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4.5.07

L'etica dello scaricatore

Torno su una cosa ormai passata come i fischi a Claudia Gerini durante il suo appello contro la pirateria dal palco del primo maggio non tanto per parlare della correttezza o meno delle sue parole nè per commentare la scelta corraggiosa ma infelice di farlo da un simile palco, quanto perchè se c'è una cosa su cui le associazioni come la FIMI hanno ragione è il concetto di "percezione di legalità".
Riguardo la pirateria informatica non c'è una corretta percezione della sua illegalità, anzi c'è un senso di etica positiva nel punire i fornitori di servizi a pagamento e questo non solo nel mondo della musica.
Una volta mi capitò di parlare di questo con Piera Detassis (non che io parli ogni giorno con la direttrice di Ciak, ci ho parlato una volta sola ed è stato di quello) la quale mi diceva che una volta anche loro si azzardarono a condannare la pirateria dalle pagine del loro giornale, anche se in maniera blanda e con tutte le dovute precisazioni del caso per non irritare i lettori, eppure lo stesso sono stati sommersi di lettere di persone che si sentono in dovere morale di scaricare abusivamente per punire l'industria che applica prezzi ingiusti e che lo considerano "giusto".

Questa però è una scusa che non sta più in piedi, perchè se CD e DVD una volta (ma anche ora) costavano cifre altissime, adesso le alternative esistono. La musica acquistabile online (quindi alla portata degli stessi tecnologizzati che scaricano) e i DVD comprati in edicola o comunque affittati (e presto anche il cinema online) hanno abbassato di tantissimo i prezzi portandoli a cifre accettabili.
Eppure rimane l'etica dello scaricatore. Anche io scarico. Quando non riesco a trovare da comprare o quando mi servono cose che si trovano solo piratate lo faccio, ma mi sento costretto e mi sento in colpa. E mi sembra giusto così.

22 commenti:

Fabio ha detto...

Io ho una mia personale opinione. Ritengo che ormai la percezione dell'illegalità ci sia eccome nella pratica dello "scaricone".
La presunta etica della condivisione che si trova descritta in vari manifesti in giro per la rete secondo me è ormai solamente un paravento di ipocrisia. E non rivolto a sottrarsi ai sensi di colpa, ma bensì all'incombente intervento della finanza.

Praticamente si spera di continuare a fare il proprio comodo finché si può e, avendolo proclamato diritto naturale, non pagare alcuna conseguenza appena si viene scoperti. Secondo me è solo questo che sta dietro i proclami.


gparker ha detto...

si penso anche io che alla fine sia questo


Anonimo ha detto...

non sono d'accordo con la tua impressione. forse è corretta quando si parla di chi è abbastanza giovane da essere cresciuto in un mondo in cui i circuiti p2p sono sempre esistiti (che percepisce in maniera "naturale" le produzioni multimediali come free), ma penso (spero?) che per i grandicelli ci sia qualcosa di differente.
nel mio caso, mi trovo a scaricare prodotti per evitare i DRM, in modo da non aver limitazioni sulla portabilità. non ho nessuna voglia di trovarmi a lottare con supporti che non funzionano sui miei lettori, pur avendo comprato e regolarmente pagato sia il supporto sia il lettore.
non avrei problemi a comprarmi e pagare (magari anche più delle cifre attuali) non un supporto o un file, ma l'accesso a un prodotto.


gparker ha detto...

Più che una mia impressione è un dato empirico che molti lo percepiscono così.
Certo poi ci sono le persone come e come ho precisato anche come me che scaricano per necessità e che se potessero comprerebbero.
Ma è un'altra storia.


Anonimo ha detto...

Posto che condivido la tua teoria dell'etica dello scaricatore, trovo altresì fastidiosa - da qui i giusti fischi - una comuncazione che parte dall'assunto della presunta colpevolezza. Il nostro sistema giuridico ci ritiene innocenti fino a prova contraria.
Esempi pratici sono quando vai al cinema e vedi la pubblicità allarmista "non ruberesti mai un auto". Ora io che NON scarico film e ho appena pagato il biglietto in sala, perchè mi devi rompere i coglioni e darmi del ladro?

Se entro a casa tua a prendere un caffè e tu la prima che mi dici è "mi raccomando non fregarti niente", sono legittimato a dirti "come ti permetti?".

I fischi mi sembrano più dettati da questo, dal diritto della presunzione d'innocenza fino alla condanna, piuttosto che dall'etica dello scaricatore.

presuma la colpevolezza


gparker ha detto...

Per quanto sia daccordo con te contro il sistema della presunta colpevolezza, per come la metti tu non ha senso fare una promozione contro la pirateria perchè ti sentiresti comunque accusato. Non è che vedi una pubblicità progresso del tipo: "Aiuta gli anziani!" Pensi "Che cazzo volete io li aiuto già!" pensi che è indirizzata a chi non lo fa. E qui idem.

Per quanto riguarda nello specifico il primo maggio, calcolando il luogo, l'evento e la platea secondo me la presunta colpevolezza era giusta.
Cmq Claudia Gerini non ha fatto un discorso di accusa ma di valorizzazione del lavoro degli artisti ecc. ecc. contro la pirateria. Ed è stata fischiata secondo me perchè condannava chi scarica.


Anonimo ha detto...

No, continua a sembrarmi più plausibile che una folla (di italiani) si incazzi se gli dai del ladro, piuttosto che per far valere i propri diritti (ma quando mai...).

