 gradi?
si ma glielo dici a voce non con la tastiera.
chiaro.
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