Guardando il servizio fatto da Repubblica Radio&Tv sul prossimo Indiana Jones, nel quale mettono immagini random dagli altri 3 mi sono fatto una domanda.
Ma come verrà mostrata la storia (che si preannuncia più simile al primo e terzo capitolo che al secondo quanto a dinamiche di viaggio) ora che è passato Tomb Raider?
Ora che quelle dinamiche di trasvolate oceaniche, oggetti recuperati in giro per la Terra, cunicoli, passaggi segreti ecc. ecc. sono passate per la videoludica, per l'intrattenimento e quindi per uno svilimento (semiotico)?
Potrà essere uguale? E se sarà uguale ci farà strano?
Ma come verrà mostrata la storia (che si preannuncia più simile al primo e terzo capitolo che al secondo quanto a dinamiche di viaggio) ora che è passato Tomb Raider?
Ora che quelle dinamiche di trasvolate oceaniche, oggetti recuperati in giro per la Terra, cunicoli, passaggi segreti ecc. ecc. sono passate per la videoludica, per l'intrattenimento e quindi per uno svilimento (semiotico)?
Potrà essere uguale? E se sarà uguale ci farà strano?
8 commenti:
e soprattutto, ora che i protagonisti sono sempre begli atleti giovani, un vecchio di 65 ANNI, cosa può fare??
A me intanto, fa piangere.
per me sarà sempre stupendo....ho adorato quella serie....speriamo che tengano quelle schermate di intermezzo con l'aereo che viaggia su una mappa molto vintage lasciando una traccia rossa
si quello era un escamotage bellissimo.
non riesco a smettere di piangere....
Credo che non subire lo svilimento operato dai videogames quando si girano scene "da videogame" sia una questione di inquadratura e fotografia in gran parte.
L'effetto videogame c'è quando riesci ad avere una percezione completa dell'ambiente (almeno per me funziona così, perfino la Città Incantata mi ha dato un effetto videogame per questo motivo); se l'inquadratura e la luce te lo nascondo si ha qualcosa di più cinematografico. Secondo me.
Anche a me La Città Incantata mi ha ricordato tantissimo le avventure grafiche stile Monkey Island ma più per il tipo di narrazione e il modo di proporre le situazioni.
Penso infatti sia più una cosa legata a come vengono raccontate le cose.
Ma il punto è che i videogiochi per quel tipo di dinamiche e di scene si sono largamente basati sui film e ora i film che faranno? Si baseranno su quelle variazioni? Riaffermeranno il loro specifico?
Ma chi fa cinema si è davvero reso conto di questa evoluzione, che il videogioco ha modificato qualcosa nel pubblico?
Perché io il tuo discorso lo vedo più così, è la percezione di certe situazioni ad essere cambiata... non credo che nessuno dei vecchi modi di fare questo tipo di cinema sia diventato fuori moda o sbagliato. Sono proprio i temi che si sono sviliti perché invasi da un medium più basso come dignità artistica e questo è un fenomeno che avviene tutto dal lato del pubblico.
Comunque credo che, sì, diversi registi faranno di tutto per evitare che qualcuno pensi "cavolo, sembra un videogioco!". Di che attingere invece credo ci sia poco.
Sulla città incantata: sì, lì è anche la presentazione degli eventi (all'inizio sembrano quasi delle mini-quest da avventura grafica) che rende quell'effetto. Ma io sono anche influenzato da come viene presentato l'ambiente: se il montaggio è fatto in maniera tale da non farti perdere l'orientamento e restituirti una certa percezione del luogo, allora subentra anche per quello "l'effetto videogame".
Secondo me i registi sono influenzati da tutti i diversi linguaggi, quindi anche dai videogiochi. Chiaramente solo quelli che li conoscono.
E non credo mai che la contaminazione sia un male, anzi. E' evoluzione comunque, poi il cinema mantiene sempre il suo specifico e se non riesce a raggiungere obiettivi "artistici" di certo non si può usare la scusa della contaminazione di linguaggi. Non è lì il problema mai.
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