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10.2.07

Sappiate che la NetTv è fatta, mancano solo i contenuti

Come molte cose da tempo si parla di tv via internet (non dico l'IPTV che si riceve sul televisore, ma proprio la televisione da ricevere sul pc) ma effettivamente ancora poco o niente si vede di concreto se non stupide previsioni.
Da poco (uno massimo due mesi) in America stanno davvero cominciando a partire le prime offerte e i primi siti che cercano di esplorare il mondo della televisione via internet.

Assodato che c'è un modello (quello di YouTube) che si basa sui contributi degli utenti e il cui lavoro è per lo più di dare ordine e priorità al caos dell'informazione immessa, lasciando anche molta discrezione agli utenti stessi (che votano, commentano e linkano), ce n'è tutto un altro che segue i binari più canonici della televisione. Tutti però sono accumunati dal fatto di doversi confrontare con la necessità di rinnovare (e forse anche reinventare) un'interfaccia che rappresenti e consenta di navigare agevolmente tra canali e programmi on demand.
Esistono già molti simil-network che trasmettono mini-episodi di mini-show assieme a trailers, mini-news e mini-reportage. Tutto necessariamente mini perchè è questa la dimensione che ha senso per i video in questa prima fase. Cosa condizionata dal fatto che la fruizione è assolutamente episodica e vincolata nel tempo e da un'abitudine ai primi servizi come YouTube. Solitamente tutto funziona che ci sono vari show ognuno composto di diversi episodi (la serie di show "What women want" che mostra come le donne prendano un buzurro e lo trasformino nel loro uomo ideale ecc. ecc. o la serie "Do's and Don't's" che dà consigli su cosa fare e cosa non fare mai nella vita). Si nota subito come la serialità sia una cosa su cui si punta molto, sono in genere esperimenti o servizi o intervistine sul medesimo tema. Nulla di costoso o oneroso, pillole da 4-5 minuti.

Per esempio una stazione interessante è VBS.tv lanciata da pochissima e che ha come direttore artistico Spike Jonze. Ha un taglio molto giornalistico per quanto scanzonato (come tutti i contenuti che passano per la rete), ci sono show sulla vita in America e un bel reportage su un gruppo di Heavy Metal a Bagdad, sullo stesso piano di intermezzi comici.
L'interfaccia del sito non è il massimo della comprensibilità ma almeno è snella e veloce.
Cosa che non si può certo dire dell'interfaccia di Bud.tv, altra stazione, molto pesante e lenta. Anche se il canale sembra avere contenuti più interessanti e realizzati con un po' più di professionalità. Il punto è che è il classico colosso che viene da fuori internet che si misura nel campo della rete portando quelle vecchiaggini che non hanno ragione di esserci (specialmente in un momento di sperimentazione).
Poi ci sono i network autonomi, quelli meno professionali ma più rampanti (gli equivalenti dei blog) fatti amatorialmente e dotati unicamente di un po' di inventiva e comicità (solitamente demenziale come nel miglior stile maschile) come Nobody's Watching.tv (segnalatomi da Lui). Che fanno più o meno quello che fanno i videoblog come Rocketboom o Tikibar, ma in un'ottica appunto più di differenziare la disponibilità di diversi appuntamenti seriali.
Il problema è che molti di questi non usano i feed RSS e rendono tutto molto difficile da seguire.

E in Italia?
In Italia le cose migliori vengono dall'alto e non dal basso. E sono i servizi più volte decantati di Corriere.it e Repubblica.it, tutto molto professionale e orientato all'informazione.
Mancando una vera alternativa nel nostro paese sono i giornali ad essere l'avanguardia in merito, ma mentre all'estero le webtv dei giornali sono integrative, in questo caso sono quasi autonome rispetto ai pezzi e (mancando appunto un'alternativa o una concorrenza) fanno anche di più dei colleghi all'estero.
Tra questi due si distingue però il corriere non solo perchè avendo segmenti molto più corti è più agevole da seguire episodicamente, ma perchè dà anche molto spazio alle opinioni e non solo alle notizie. Il problema è che si tratta di colossi dell'informazione, aziende storiche, nulla di agile, svelto e disposto a richiare con contenuti diversi dal solito.

Infine impossibile non citare i software da desktop. Non posso provare Joost perchè sono arrivato tardi per segnarmi al beta testing, ma sto provando BabelGum, l'applicazione di netTV a compartecipazione Fastweb. Si tratta di un software da scaricare e installare che, una volta partito, si accende come un televisore, con relativi canali navigabili con il mouse. Trasmette bene o male anch'esso episodi, trailer e piccole news (è anche in beta percui i contenuti sono quello che sono), ma non essendo web-based come gli altri scorre molto meglio.

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