Una delle caratteristiche degli horror di casa nostra (ma azzarderei di tutta la produzione di serie B italiana) è l'estremizzazione di certi stereotipi, cosa che di per sè non è assolutamente buona anche se alle volte riesce ad essere convincente. In questo caso è decisamente pessima.
E Tu Vivrai Nel Terrore è un concentrato di situazioni e personaggi banali trattati con banalità, un frullato di urla, cadaveri, morti viventi ed eroi con pistola a proiettili infiniti.
E se la trama potrebbe risollevare il film, la recitazione la sceneggiatura lo affossano. Nemmeno l'idea di voler mostrare gli inferi riesce a dare un minimo di originalità al film che ravviva il suo interesse solo in qualche sparuta sequenza di suspense come quella dell'elettroencefalogramma.
Per il resto si tratta di una volgarissima e dozzinale riproposizione di tutto ciò che è stato fatto nei decenni precedenti infarcito di orrende sequenze splatter.
E Tu Vivrai Nel Terrore è un concentrato di situazioni e personaggi banali trattati con banalità, un frullato di urla, cadaveri, morti viventi ed eroi con pistola a proiettili infiniti.
E se la trama potrebbe risollevare il film, la recitazione la sceneggiatura lo affossano. Nemmeno l'idea di voler mostrare gli inferi riesce a dare un minimo di originalità al film che ravviva il suo interesse solo in qualche sparuta sequenza di suspense come quella dell'elettroencefalogramma.
Per il resto si tratta di una volgarissima e dozzinale riproposizione di tutto ciò che è stato fatto nei decenni precedenti infarcito di orrende sequenze splatter.
12 commenti:
Però una cosa va detta...
"E tu vivrai nel terrore" è veramente un titolo fichissimo...
In quel periodo eravamo veramente bravi a dare titoli ai film...
"Le pistole cantaron la morte e fu una sinfonia di pallottole."
"corvo rosso non avrai il mio scalpo"
"Quel maledetto treno per Yuma"
"Quella sporca ultima meta"
Indipendentemente dalla qualità dei film, erano tutti fichissimi...
Infatti avevo voluto vedere questo film per il titolo. E per Fulci.
il b-movie non fa per te ormai dovresti averlo capito...
No perchè... Molti mi sono piaciuti, il punto è che sono B movie non a caso, cioè la maggior parte vale poco, poi ci sono quei casi in cui alcuni registi più abili mettono a frutto le caratteristiche della serie B e fanno prodotti che meriterebbero la serie A.
Ti sono piaciuti fondamentalmente i + famosi... Quelli fatti da registi che o prima o dopo sono diventati celebri...
La robetta girata con due soldi da degli emeriti signori nessuno.. Quello è il b-movie...
Beh c'è anche un motivo se quelli sono diventati famosi.
Difficile che un regista che era sconosciuto e che ora, in periodo di rivalutazione B movies, rimane sconosciuto abbia fatto dei buoni film. Può essere, non dico di no, ma è molto più probabile che fossero porcate.
tu non riuscirai mai ad apprezzare un film di Pierino con Alvaro Vitali...
CERTO CHE NO!
Quelli fanno veramente schifo, sono carenti sotto ogni punto di vista, non si salva nulla, sono interessanti solo a livello sociocinematografico cioè nella misura in cui ti parlano del pubblico e dei sistemi produttivi dell'epoca.
Cinematograficamente sono vicini al grado zero del cinema. Ma no lo zero celsius, io parlo dello zero assoluto -273 gradi celsius!
Anche io non capisco tutta l'enfasi data a questo film, soprattutto all'estero. Altri film Di Fulci sono sicuramente più meritevoli. Mi viene in mente "Sette note in nero". Se non lo hai visto, fai lo sforzo, non te ne pentirai.
Riguardo Pierino & co., credo sia davvero il gradino più basso toccato dal nostro cinema. Il problema è che non si più rialzato tantissimo.
Mi segno "Sette Note In Nero", riguardo il post-Pierino penso ci sia stata tanta ottima roba, anche perchè Pierino sfiora il non-cinema, nella maggior parte dei casi si tratta di un unione di barzellette vecchissime mal recitate, manca proprio il concetto di montaggio, le storie non sono unite da nulla, solo giustapposte in una sequenza casuale.
Non fosse riabilitabile per la sua capacità di dare conto di un'Italia e una produzione cinematografica che per fortuna non c'è più sarebbe veramente da nascondere nello sprofondo degli archivi italiani.
le virtu di pierino, bombolo e lino banfi...
"Le pistole cantaron la morte e fu una sinfonia di pallottole"
Mi potete dire che film è?non lo trovo
a quest'email: amylee85_1@hotmail.com
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