A gennaio sarà lanciato il motore di ricerca europeo (sviluppato però unicamente dallo stato francese), si chiamerà Quaero, che in latino significa "io cerco".
E' stato lo stesso presidente Chirac a fare in precedenza da promotore e ora da annunciatore del risultato, una bella differenza con l'approccio tecnologico della nostra amministrazione statale. Ma in fondo neanche troppo.
Chirac infatti ha dichiaratamente voluto questa mossa per impedire che tramite il monopolio sulla ricerca di informazioni, l'America ottenesse anche un monopolio culturale, sia di ordine quantitativo (reperibilità più facile delle informazioni sulla storia americana) che qualitativo (visione americana anche dei fatti europei). In sostanza la paura dei francesi, o meglio dell'amministrazione statale francese, è quella che Cina (il prossimo numero 1 su internet) e America (il polo attualmente più potente e dotato di una lingua più esportabile) abbiano la possibilità di mettere in ombra la cultura europea (leggi francese).
Si è dunque lasciato andare ad affermazioni abbastanza ignoranti dal punto di vista tecnologico, come quella letta sul Corriere della sera cartaceo di ieri, cove affermava che Quaero ha un sistema di ricerca migliore di Google e che puntano a superarlo nei contatti.
Affermare di avere un sistema di ricerca (cioè credo volesse dire indicizzazione) migliore di Google è come dire di aver trovato il modo di fare un macchina più lussuosa delle Limousine o più affidabile di una Volkswagen. E' possibile, ma altamente improbabile. Specialmente considerando che altri illustri concorrenti (Yahoo! e MSN in cima) non ci sono ancora riusciti.
Di altra pasta sarebbe poi la diatriba su se siano fondate o no le paure francesi. Non so quanto possa essere vero che un motore di ricerca disegna una forma del sapere in una direzione predeterminata. La disegna per forza come ogni forma di sistematizzazione del sapere, ma non credo lo faccia in un'ottica americaneggiante, anche perchè siamo anche noi ad usarli. E poi le sezioni nazionali di ogni motore di ricerca Yahoo!Italia o Google.it, funzionano comunque come le amministrazioni locali, dipendono dalla sede centrale ma si occupano delle esigenze locali...
Non so non mi convince Chirac e il suo sciovinismo tecnologico.
E non ho nemmeno toccato il tasto Web 2.0, per il quale la rete sarà sempre più il frutto dei contributi dei naviganti e sempre meno imposizione da una fonte predeterminata (com'è tipico dei vecchi media), giusto perchè è un processo in divenire e nulla di assodato.
E' stato lo stesso presidente Chirac a fare in precedenza da promotore e ora da annunciatore del risultato, una bella differenza con l'approccio tecnologico della nostra amministrazione statale. Ma in fondo neanche troppo.
Chirac infatti ha dichiaratamente voluto questa mossa per impedire che tramite il monopolio sulla ricerca di informazioni, l'America ottenesse anche un monopolio culturale, sia di ordine quantitativo (reperibilità più facile delle informazioni sulla storia americana) che qualitativo (visione americana anche dei fatti europei). In sostanza la paura dei francesi, o meglio dell'amministrazione statale francese, è quella che Cina (il prossimo numero 1 su internet) e America (il polo attualmente più potente e dotato di una lingua più esportabile) abbiano la possibilità di mettere in ombra la cultura europea (leggi francese).
Si è dunque lasciato andare ad affermazioni abbastanza ignoranti dal punto di vista tecnologico, come quella letta sul Corriere della sera cartaceo di ieri, cove affermava che Quaero ha un sistema di ricerca migliore di Google e che puntano a superarlo nei contatti.
Affermare di avere un sistema di ricerca (cioè credo volesse dire indicizzazione) migliore di Google è come dire di aver trovato il modo di fare un macchina più lussuosa delle Limousine o più affidabile di una Volkswagen. E' possibile, ma altamente improbabile. Specialmente considerando che altri illustri concorrenti (Yahoo! e MSN in cima) non ci sono ancora riusciti.
Di altra pasta sarebbe poi la diatriba su se siano fondate o no le paure francesi. Non so quanto possa essere vero che un motore di ricerca disegna una forma del sapere in una direzione predeterminata. La disegna per forza come ogni forma di sistematizzazione del sapere, ma non credo lo faccia in un'ottica americaneggiante, anche perchè siamo anche noi ad usarli. E poi le sezioni nazionali di ogni motore di ricerca Yahoo!Italia o Google.it, funzionano comunque come le amministrazioni locali, dipendono dalla sede centrale ma si occupano delle esigenze locali...
Non so non mi convince Chirac e il suo sciovinismo tecnologico.
E non ho nemmeno toccato il tasto Web 2.0, per il quale la rete sarà sempre più il frutto dei contributi dei naviganti e sempre meno imposizione da una fonte predeterminata (com'è tipico dei vecchi media), giusto perchè è un processo in divenire e nulla di assodato.
4 commenti:
si, però fanno bene i francesi a provare a contrastare il monopolio Americano nel sistema di ricerca di informazione,no?
Ma questo monopolio ha davvero delle conseguenze? Siamo noi che cerchiamo e anche per noi sono fatti questi sistemi, c'è un sistema molto concorrenziali e ci sono delle divisioni nazionali (Google.it, Yahoo!Italia) che si danno battaglia.
La battaglia di quaero non è già persa in partenza? Cosa mi potrà dare di più?
Ti posso aggiungere che i Francesi stanno promuovendo un progetto di libreria virtuale europea, il cui scopo è digitalizzare il maggior numero di opere letterarie possibile, per contrastare la supremazia anglofona. Ovviamente per progetto europeo si intende due libri in croce per nazione più pressochè tutti i loro, e pagati dal contribuente europeo. Non dovessero farcela lo faranno a spese loro.
Credo che si vogliano assicurare il passaggio alla modernità come gli amanuensi nel medioevo.
Hanno le loro ragioni non si può dire nulla.
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