Ieri si è svolto il BarCamp romano.
Sinceramente mi ha un po' deluso. Non credo molto nel concetto di autoreferenzialità dei blog, quantomeno credo siano autoreferenziali quanto le altre forme di espressione (che il cinema non lo è?) ma in questa (s)conferenza romana ho visto quasi solo autoreferenzialità e discorsi già visti e sentiti. Un peccato.
E' come se il bello dei blog, la possibilità di leggere e venire a conoscenza di opinioni interessanti, idee mai sentite e punti di vista inusuali si fosse perso a favore del lato oscuro di questa comunità, quello che continua a parlare e dire sempre le stesse cose sui medesimi argomenti.
Cert non c'erano solo i blogger e sarebbe sbagliato ridurre il BarCamp a un convegno di blogger, ma l'aria dominante a me è sembrata proprio quella.
A tratti mi dava l'impressione della comunità hippie, non certo per quello che si faceva, ma per quell'attitudine (implicitamente decadente e fallimentare) a "nuovomondo" che tutti quanti sembravano esprimere. Al BarCamp ho visto una comunità autoposizionarsi sulla frontiera, autoproclamarsi "il nuovo che avanza".
Sinceramente mi ha un po' deluso. Non credo molto nel concetto di autoreferenzialità dei blog, quantomeno credo siano autoreferenziali quanto le altre forme di espressione (che il cinema non lo è?) ma in questa (s)conferenza romana ho visto quasi solo autoreferenzialità e discorsi già visti e sentiti. Un peccato.
E' come se il bello dei blog, la possibilità di leggere e venire a conoscenza di opinioni interessanti, idee mai sentite e punti di vista inusuali si fosse perso a favore del lato oscuro di questa comunità, quello che continua a parlare e dire sempre le stesse cose sui medesimi argomenti.
Cert non c'erano solo i blogger e sarebbe sbagliato ridurre il BarCamp a un convegno di blogger, ma l'aria dominante a me è sembrata proprio quella.
A tratti mi dava l'impressione della comunità hippie, non certo per quello che si faceva, ma per quell'attitudine (implicitamente decadente e fallimentare) a "nuovomondo" che tutti quanti sembravano esprimere. Al BarCamp ho visto una comunità autoposizionarsi sulla frontiera, autoproclamarsi "il nuovo che avanza".
5 commenti:
Eh.. si può dare questa impressione ma sono sicuro che se hai incontrato qualcuno con cui scambiare due idee, magari al prossimo BarCamp, ti farà piacere rivederlo ;)
ci volevo venire anche io... Ma ero impegnato a sterminare locuste emerse da sottoterra per dominarci. Al tramonto, vagando per città abbandonate, distrutte dai bombardamenti nucleari.
Che cosa romantica...
Si ma diventa una riunione di amici, e non più il convegno di idee che dovrebbe essere.
Questo conferma che le dinamiche creative dei blog non funzionano nel mondo reale.
Io passero un po' di tempo qui a imparare le cose che ho perso mentre cercavo di tenere insieme anche il mio social network (http://www.radioradicale.it/schede/view/id=215843/barcamp-roma) Qualcosa credo comunque di avere imparato :)
Certamente qualcosa ho imparato anche io, sarei pazzo a credere di non poter imparare nulla.
Ma da un ambiente che ritengo fortemente creativo e capace di sollevare temi interessanti e far emergere idee e punti di vista stimolanti mi aspettavo una (s)conferenza o una serie di presentazioni migliori, più accattivanti.
Invece c'era chi spiegava cos'è la net neutrality, chi mostrava un po' di videoblog stranieri perchè "sono il futuro" ecc. ecc.
Poi qualcosa di carino c'è stato (ammetto che la mattina non c'ero e mi è stato detto che è passata roba buona), ma alla fine non ho respirato quell'aria stimolante che speravo di trovare.
Meglio i blog in rete per il momento...
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