Poche cose sono piene di aneddoti e leggende quanto la storia del blues, specie quella dei musicisti di prima degli anni '40. Un po' per il carattere mitico di una musica che gode di pochissime registrazioni e molta tradizione orale e un po' perchè le superstizioni e le leggende sono tipiche di quella zona del sud degli Stati Uniti.
Una di queste leggende vuole che Robert Johnson, grande chitarrista blues, avesse incontrato il diavolo ad un incrocio e si fosse venduto l'anima per suonare in quella maniera (da cui anche una sua canzone).
Mississipi Adventure riprende questa leggenda per parlare un po' di musica e un po' di formazione personale. All'americana (leggi: con necessario scontro finale e rapporto padre figlio tra un ragazzo e un uomo che deve riscattarsi).
Walter Hill è come al solito abilissimo, anche se è proprio l'impianto di base del film ad essere un po' fiacco. Una storia con poco mordente e poco coinvolgimento che se non fosse per le trovate sempre curiose di Hill e l'aura di mito e interesse della musica blues sarebbe di una noia insostenibile.
Stereotipi a ruota libera e una particina per il grandissimo Steve Vai, che interpreta perfettamente (forse non c'è stato neanche bisogno di dirgli quale era il suo personaggio) un chitarrista che ha venduto l'anima al diavolo per suonare ai massimi livelli.
Una di queste leggende vuole che Robert Johnson, grande chitarrista blues, avesse incontrato il diavolo ad un incrocio e si fosse venduto l'anima per suonare in quella maniera (da cui anche una sua canzone).
Mississipi Adventure riprende questa leggenda per parlare un po' di musica e un po' di formazione personale. All'americana (leggi: con necessario scontro finale e rapporto padre figlio tra un ragazzo e un uomo che deve riscattarsi).
Walter Hill è come al solito abilissimo, anche se è proprio l'impianto di base del film ad essere un po' fiacco. Una storia con poco mordente e poco coinvolgimento che se non fosse per le trovate sempre curiose di Hill e l'aura di mito e interesse della musica blues sarebbe di una noia insostenibile.
Stereotipi a ruota libera e una particina per il grandissimo Steve Vai, che interpreta perfettamente (forse non c'è stato neanche bisogno di dirgli quale era il suo personaggio) un chitarrista che ha venduto l'anima al diavolo per suonare ai massimi livelli.
7 commenti:
La cosa migliore è che Steve Vai doppia anche la chitarra di Ralph Macchio, per cui nel finale praticamente si sfida e si batte da solo...
http://www.youtube.com/watch?v=ZM10R979ZXg
Io sapevo che a doppiare Ralph Macchio era Ry Cooder e che dunque la sfida virtuale fosse tra loro due.
Cmq rimane incredibilmente ridicola la maniera in cui Vai non riesce a fare il pezzo di Villa Lobos....
scusa puoi cancellare il casino che ho fatto sulla connection!!!!!! grazie e SCUSA
ho sistemato grazie
Questo film mi sembra STRAORDINARIO.
Invece vale molto poco
E' stranamente un titolo poco citato quando si parla di Hill. All'epoca non mi convinse molto, ma la colonna sonora sì.
E confermo la presenza di Ry Cooder.
Ciau!
BenSG
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