Che non sia un diritto lo sanno bene tutti. Come per le tasse, sebbene sia opinione comune che siano troppo alte, chi evade sa di non aver ragione.

In ultimo, aggiungerei, il pizzico d'ipocrisia e pietismo nell'appello per i poooveri artisti, senza citare le case di produzione, che sono loro le maggiori danneggiate -i musicisti guadagnano sostanzialmene dai concerti, le case dai dischi.

Anch'io, che non ritengo scaricare un diritto, avrei fischiato la Gerini perchè offeso pregiudizialmente oltre che raggirato con retorica populista.


Anonimo ha detto...

Ah, ultima cosa le "pubblicità progresso" attengono alla sfera del sociale e promuovono comportamenti positivi nell'interesse collettivo, e perciò non paragonabili alle campagne contro la "pirateria", di interesse di una parte di privati (case produttrici) e contro uno specifico reato - di qui tante altre domande, perchè proprio quello che è tra i reati meno odiosi.


Unknown ha detto...

ma quanto sei polemico, da quando non lavoro più per te!

in ogni modo mi smebra che il discorso sia molto meno filosofico di quanto lo vogliate far passare.
La gente al primo maggio fischia la Gerini (tra l'altro unico momento che ho seguito) perchè fastidiosa e inopportuna. Non credo che il pubblico abbia sentito lesi i diritti di chi stava là a sentire il concerto e veniva tacciato (oh povero!)di scaricantaggio nè semplicemente perchè puntava il dito sugli scaricatori.
La Gerini ha dato fastidio perchè l'intervento era parossistico, non c'entrava niente e forzato, imposto dalla situazione che deve necessariamente lanciare il messaggio positivo ai giovani. E i giovani si scocciano, come quando la mamma, prima di uscire ti dice "mettiti la sciarpa, non correre in macchina, non ti drogare".
per il resto aborro qualsiasi genere di pubblicità progresso (per il bene comune o per pochi che sia) perchè evidentemente ipocrita. Così appunto come le parole di quella donna, a quel concerto.


gparker ha detto...

Salmonica Svvv ha ragione sicuramente il 60% della gente che ha fischiato ha visto la gerini che parlava, ha sentito fischiare e si è adeguata avendo capito l'aria che si respirava e non i contenuti.
Detto questo il punto del posto è tutto sul fatto che la gente si incazza quando gli si fa notare che scaricando è un criminale, perchè non lo sente come un crimine (come non pagare le tasse).
Molti fanno anche il ragionamento che non è un vero furto, perchè se io rubo la macchina a te o in un negozio sottraggo un bene, cioè creo scarsità, invece con i file faccio una copia, è come se potessi da un negozio di gioielli copiare un anello e portarlo via, non lo leverei a loro.
Rendiamoci conto del ragionamento...


Anonimo ha detto...

tautologie del cazzo.
Ragionamenti anche peggio.


Anonimo ha detto...

o mio dio ma che cazzo eh quel video su umber 23!!!!!!!???????lo sto vedendo solo oggi....ma che cazz.....minchia cmq sei troppo professionale....conosco un genio e ancora non me ne rendo conto....

e cmq se vede che leggi sul gobbo....


gparker ha detto...

Non li avevi mai visti?
E' già il quinto che pubblico. Devo ricordarmi di mettere un link agli archivi.


Anonimo ha detto...

fottetevi


Anonimo ha detto...

il massimo lo raggiungi quando parlando indichi il televisore....come se lui ti seguisse e stesse capendo che dici.....


ma vaf....................

cmq che cuore....ora diventerà come biutiful...non mi perderò manco na str...puntata...'o sai che scherzo...


Fabio ha detto...

Comunque, non so a voi, ma a me sembra ch gparker da un momento all'altro debba girarsi verso la telecamera e fare: "Paura, eh?"

:D


gparker ha detto...

Un giorno lo farò. Al primo film dell'orrore.


Anonimo ha detto...

il punto è che io scarico proprio perchè è illegale.
amo l'idea di essere una pedina importante nella crisi dell'industria musicale e cinematografica, amo essere una criminale.
farei pure lo sgambetto agli anziani che attraversano la strada se solo ciò non servisse a risanare il bilancio dello stato eliminando una pensione da pagare.
noi giovani siamo malvagi.


Anonimo ha detto...

Ci farai sganasciare dalle risate...


Mariolone ha detto...

sull'argomento ancora non mi sono fatto un opinione precisa.........


Anonimo ha detto...

non riesco a sentirmi in colpa perche frodo un po di soldi alle poooovere case discografiche. ho passato gli anni senza internet andando a cercarmi con il lanternino i film che volevo vedere, ora posso averli quando e come voglio. non parlo del blockbuster, parlo del classico che devi aspettarti fuoriorario per mesi prima di beccarlo. è un sogno...


gparker ha detto...

Il concetto di frode non varia da chi ci rimette. Ha a che vedere con il rispetto della legalità in generale.
Quanto a case discografiche e cinematografiche io non penso a loro, ma penso agli autori. Anche nel caso di quelli pieni di soldi. Il punto non è quello, ma il fatto che qualcuno ha lavorato e si aspetta di guadagnare dal suo lavoro. Se poi in un futuro si stabilirà, come è auspicabile un sistema di retribuzione differente per le opere culturali, che preveda una fruizione gratuita dell'opera, quello sarà un altro discorso, perchè ci sarà un sistema a permetterlo.


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