Il classico dei classici del cinema storico all'italiana, summa di tutto un certo modo di intendere il cinema nel nostro paese: grandi attori stranieri e nostrani mischiati, grande sfarzo e ricostruzioni maniacalmente precise, grande attenzione alla storia e il massimo della finzione (rappresentata dal doppiaggio invece che dalla presa diretta) nella messa in scena.
Dotato di un andamento meravigliosamente lento e tutto imperniato su Burt Lancaster nel ruolo del principe di Salina, il Gattopardo affronta con complessità ed in maniera esplicita, il tema del cambiamento dei tempi. In particolare si sofferma sul crollo dell'aristocrazia nella sua forma tradizionale in Sicilia nel momento di passaggio dallo stato borbonico all'Italia unita. Trasformismo, ottusità, preveggenza e disperazione di una classe che cura solamente i propri interessi, chiusa in un mondo anacronistico per definizione (in quanto immobile) e elitariamente interessata unicamente alla conservazione di un equilibrio che li vede in uno splendido e ricco isolamento.
E' nota la manicalità di Visconti per la ricostruzione e per la descrizione scenica, meravigliose, lunghe e affollate sono le sequenze negli interni e spesso anche poco funzionali alla trama, al contrario sono più svelte e sentimentali le sequenze in esterni. Il modo di girare fortemente personale e cinematografico di Visconti riesce a cancellare ogni riferimento puramente letterario da un testo che invece molti ne avrebbe.
Il Gattopardo troverà un suo corrispettivo moderno dieci anni dopo con Gruppo Di Famiglia In Un Interno, dove sempre Burt Lancaster impersonerà un esponente di un mondo defunto che guarda con sereno e disilluso distacco l'emergere di un nuova classe, se possibile ancora peggiore.
Nei contenuti speciali del doppio DVD Lombardo della Titanus, produttore del film sostiene che si sta vagliando l'ipotesi di un seguito di Il Gattopardo che si basa sempre sul libro di Tomasi di Lampedusa e che tratta di tutta la parte del racconto trascurata dal film di Visconti. Ma questa gente se ne frega della dignità o è così avanti che pensa solo all'incasso?
Dotato di un andamento meravigliosamente lento e tutto imperniato su Burt Lancaster nel ruolo del principe di Salina, il Gattopardo affronta con complessità ed in maniera esplicita, il tema del cambiamento dei tempi. In particolare si sofferma sul crollo dell'aristocrazia nella sua forma tradizionale in Sicilia nel momento di passaggio dallo stato borbonico all'Italia unita. Trasformismo, ottusità, preveggenza e disperazione di una classe che cura solamente i propri interessi, chiusa in un mondo anacronistico per definizione (in quanto immobile) e elitariamente interessata unicamente alla conservazione di un equilibrio che li vede in uno splendido e ricco isolamento.
E' nota la manicalità di Visconti per la ricostruzione e per la descrizione scenica, meravigliose, lunghe e affollate sono le sequenze negli interni e spesso anche poco funzionali alla trama, al contrario sono più svelte e sentimentali le sequenze in esterni. Il modo di girare fortemente personale e cinematografico di Visconti riesce a cancellare ogni riferimento puramente letterario da un testo che invece molti ne avrebbe.
Il Gattopardo troverà un suo corrispettivo moderno dieci anni dopo con Gruppo Di Famiglia In Un Interno, dove sempre Burt Lancaster impersonerà un esponente di un mondo defunto che guarda con sereno e disilluso distacco l'emergere di un nuova classe, se possibile ancora peggiore.
Nei contenuti speciali del doppio DVD Lombardo della Titanus, produttore del film sostiene che si sta vagliando l'ipotesi di un seguito di Il Gattopardo che si basa sempre sul libro di Tomasi di Lampedusa e che tratta di tutta la parte del racconto trascurata dal film di Visconti. Ma questa gente se ne frega della dignità o è così avanti che pensa solo all'incasso?
9 commenti:
ignoro con lancinante sofferenza i proprositi di remake e sottolieno per l'ennesima vota quanto era bella la Cardinale nei panni di Angelica
Non posso che confermare e associarmi.
ci mancava solo questa...
E' la verità. Claudia Cardinale per quanto mi riguardo è la donna più fica della storia.
ma chi ti ha mai detto il contrario... Io sono secoli che vado ad urlarlo ai quattro venti.... Mi ha conquistato in c' era una volta il west...
sei tu che scrivi "ci mancava solo questo".
era riguardo al sequel: il gattopardo 2... terribile...
bel film...però la cardinale nel gattopardo, non mi fa impazzire!
in realtà credo che sia la vera punta dolente del film...
è una fica, come può essere una punta dolente...
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